AUSL e AMIANTO
LUfficio Relazioni con il Pubblico dellAUSL ha tempestivamente risposto agli articoli apparsi il 28 febbraio sulla stampa locale che avevano ripreso, ovviamente sintetizzandola, la mia lettera aperta: «La presenza di materiali contenenti amianto in un edificio - scrive lURP - non comporta di per sé un pericolo per la salute e non è obbligatorio procedere alla loro rimozione; è tuttavia importante che si metta in atto un programma di manutenzione e controllo al fine di: mantenere in buone condizioni il materiale; prevenire un rilascio di fibre; intervenire correttamente quando si verifichi un rilascio; verificare periodicamente le condizioni del materiale».
LURP dellAUSL riminese ci ha così illustrato la scoperta dellacqua calda! Un modo come un altro per rispondere... senza rispondere.
La delibera del Consiglio regionale n. 497/1996 (citata nella lettera aperta), riassumendo le norme statali, fissava chiaramente le modalità per lesecuzione dei censimenti, senzaltro soddisfatti nei termini prescritti. LURP, tuttavia, non dice come e in quale misura siano stati coinvolti i soggetti ad unattiva collaborazione, costante nel tempo; in quale misura pratica si è corrisposto e si corrisponde agli Obiettivi Educativi Specifici contenuti nel Piano regionale; se, e come, sia stato possibile in questi anni determinare i fattori che possono determinare un futuro danneggiamento o degrado nelle situazioni evidenziate dalla lettera aperta (le stesse foto inviate alle autorità competenti evidenziano stati di degrado; ne seguiranno altre ancor più dettagliate); come e se siano stati valutati i rischi dei soggetti che risiedono nelle immediate vicinanze di edifici interamenti coperti da eternit soggetto ad usura, per non parlare dei fatiscenti capanni, agricoli e non.
Chi scrive sa bene che la legge non obbliga il possessore di questi materiali a rimuoverli, ma lo obbliga a mantenerli in buone condizioni di conservazione e ad evitare che possano essere disturbati. Sempre che non vi siano segni di logorìo o danneggiamento quali lacerazioni, abrasioni, o danni da umidità. Ma chi si preoccupa di controllare? E la stessa Regione Emilia-Romagna ad affermare: «I dati in nostro possesso sulle concentrazioni di fibre in vicinanza a coperture in eternit non hanno mostrato aumenti significativi della concentrazione di fibre rispetto a zone senza coperture in eternit. Tuttavia, vi sono alcune situazioni in cui queste lastre si trovano proprio a pochissimi metri a ridosso di ambienti abitati (per esempio prospicienti una veranda, un balcone, ecc.) e se il loro stato di corrosione superficiale è significativo può effettivamente verificarsi un aumento dellesposizione di chi vive in questi ambienti, soprattutto destate. In questi casi si può chiedere al Dipartimento di valutare la situazione in relazione alla eventualità di far eseguire al proprietario interventi di bonifica della copertura mediante lemissione di una Ordinanza del Sindaco. Questi interventi possono essere essenzialmente di tre tipi: incapsulamento con vernici protettive, sopracopertura delle lastre con altro coperto, oppure rimuoverle definitivamente».
Tra laltro vi sono proprietari di immobili - anche qui, a Santarcangelo - disposti a provvedere, sol che siano opportunamente stimolati/sollecitati.
Mi spiace, infine, dover ricordare allURP dellAUSL riminese - alla quale mi riservo di rispondere più compiutamente allorché mi si risponderà personalmente alla lettera aperta inviata per posta prioritaria alla Direzione Generale, alla Regione e al Comune di Santarcangelo - che se lart. 3 del decreto n. 626/94 ha rilanciato obiettivi molto importanti come quello di «sostituire ciò che è nocivo con ciò che non lo è o che lo è meno» in ordine alla sicurezza nei posti di lavoro, lo stesso concetto dovrebbe essere trasferito in ogni ambito del vivere quotidiano.
Al di là di ogni altra considerazione, che avrò occasione di sviluppare in seguito, è assurdo che, per vedere riconosciuto il proprio diritto alla salute, i cittadini debbano sempre muoversi a colpi di denunce. Alla salute dei Piani della salute!
Mirella Canini Venturini
Capogruppo consiliare Lista Verde Alternativa
Comune di Santarcangelo di Rom.