Santarcangelo di Rom.

RIFLESSIONI DI... QUASI FINE LEGISLATURA

Dall’inizio della legislatura ad oggi (a meno di un anno dalle elezioni amministrative) si è andata completando la riforma delle autonomie locali iniziata nel ‘90. Stante il distacco crescente tra cittadini e pubblici amministratori, anche a Santarcangelo, i primi poco se ne sono accorti e i secondi sembra non se ne preoccupino più di tanto. Chi detiene la maggioranza continua a restare ancorato all’arroganza determinata dai numeri. Chi si definisce minoranza (non sempre reale) non fa nulla per poter diventare a sua volta maggioranza, quanto meno non esercita quel ruolo di stimolo e controllo che le stesse leggi le assegnano. Soprattutto si sottrae a quell’impegno propositivo che pure aveva assunto con i propri elettori.

Il 1° luglio ‘99, data di convalida del nostro Consiglio comunale, il Sindaco Vannoni aveva detto: «Vogliamo essere promotori di una informazione più vasta e diffusa sul territorio per instaurare un dialogo sempre più ampio ed efficace con i cittadini». Coniugando queste parole con la successiva approvazione della legge sulla comunicazione pubblica, era legittimo aspettarsi un cambiamento. Così non è stato poiché l’informazione e la comunicazione pubblica vengono assunte solo a mo’ di spot pubblicitario in favore dell’immagine del sindaco e della giunta. Il Sindaco aveva persino lanciato l’idea di attivare «vere e proprie “buchette dell’ascolto” da installare materialmente in ogni frazione e virtualmente sul sito internet». Nessuno ne ha più sentito parlare. Così come si era lanciato in difesa di politiche tariffarie contenute da proporre agli enti soci delle ex-municipalizzate e poi ai cittadini. Viceversa si è precipitato ad inginocchiarsi di fronte ad Adria prima, ad Hera poi, in entrambi i casi a Bologna sorvolando sul “ruolo di garante” nei confronti dei cittadini che lo avevano/ci avevano eletti. E la minoranza, anche a questo proposito, ha trovato poco da controbattere, salvo poche lodevoli eccezioni, com’è avvenuto, ad esempio, un anno fa, per l’introduzione dell’addizionale Irpef, che mi aveva indotto ad esprimere voto contrario al bilancio 2002.

Si era anche detto di voler limitare lo sviluppo edilizio: in questi ultimi tempi stanno sorgendo interi nuovi quartieri. Ovunque cementificazione e altra dovrà venire appena il nuovo PRG finirà di dispiegare le sue potenzialità, finendo per vanificare ogni possibilità di controllo sociale, oltre alle varie carenze strutturali.

Va però riconosciuto all’attuale maggioranza la realizzazione di importanti opere pubbliche: rifacimento del Combarbio, ottimi interventi in via Ruggeri e Battisti, interventi sugli edifici scolastici, completamento degli ampliamenti e ristrutturazioni dei cimiteri, rete fognante, rifacimento di buona parte della pubblica illuminazione, piste ciclabili delle quali si servono ben pochi cittadini, rifacimento della pista di atletica e altro. Grandi opere che fanno a cazzotti con lo stato di degrado delle strade a pochi passi di distanza.

Sul piano della sicurezza, se il riferimento è alla vigilanza urbana, anche se ancora non copre l’intero arco delle 24 ore, in questi quasi quattro anni di legislatura non si può dire non si siano fatti sforzi notevoli per migliorarla. Deludente, invece, l’avventura/disavventura del Centro Giovani, sulla quale potrebbe anche intervenire la Corte dei Conti, che potrebbe anche voler fare i conti in tasca alle opere di consolidamento di Via dei Nobili dopo i noti crolli di tre abitazioni, per una delle quali è tuttora aperto il contenzioso, che però ultimamente l’Amministrazione si è attivata per chiuderlo.

Molto ci si attendeva anche dall’istituzione dell’Unione dei Comuni prima, della Comunità Montana poi, rivelatisi solo quali occasioni di spartizioni di poltroncine e sgabelli, di accaparramento di contributi, in pressoché assenza totale di qualunque forma di fantasia progettuale. E dire che doveva sancire il rilancio della Valmarecchia!

Un anno fa si era votato all’unanimità un ordine del giorno con il quale ci si impegnava a richiedere l’attivazione della Comunità Montana per la costruzione di un canile e di un gattile di vallata. All’interno della stessa Comunità non ne ha più parlato nessuno, neppure chi aveva illustrato l’ordine del giorno nel nostro Consiglio Comunale. Così sui controlli e vigilanza sui servizi delegati all’Ausl. Sarebbe stato interessante conoscere con quali criteri la Comuntà Montana investita del problema ha scelto i 117 assistiti dei quattro comuni, utili al monitoraggio del livello di gradimento e di efficienza dell’assistenza domiciliare, a meno che i 117 non rappresentino la totalità degli assistiti. Ma i circa 800 milioni che noi elargiamo all’Ausl non si rifriscono solo all’assistenza domiciliare, quindi il sondaggio mi sembra a dir poco riduttivo. Noi intanto ci limitiamo a pagare soldi, parecchi soldi, all’Ausl, sottoscrivendo una sorta di delega in bianco, come per tutti i servizi che deleghiamo con altre convenzioni ad altri enti.

Il fatto che a tutti i livelli istituzionali (Regione, Provincia, Comune, Ausl...) si giochi sullo stesso tavolo politico finisce per consolidare l’appiattimento politico-amministrativo del nostro come di altri Comuni, fedeli vassalli del potere bolognese.

La legge prevedeva l’istituzione di un’apposita commissione, a proposito di controllo delle convenzioni, presieduta dalla minoranza. Sta per finire la legislatura e non se n’è fatto nulla. Forse perché non è più chiaro chi siano i consiglieri che realmente fanno ancora parte della minoranza?

Altrettanto dicasi per la predisposizione e adozione del regolamento che disciplini i referendum comunali a termini di Statuto, più volte sollecitato invano, o per l’applicazione rigorosa del regolamento consiliare in ordine alle giustificazioni delle assenze di qualche consigliere virtuale, assente abitudinario dall’inizio della legislatura.

Per chiudere ‘provvisoriamente’ il quaderno delle doglianze, la mancata istituzione del Centro Giovani: la mia interrogazione illustrata nel Consiglio comunale del 12 giugno non ha ancora ricevuto risposta. Così la sistemazione di Via Le Fosse tuttora ferma al palo progettuale...

 

Santarcangelo di R., 10 luglio 2003

Mirella Canini Venturini

consigliere comunale Verdi Alternativi

Santarcangelo di Romagna