IL PIACERE DI RISPONDERE A LETTORI ATTENTI



Rispondere a graditissime note quale quella inviatami da un amico, quale ho sempre considerato Wladimiro Quadrelli, richiederebbe un’edizione speciale di Paginecontro. Cercherò di farlo molto sinteticamente.

1. Sull’interrogativo al Sindaco di Santarcangelo in ordine all’inquinamento acustico.

Il titoletto chiaramente voleva essere provocatorio, (ma il nostro Sindaco è refrattario a qualunque provocazione) oltre che di sfottitura per quello riminese che già agli inizi del ‘92 (poco dopo l’emanazione del DPCM 1.3.1991) intratteneva noi consiglieri sulle zonizzazioni acustiche, ancor oggi al palo, nonostante l’assessore all’Ambiente sia un verde, forse più grigioverde che verde. Non ho mai capito in che cosa consista la convenienza ambientale di avere un assessore espressione dei Verdi...

Anche a Santarcangelo, nonostante sia appena il terzo comune della provincia riminese, dello sviluppo siamo sempre più vittime che protagonisti, nonostante ci si riempia la bocca, ad ogni occasione, di paroloni quali “sviluppo sostenibile”, che finiscono sempre più per assumere il significato di vuoti slogans.

Ad ogni sollecito perché ci mettiamo in regola rispetto alla normativa nazionale e regionale, mi si risponde immancabilmente che l’Amministrazione ha incaricato un consulente e-sterno e tutto finisce lì.

Anche se dalla legge-quadro del ‘95 ci attendevamo di più, come pure dal DPCM del ‘97, poiché la nostra Regione ha già legiferato da un paio d’anni, ritengo che gli adeguamenti comunali (classificazione acustica) costituiscano ora uno dei passaggi-chiave nel complesso processo di applicazione della normativa sull’inquinamento acustico.

La stessa Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ANPA) ha individuato la zonizzazione acustica comunale quale base indispensabile di conoscenza, un “indicatore di risposta” di estrema importanza, “e in quanto al proprio oggetto, ovvero ai contenuti della zonizzazione medesima, un indicatore di stato di qualità acustica dell’ambiente, quanto-meno previsto o programmato dalle Amministrazioni locali”.

Se è  vero che “la zonizzazione acustica è un atto tecnico-politico, punto focale per le azioni di governo del territorio in quanto ne disciplina l’uso e vincola le modalità di sviluppo delle attività svolte”, anche per prevenire il deterioramento di zone fortunatamente ancora non inquinate, stento a capire certi ritardi, oppure li capisco sin troppo bene.

Sull’evidente ritardo in passato può aver pesato l’incertezza normativa che rinviava i criteri di classificazione del territorio alla legge regionale, scoglio superato da oltre due anni. Probabilmente gli scogli oggi sono altri. La zonizzazione, infatti, si configura come uno degli strumenti urbanistici di pianificazione, di prevenzione e di risanamento dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale e deve essere necessariamente coordinato con il PRG. Di qui, forse, la scarsa motivazione da parte degli amministratori comunali ad adottare nuovi strumenti di vincolo per la pianificazione e gestione del territorio, in aggiunta a quello rappresentato dal PRG. Mi piacerebbe ad esempio conoscere quale classe verrà attribuita all’area Campana clementina (sino a poco tempo fa l’area di maggior pregio del comune di Santarcangelo) dove si svolgono, a ridosso delle abitazioni, le assordanti feste di partito che anche nei giorni scorsi hanno messo a dura prova i nervi dei residenti che al mattino devono recarsi al lavoro.

Non posso che concordare con l’AN-PA quando afferma che, “la riduzione della rumorosità ambientale è tipicamente un interesse di società che hanno sviluppato un livello di cultura ambientale molto avanzato”, il che mi porta a concludere che, “rispetto all’interesse forte dei Comuni ad un’agile gestione degli inse-diamenti e delle infrastrutture del territorio, l’istanza della riduzione dell’inquinamento acustico è piuttosto”, anzi decisamente, “debole”.

