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LUOGHI DELL’ANTIQUARIATO

A coloro che amano quei luoghi e quegli oggetti che hanno il fascino di ricreare atmosfere ed emozioni di un tempo ormai lontano, consigliamo il seguente itinerario.

Prendendo il metrò Linea A dalla stazione Termini (direzione Battistini), si scenda alla fermata FLAMINIO. Usciti dal metrò ci si troverà davanti Porta Flaminia che immette nella neoclassica Piazza del Popolo. Superata la porta e attraversata la piazza, si prenda la via che si dirama dal lato sud di questa a sinistra: VIA DEL BABUINO. La strada tracciata da Clemente VII Medici (1523-34) nel 1525 e completata nel 1543 da Paolo III Farnese (1534-49), fu per molto tempo luogo di passeggio dell’aristocrazia romana e dei viaggiatori stranieri. Lungo i circa 600 metri del suo tracciato si possono ammirare numerosi e particolari negozi d’arte che da circa due secoli hanno reso famosa questa via per l’antiquariato. E’ possibile trovare mobili italiani e francesi del ‘700 e dell’800, dipinti italiani e fiamminghi dal XVI al XVIII sec., sculture, gioielli e argenti antichi, oggetti d’archeologia e numismatica, armi antiche e militaria, tappeti orientali, dipinti d’arte contemporanea, oggettistica americana degli anni ‘50.
Parallela a via del Babuino, sul lato del Pincio, troviamo VIA MARGUTTA, conosciuta in tutto il mondo come la via degli artisti. Secondo la tradizione popolare, il nome le deriverebbe da Margutte, il fido scudiero di Morgante. Esistente già al tempo di Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585), la via ha visto susseguirsi, sin dal ‘600, generazioni di artisti. Oggi é una delle strade più pittoresche di Roma, animata da studi di pittura e di antiquariato. Le botteghe espongono opere d’arte dipinti e mobili dal ‘600 all’800, mobili neoclassici e in stile Impero, marmi antichi.
Giunti in Piazza di Spagna, adornata dalla magnifica scenografia della Scalinata di Trinità dei Monti, sulla destra si incontra VIA CONDOTTI, una delle vie più famose ed eleganti del mondo. Deve il suo nome ai condotti che portavano l'acqua Vergine alle vicine Terme di Agrippa. Oggi ospita i negozi delle grandi firme. Vi troviamo anche il Caffé Greco storico ritrovo di artisti e letterati, che fu frequentato, tra gli altri, da Keats, Goethe, Stendhal, Bizet.
Via Condotti, percorrendo circa 300 metri, con Largo Goldoni incrocia VIA DEL CORSO. Questa splendida via, ricca di palazzi storici e di chiese, e fino agli anni ‘60 anche di eleganti locali, collega come una linea retta Piazza Venezia e Piazza del Popolo. A motivo dei suoi splendidi ed eleganti negozi, è il luogo preferito per le passeggiate e per lo shopping, tanto dai romani quanto dai turisti. Superato Largo Goldoni e costeggiando per un buon tratto palazzo Ruspoli si percorra VIA DI FONTANELLA BORGHESE.
Qui non manca qualche bottega d’antiquariato che espone dipinti italiani e stranieri del ‘600 e del ‘700, oggetti orientali dell’800 e del primo ‘900, tavolini coloniali, lampade, carte pregiate e sontuosi servizi da scrivania. Si raggiunga quindi lo slargo di PIAZZA FONTANELLA BORGHESE, delimitata su un lato dal prospetto di palazzo Borghese, conosciuto come il cembalo per la sua curiosa pianta architettonica. La piazza ospita alcuni chioschi di antiquariato librario. Dopo aver curiosato tra vecchie stampe, libri usati o d’antiquariato, riviste e cartoline d’epoca, si consiglia di proseguire per le caratteristiche Via di Torretta o Via della Lupa e Via dei Prefetti. Da qui, attraverso Via D’Ascanio e Via dei Portoghesi, si giunga in VIA DELL'ORSO, angolo nascosto della Roma medievale. La via e l’omonima contrada prendono il nome da una celebre locanda che aveva per insegna due orsi affrontati. La presenza delle botteghe degli ultimi artigiani della città conferisce alla via un fascino unico ed inaspettato. Prendendo Via dei Soldati e giunti in Piazza di Tor Sanguigna si svolti a destra in VIA DEI CORONARI. La via è uno dei luoghi più caratteristici ed affascinanti della vecchia Roma. Prende il nome dalla presenza, fino alla fine del secolo scorso, delle botteghe dei venditori di corone sacre e oggetti religiosi, detti anche paternostrari, che i pellegrini vi trovavano percorrendo la via verso il Vaticano. Sistemata da Sisto IV Della Rovere (1471-1484) la strada conserva ancora quasi immutato il suo carattere rinascimentale e barocco. Oggi la via ospita i più famosi e forniti antiquari di Roma che due volte l'anno, in autunno e primavera, organizzano un’interessante e caratteristica fiera. Nelle loro botteghe è possibile trovare dai mobili del ‘700 a quelli neoclassici, dai dipinti dell’800 alle ceramiche, alle sculture, ai marmi, fino al modernariato. Se non si è particolarmente stanchi, attraverso Via del Banco di S. Spirito e Via dei Cimatori si può raggiungere VIA GIULIA. Questa suggestiva via, commissionata da papa Giulio II Della Rovere (1503-1513) al Bramante agli inizi del XVI secolo, é stata la prima strada rinascimentale della città: da piazza dell'Oro al lungotevere dei Tebaldi é tutto un rincorrersi di scorci e di immagini sicuramente tra le più suggestive di Roma. Storici palazzi e magnifiche chiese le fanno da quinte scenografiche. Le botteghe antiquarie della via espongono dipinti e mobili del ‘700, mobili laccati del XVIII sec., arredamento di fine ‘800, antiche cornici, sculture, porcellane e vetri, dipinti italiani dell’800 e del ‘900. Vi troviamo Palazzo Sangallo Medici, Palazzo Sacchetti, il Collegio Spagnolo, Palazzo Ricci, Palazzo Falconieri (Accademia d’Ungheria), il retro di Palazzo Farnese (Ambasciata di Francia) col suo Arco, Palazzo Pateras (in parte sede del Consolato di Francia), il retro di Palazzo Spada (sede del Consiglio di Stato e dell’omonima Galleria). Ed inoltre le chiese di S. Giovanni Battista dei Fiorentini (nella quale vi è sepolto il Borromini), dello Spirito Santo dei Napoletani, S. Caterina da Siena, S. Maria dell’Orazione e Morte. Caratteristica anche la seicentesca fontana del Mascherone che dà il nome alla prospiciente via.



 

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