SANTARCANGELO / Il progetto della centrale al posto del cementificio non tramonta

«E’ in un cassetto, ma ce ne sarebbe bisogno»

 

Il progetto di una centrale elettrica da 800 Megawatt a Santarcangelo? Per ora è tutto ‘congelato’. «Non abbiamo novità sul progetto, almeno per l’immediato futuro. Attualmente non ci sono le condizioni per realizzare l’impianto a Santarcangelo, ma noi non abbiamo abbandonato del tutto l’idea. Vedremo in futuro», fanno sapere dalla Buzzi-Unicem e dalla E.On. Kraftwerke, il colosso dell’enegia tedesca.

Quando Buzzi ed E.On presentarono il progetto della centrale all’Amministrazione e alla città, nell’aprile del 2002, le opposizioni da parte dei cittadini furono notevoli. Ci furono raccolte di firme e incontri di sensibilizzazione, con Mirella Canini dei Verdi Alternativi in prima linea contro la centrale. E quando il sindaco di Santarcangelo prese posizione, spiegando che a Santarcangelo “non c’erano le condizioni per un progetto di quel genere”, E. On e Buzzi accantonarono l’idea di trasformare l’attuale cementificio di San Michele in una centrale elettrica. “Ma siamo convinti della bontà di quel progetto, e i fatti di domenica dimostrano l’esigenza di nuove centrali sul nostro territorio”.

m.s. - Il Resto del Carlino

30 settembre 2003 -III

 

L’articolista - che ringrazio per aver opportunamente sollevato il problema - ha dimenticato di ricordare che il sindaco di Santarcangelo, Mauro Vannoni, dopo aver ‘segretato’ nel proprio cassetto i progetti della centrale termoelettrica si decise a prendere posizione ‘contro’ solo perché tirato per i capelli da migliaia di cittadini, dopo che la sottoscritta il 5 aprile 2002 aveva comunicato alla stampa l’affaire e si era immediatamente attivata, andando ovviamente contro corrente. Finalmente è venuta, grazie al foglio locale, dalla multinazionale dell’energia, la risposta: l’ipotesi di centrale è sempre valida, ma se ne parlerà più avanti. Infatti si vota a fine primavera 2004! Nel frattempo, però, si comincia a riparlare di secondo stralcio della Strada di Gronda, sulla cui utilità/necessità non v’è chi non convenga, in ordine al quale la multinazionale si riprometteva di fare un grosso regalo al Comune di Santarcangelo, insieme ad altri preziosi cadeaux.

Seguendo con attenzione le cronache del black-out vien da chiedersi: chi l’ha organizzato?

Mirella Canini Venturini