2. Quanto al pateracchio di Hera, visto che mi leggi assiduamente, sai già come la penso. Dati i primi risultati, non rimpiango di aver votato contro, quasi in perfetta solitudine, alla sua istituzione, dopo essermi abbondantemente documentata. Ciò che tu lamenti a Rimini si verifica tal quale a Santarcangelo. Anche nel nostro viale Mazzini, come nel viale Regina Elena, l’impianto idrico goccia a goccia ha prodotto tanti acquitrini particolarmente congeniali allo sviluppo delle zanzare tigre. Nel parcheggio Francolini c’è da mesi una pozza d’acqua a causa di un rubinetto spallato. Nonostante le proteste il Comune non sembra in grado di intervenire. Altro che sottovasi dei nostri balconi!

Le convenzioni che avevamo con AMIA per il lavaggio mensile dei cassonetti come per la spazzatura delle strade, sono passate ad Hera. Risultato: i cassonetti puzzano e le strade, dov’è possibile, ce le spazziamo da soli. Ma ai nostri Comuni va tutto bene perché così vuole il par-tito egemone bolognese.

A Rimini i marciapiedi realizzati con pietrini di porfido si stanno sfaldan-do? Poco male, così quando saranno ancora un po’ più deteriorati, si rifaranno ex novo. E’ quanto accade anche alle pertinenze delle scuole di Santarcangelo, ad esempio nel piazzale della Scuola materna Il Drago. I Comuni hanno pochi soldi? No, forse ne hanno fin troppi, ma non sempre li spendono bene.

Anch’io sono curiosa di vedere con quale criterio i Sindaci sceglieranno gli esperti per costituire le rinnovate ex-commissioni edilizie. D’altronde, meglio che la legge regionale ab-bia previsto la nomina in capo al Sindaco al quale compete solo l’onere di comunicare i criteri al Consiglio Comunale, che dare l’illusione/umiliazione ai consiglieri di contare in ordine a scelte già decise dai partiti.

Conservo un ricordo vivo, caro Qua-drelli, del mio incontro/scontro con l’allora ministro di Grazia e Giustizia, il buon Guido Gonella, che ricordo come un autentico galantuomo (in un giorno per me particolarmente triste a causa della morte di Salvador Allende e del diletto figlio di Gerardo Filiberto Dasi). Forse, nonostante la modestia, ho contribuito anch’io in piccolissima parte, a far sì che il Ministro prendesse a cuore l’aggiornamento della tariffa professionale dei Periti Industriali, se non ricordo male al palo dal 1929 che hai avuto la bontà di ricordrmi.

In mezzo al marciume a cui assistiamo impotenti nella società contemporanea, è già un sollievo ricordare di aver conosciuto e goduto dell’amicizia di galantuomini quali Gonella, De Gasperi, Terracini, Pertini... I nostri discendenti chi potranno ricordare?

Con immutati stima e affetto

Mirella Venturini

 

P.S.: Trasferitami a Santarcangelo mi è mancato subito, e mi manca tuttora, il mio dotto ‘maestro’ di urbanistica... A volte quasi quasi mi verrebbe voglia di tornare a Rimini... Poi ci ripenso: perché dare quesa gioia a chi localmente mi si finge amico mentre in cuor suo mi suiciderebbe? Ricordi quel titolo a nove colonne sul foglio locale “La signora guastafeste (o rompipalle?)” o, sull’Unità, la “Cederna dell’Adriatico”? Credo sia proprio questa la missione che il buon Dio mi ha assegnato: contribuire a far fare un purgatorio quasi sereno sulla terra al mio prossimo (politico): un ruolo che non mi va neppure stretto. Non credi sia anche bello poter restare se stessi? M’è sembrata anche questa la Tua considerazione: fra tanti camaleonti che cambiano pelle quando devono adeguarsi al potere, a qualsiasi potere, è un dono divino non cambiare. E siamo già in piena ‘campagna acquisti’...

Mirella Venturini