Santarcangelo di Rom.
IL CENTRO GIOVANI SHA DA FARE
Interrogazione presentata e illustrata
al Consiglio Comunale del 12 giugno 2003
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Premesso che:
- il 27 luglio 2000 lAmministrazione comunale stipulava un contratto mediante il quale assumeva in locazione dalla Società Elleffe sas di Santarcangelo un immobile ad uso artigianale della superficie complessiva di 240 mq, comprensivo di un servizio igienico e di una cantina interrata di circa 30 mq, con annesso luso di un parcheggio pubblico;
- il locatore garantiva contrattualmente la destinazione dei locali in discorso ad uso artigianale;
- la locazione, fissata in anni sei, salvo tacito rinnovo di pari durata, decorreva dal 1° agosto 2000, quindi da quella data partiva il pagamento del canone;
- il canone annuo pattuito ammontava a 30 milioni di vecchie lire, iva compresa;
- i lavori necessari al concreto utilizzo dei locali erano a carico dellAmministrazione Comunale;
- il 27 dicembre 2000 il Consiglio approvava il preventivo di spesa per la sistemazione e ladeguamento dei locali destinati a Centro Giovani;
- essendo il fabbricato collocato in zona produttiva e destinato ad attività produttiva, esisteva incompatibilità tra destinazione duso vigente e quella attinente il Centro Giovani, tantè che il 27 giugno 2001 assumevamo la delibera di autorizzazione del rilascio della concessione edilizia in deroga alle norme del PRG vigente e di quello adottato per il cambio di destinazione duso da laboratorio produttivo a centro giovani, deroga limitata al periodo di utilizzo del fabbricato per finalità pubbliche;
- allatto dellassunzione dellanzidetta delibera lassessore Tontini ci aveva correttamente informati che alcuni privati cittadini avevano richiesto concessioni in deroga in quel comparto, [...], per altri capannoni, ricevendo risposte negative, senza per altro rappresentarci nella sua interezza la gravità della situazione;
- il 10 dicembre successivo approvammo unulteriore delibera con la quale estendemmo la deroga anche al seminterrato, sia in ordine alla destinazione duso che alle altezze interne;
- ogni atto deliberativo approvato era munito dei pareri degli uffici comunali competenti, senza che nessuno rendesse edotto il consiglio comunale della situazione che andava maturando;
- il 27 luglio 2002 apprendemmo dalla stampa locale che il TAR aveva accolto la richiesta di sospensiva avanzata da alcuni artigiani contigui allistituendo Centro Giovani, ritenendo insufficiente la semplice deroga al piano regolatore. Ad avviso del TAR, infatti, occorreva votare una variante al PRG. Più o meno lo stesso risultato al Consiglio di Stato.
Contestualmente apprendemmo, sempre dalla stampa, che il Comune tra affitti e lavori aveva speso una discreta sommetta.
Questo mentre appena un paio di mesi prima avevamo addirittura approvato il regolamento per lutilizzo, la gestione e il funzionamento del Centro Giovani.
- a fine novembre, su mia richiesta, si era concordato di discuterne in un apposito Consiglio comunale; impegno rimasto lettera morta.
Ciò premesso, tralasciando di soffermarmi sulle inevitabili valutazioni negative sulloperato, non tanto dellassessore quanto degli Uffici che dovevano conoscere la procedura richiamata dal TAR,
interrogo il Sindaco e lassessore Foschi
per conoscere:
1. lo stato attuale della deplorevole vicenda;
2. se abbia un qualche fondamento la possibilità di collocare il Centro Giovani nellattuale sede delle Poste e, in caso affermativo, quando potrà realizzarsi;
3. a quanto ammontano le spese sino ad oggi sostenute dallAmministrazione Comunale, spese legali comprese;
4. a chi competerebbe, in questo caso, rifondere, non tanto lAmministrazione quanto gli amministrati, del danno economico subìto;
5. se lAmministrazione si sia attivata a livello regionale per lassegnazione dei contributi previsti dallart. 4 della legge n. 21/1996 e successive modificazioni per la ristrutturazione e ladeguamento di strutture destinate ad attività rivolte ai giovani.
Santarcangelo di R., 9 giugno 2003
Mirella Canini Venturini
Capogruppo consiliare della
Lista Verde Alternativa