Santarcangelo di Rom.

 

QUALI SEGNALAZIONI DEL VIGILE DI QUARTIERE

HANNO TROVATO SOLUZIONE?

 

Fermo restando che il mio giudizio sull’istituzione del vigile di quartiere resta positivo, premetto che un questionario somministrato e realizzato un anno fa, non merita oggi la stessa attenzione che avremmo potuto riservargli a suo tempo, essendo ormai superato. Probabilmente se avessimo rivolto oggi le stesse domande, ragioneremmo su risultati diametralmente opposti. Ad esempio quel 53,68% di persone non a conoscenza dell’esistenza del vigile di quartiere, oggi potrebbe essere notevolmente sceso.

Non so se il fascicoletto inviatomi manchi di una pagina, non essendoci numerazione. Infatti l’introduzione dell’Ufficio Stampa enuncia 8 domande rivolte ai cittadini, mentre successivamente se ne riportano solo 7. O ne è stata tolta una perché controproducente, oppure manca qualcosa.

Stando comunque ai dati riportati, mi piacerebbe conoscere:

-              come si è proceduto alla scelta casuale degli intervistati;

-              dove risiedono i 367 cittadini interpellati, in quali zone del Paese. Questo potrebbe anche spiegare la diversificazione dell’indice di gradimento e di conoscenza, del grado di senso di sicurezza determinato dalla presenza del vigile di quartiere e altro;

-              se sono stati identificati “punti sensibili” del territorio,  che necessitino una presenza costante e qualificata, quali sono;

-              quantità e qualità degli interventi segnalati tramite il vigile di quartiere che, proprio in virtù di tale segnalazione, hanno trovato soluzione;

-              se tra i compiti assegnati al vigile di quartiere rientri anche:

                - la conoscenza capillare delle situazioni socio-economiche ed ambientali del territorio;

                - la segnalazione ai servizi sociali di particolari problemi riguardanti cittadini in particolari situazioni e quanti casi si siano risolti su sua segnalazione;

-              se esiste una statistica dei problemi emersi dalle segnalazioni del vigile di quartiere;

-              se si siano verificati casi in cui il vigile di quartiere abbia dovuto svolgere il ruolo di mediatore di conflitti, agevolando la risoluzione di piccole liti che possono caratterizzare condomini e quartieri;

-              qual è la media delle contravvenzioni elevate dal vigile di quartiere;

-              se al cittadino che segnala un problema viene rilasciata seduta stante copia della segnalazione, opportunamente numerata, perché questi possa seguirne l’iter;

-              quante segnalazioni trasmesse dal vigile di quartiere agli Uffici dei lavori pubblici per insidie stradali o problematiche presenti sulle strade del paese e quale esito abbiano sortito.

Pongo molte domande poiché ritengo che il vigile di quartiere rappresenti gli occhi dell’amministrazione comunale sui problemi della sicurezza e non solo e le orecchie dei cittadini sulle situazioni di disagio e di rischio. Una sorta di vigile-cronista che guarda, ascolta e prende nota, intermediario fra cittadini e amministrazione. Un vigile-ambasciatore delle piccole, ma importanti questioni quotidiane che affliggono gli abitanti di un paese.

In tema di sicurezza qualcuno ha forse enfatizzato troppo il ruolo del vigile di quartiere, non potendo questi rappresentare la panacea che risolve tutti i mali, in considerazione, soprattutto, del numero più che esiguo dei nostri vigili di quartiere. Di conseguenza ritengo assurda la domanda: “La presenza del vigile di quartiere aumenta il suo senso di sicurezza”?, quasi potessimo contare sulla presenza di un vigile in ogni strada.

Il mio giudizio personale, comunque, stanti le condizioni in cui operano, è decisamente positivo sul servizio che svolgono i vigili di quartiere.

Mirella Canini Venturini

[Consulta sicurezza 12.03.2003]

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Le mie domande (che non mi sembravano neppure troppo difficili) non hanno ottenuto una sola risposta perché - mi si è detto - erano domande più da consiglio comunale che da Consulta della sicurezza. Mi si risponderà in un prossimo consiglio comunale monotematico!!! Nessuna meraviglia, da parte mia, visto che attendo ancora una risposta ad una “modesta riflessione” sui contenuti della Consulta inviata al sindaco esattamente un anno fa.

Mirella Venturini