IL BATTISTERO Testi e foto di Stefano Vimercati

Entrando dall'ingresso principale, il battistero della chiesa di Calusco è inserito nella prima nicchia laterale sinistra.

Il fonte battesimale ora è inutilizzato (perché  i battesimi si fanno nella zona dell' altare maggiore) ma fino agli anni '70 i bambini venivano battezzati qui.

La vasca del fonte battesimale era coperta da un mobile in legno (descritto a fondo pagina) per scongiurare danneggiamenti o furti, questo mobile ora è al sicuro nei magazzini della chiesa. Mentre gli affreschi sulle pareti dietro furono aggiunti negli anni '60 dall'artista Claudio Nani.

 

A destra: Un battesimo del 1966, in cui si vede il fonte battesimale com'era in origine. 

Il prete che si vede nella foto, è il parroco don Tarcisio Lazzari.

Sopra: L'artista Claudio Nani, autore  degli affreschi dietro al fonte battesimale e delle vetrate realizzate nel 1960.

Foto: Foto Ottica Carminati, Calusco

Raffigurate in stile quattrocentesco le figure stilizzate dipinte da Claudio Nani, riprendono i temi del battesimo che libera dal peccato originale. L'impostazione di quest'opera è molto simile ad un affresco della chiesa di Morimondo.

Nella parte alta: la cacciata dal paradiso terrestre.

In questa lunetta troviamo i classici personaggi : Adamo, Eva e il serpente. E' presente anche un cherubino vestito di rosso con la spada di fuoco che caccia i progenitori dal paradiso terrestre.  In basso a sinistra è visibile la mela, identificata da sempre come il frutto del peccato. In realtà nelle scritture non si è mai parlato in modo specifico di una mela, ma siccome la traduzione di "mela, male e frutto" era pressoché identica, in quasi tutte le raffigurazioni di questo tipo troviamo una mela.

Nella parte bassa: Il battesimo di Gesù nel fiume Giordano.

La struttura è semplice e anche il fiume è schematizzato in una linea azzurra, i personaggi riconoscibili sono Gesù, S.Giovanni Battista (con in mano la croce) e probabilmente S.Giovanni sulla destra.

 Infatti, questo episodio del Vangelo  S.Giovanni l'ha vissuto in prima persona e descrive anche la voce di Dio che dice "Questo è il mio figlio prediletto"

Gli altri personaggi senza l'aureola sono probabilmente  delle figure di contorno, che dovrebbero rappresentare la folla presente al battesimo.

 

IL FONTE BATTESIMALE

Oggi di questa struttura rimane solamente la vasca in marmo. Negli schemi sotto una ricostruzione di come si presentava il fonte battesimale in origine. Il mobile soprastante era in legno di noce, decorato con fregi e sculture di teste d'angelo. Di gusto classicheggiante, ma molto probabilmente della fine del XVIII secolo. Come molti altri battisteri (Pisa, Bergamo, Firenze ecc.) anche questo riprende la forma ottagonale.

L'ottagono e il numero otto sono riproposti più volte nella nostra chiesa, 8 sono gli spicchi della cupola, ottagonale è il battistero e otto sono gli altari laterali... La simbologia del "sette più uno" è riferita ai giorni,  dove il settimo è il giorno di Dio e della perfezione, mentre l'ottavo è il giorno della resurrezione, il primo della nuova creazione.

1) La cupola ottagonale, riprende la cupola a otto spicchi della chiesa.

2) L'anta frontale, formata da tre spicchi dell'ottagono, è dotata anche di una serratura.

3) La vasca ottagonale ribassata rispetto al pavimento, riprende il significato del battesimo in cui bisogna "discendere" per immergersi e "risalire" per rinascere.

4) Come il tabernacolo custodisce le particole, la parte superiore custodiva l'acqua battesimale.

5) Su quest'asta in metallo venivano appoggiati il "mestolo" e le salviette per le funzioni battesimali.

6) La vasca è divisa in due parti, quella più grande conteneva l'acqua santa, di cui si intravedono ancora le tracce. Quella più piccola invece, raccoglieva l'acqua santa dopo che era stata versata sulla testa del bambino.

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