LO "SCUROLO" Testi e disegni di Stefano Vimercati Articolo pubblicato sul Cupolone n°16 (2005)
La cappella della Madonna del cenacolo (meglio conosciuta come scurolo) fu aperta al culto nel 1876 e fin da subito fu concepita come un luogo di raduno per le congregazioni giovanili. In questa cappella, meno dispersiva della chiesa soprastante, i ragazzi seguivano il catechismo e imparavano a conoscere la vita e le virtù dei santi, raffigurati nei medaglioni laterali. Di lato è possibile vedere la posizione della cappella all'interno della chiesa, una doppia scala che passa sotto all'altare conduce all'ingresso della cappella sottostante. |
Anche se questo tema compare molte volte nelle narrazioni
evangeliche, pochi versetti di Matteo, Marco e Luca sono direttamente
collegati agli incontri fra Gesù e i bambini; si tratta di un
atteggiamento di apertura e di disponibilità del tutto stupefacente per
l’epoca, e solo in parte recepito da una storia dell’arte sempre
prevalentemente “adulta”. L’esortazione “sinite
parvulos” è infatti rivolta agli stessi discepoli
che cercavano di tenere alla larga i bambini che accorrevano
intorno a Gesù; l’affermazione “Il regno di Dio è di quelli
simili a loro” e l’invito a “farsi piccoli” non hanno
precedenti nella letteratura e nella filosofia antiche; nell’affresco
centrale infatti , non troviamo l’episodio narrato nei Vangeli e
ambientato sulla terra, ma è stato dipinto ciò che Gesù aveva
promesso, ovvero: i bambini accolti nel Regno dei cieli. Nell’affresco troviamo rappresentati anche dei personaggi con abiti strani, la loro presenza non è casuale ma simboleggiano i quattro continenti raggiunti (allora) dal cristianesimo. Partendo da sinistra troviamo una donna con un copricapo egiziano che rappresenta l’Africa, un gruppo di tre persone in abiti nobili e vestite con i colori delle virtù teologali dovrebbero rappresentare l’Europa, poco più sotto ai piedi di Gesù “l’America” con un copricapo di piume, e quasi nascosto sullo sfondo a destra un ragazzo col turbante a rappresentare l’India. |
I SANTI DELLO "SCUROLO"
Testi e disegni di Stefano Vimercati Articolo pubblicato sul Cupolone n°15 (2005)
D’inverno durante la S.Messa feriale o il venerdì Santo i
fedeli hanno modo di accedere allo “scurolo” una piccola cappella
posta sotto l’altare maggiore, dove sulle pareti laterali sono
rappresentate le figure di alcuni santi. Inizialmente questa cappella era
adibita al ritrovo delle congregazioni giovanili dove veniva insegnato il
catechismo anche attraverso la spiegazione della vita dei santi. Possiamo
quindi immaginare lo “scurolo” come un grande libro illustrato, dove
il sacerdote faceva un po’ da insegnante un po’ da cicerone. |
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