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Johann Cruyff!

Straordinario talento, ambidestro, potente ed elegante al tempo stesso, benché non ricoprisse un ruolo ben definito, poteva essere considerato un centravanti di manovra o un trequartista, che univa un'eccezionale velocità in allungo a una tecnica sopraffina, occupandosi al tempo stesso sia dell'impostazione della manovra sia della sua finalizzazione.

Imprendibile per ogni difensore quando partiva palla al piede[2], soprattutto nei primi 5 metri di scatto, era dotato di un dribbling fulmineo [3][4],cambiando continuamente posizione sul terreno di gioco, portandosi dietro il suo marcatore di turno.

Calciatore universale, capace di salvare il pallone sulla linea della propria porta o di pressare gli attaccanti avversari, per poi andare al tiro nell'area di rigore avversaria in pochi secondi[5].

Fra nazionale e squadre di club ha realizzato 377 reti in 612 partite[6].

Da alcuni esperti è ritenuto il giocatore più forte e completo di sempre: tra questi spicca Alfredo di Stéfano che lo definì "un attaccante senza fissa dimora"[7].
Carriera [modifica]

Entrò a far parte del settore giovanile dell'Ajax nel giorno del suo decimo compleanno, nel ruolo di mezzala. Debuttò in prima squadra già nel 1964 in Groningen-Ajax. La settimana successiva realizzò il suo primo gol in Ajax-PSV. Nel gennaio del 1965 l'allenatore Vick Buckingham venne esonerato, e a prenderne il posto fu Rinus Michels, ex centravanti dell'Ajax e della Nazionale. Fu così che per Cruijff e la squadra iniziò una nuova era, quella del Calcio totale. Dopo aver evitato la retrocessione nel 1964-65 la squadra avvia un ciclo virtuoso contrassegnato da tre vittorie consecutive in campionato e una in Coppa d'Olanda. Benché giovanissimo, Cruijff era il giocatore più rappresentativo. Infatti pur non essendo un attaccante puro, segnava con regolarità arrivando persino a realizzare 33 goal in 30 partite nel torneo 1966-67. Il 1969 è l'anno della prima finale in Coppa dei Campioni contro il Milan di Nereo Rocco. Nonostante la prestazione deludente di tutta la squadra olandese (che perse 4-1), Cruijff fu l'unico a mettere veramente in difficoltà la difesa milanista, la quale affidò a un intraprendente Trapattoni il compito di mettere a freno il talento del giovane calciatore. Il 1971 è l'anno della prima vittoria in Coppa dei Campioni: con una grande prova l'Ajax travolse il Panathinaikos con doppietta di Arie Haan. Sulla scia del trionfo europeo Cruijff verrà premiato con il suo primo Pallone d'oro. Nel 1971-72 Michels lascia il posto a Stefan Kovacs. Le impostazioni di gioco introdotte, che si sono rivelate vincenti, non vengono cambiate. Col nuovo allenatore i lancieri arrivano in finale di Coppa dei Campioni 1971-1972 contro l'Inter di Sandro Mazzola, e la finale si gioca a Rotterdam in casa dei rivali storici dell'Ajax. In quella partita Cruijff fu protagonista assoluto di una prestazione superlativa facendo letteralmente ammattire un giovanissimo Gabriele Oriali e realizzando una doppietta. In vantaggio di un goal, i compagni di squadra gli distribuivano palloni invitanti e lui si esibiva giocate individuali straordinarie suscitando la meraviglia e l'esaltazione del pubblico. Tra il 1965 e il 1973, vinse sei campionati, tre Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e due Supercoppe UEFA. Perse la finale di Coppa dei Campioni 1968-1969 contro il Milan.

Dopo diverse voci di mercato che lo riguardavano, tra le quali spiccava quella del suo trasferimento alla Juventus di Zoff, Causio, Furino e Anastasi, nel 1973 viene ceduto al Barcellona, con cui gioca fino al 1979 e con cui vinse un campionato spagnolo. Tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli ottanta giocò in America nel neonato campionato NASL. Ritornò poi in Spagna, stavolta nel Levante, e chiuse la carriera in patria, prima di nuovo con l'Ajax e poi con il Feyenoord (1984) giocando da libero. Cruijff, che ebbe moltissima fortuna con le squadre di club, non riuscì ad avere altrettanto successo con la nazionale olandese: fu vicecampione del mondo nel 1974, anno in cui l'Olanda perse la Coppa del Mondo in finale sconfitta per 2-1 dalla Germania Ovest. Nel 1978 doveva partecipare al Mondiale in Argentina, ma essendo l'Argentina dal 1976 soggetta a una dittatura militare, il campione olandese rifiutò di schierarsi con la propria squadra compiendo così un enorme gesto simbolico.
Allenatore [modifica]
Cruijff nel 2009

Anche come allenatore Cruijff ha tagliato traguardi molto prestigiosi. Ha guidato l'Ajax dal 1985 al 1988, vincendo due Coppe d'Olanda e una Coppa delle Coppe, e il Barcellona dal 1988 al 1996. Con gli spagnoli ha vinto quattro campionati, una Coppa del Re, una Coppa dei Campioni e una Coppa delle Coppe. Si ritirò dal mondo del calcio nel 1996 a causa di seri problemi di salute di natura cardiaca, tanto è vero che dovette sottoporsi a un delicato intervento al cuore per l'applicazione di alcuni by-pass.

Torna ad allenare dopo 13 anni di assenza: la nuova sfida lo vede nelle vesti di allenatore della selezione catalana.
Dopo il ritiro [modifica]

In occasione del suo sessantesimo compleanno, l'Ajax ha ritirato la maglia numero 14 che gli era appartenuta,[8] numero che Cruijff aveva fortemente voluto (a 14 anni infatti vinse il suo primo campionato professionistico), dopo aver donato il suo "9" ad un giocatore che di solito usava il 6 o il 7. Tale numero gli fu consentito anche nella nazionale olandese, ma non nel Barcellona, dal momento che nel campionato spagnolo, a quell'epoca, la numerazione delle maglie doveva essere rigorosamente dal numero 1 al numero 11; fu quindi costretto a "ripiegare" sul vecchio numero 9. Attualmente appare in diverse trasmissioni olandesi in veste di critico calcistico.