Giulio Bizzozero


Compì gli studi classici a Milano e, all’età di 16 anni, si iscrisse alla Facoltà Medica di Pavia. Cominciò subito a lavorare nel Laboratorio di Fisiologia sperimentale di Eusebio Oehl e poi passò al Laboratorio di Patologia Sperimentale, di Paolo Mantegazza. Dopo la laurea divento presto Direttore del Laboratorio, attraendo intorno a sé un gran numero di collaboratori, tra i quali Camillo Golgi.
Nel 1867, passato Paolo Mantegazza a Firenze sulla cattedra di Antropologia, Bizzozero venne incaricato dell'insegnamento della Patologia Generale. Nel periodo pavese fece molte scoperte, ma sentendosi limitato dalle concezioni vitalistiche dell'anatomico Bartolomeo Panizza e dell'anatomo-patologo Sangalli, andò ad insegnare all’Università di Torino, di cui fu anche Rettore.
Nel Dicembre 1881 comunicò all'Accademia di Medicina la sua grande scoperta: le piastrine come terzo componente morfologico del sangue.
Fu Presidente dell'Accademia di Medicina, membro del Consiglio Superiore di Sanità e di quello della Pubblica istruzione. Nominato Senatore, si batté in Parlamento per la questione sociale e la sanità pubblica. Morì prematuramente, di polmonite, l'8 Aprile 1901.


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