Vittorie

Il Bologna Football Club 1909, comunemente noto come Bologna, è una società calcistica italiana, fondata nel 1909 nell'omonimo capoluogo. La squadra milita nella Serie A del campionato italiano di calcio, dove ha giocato pressoché stabilmente: infatti, ha partecipato a 67 campionati di Serie A su 81, piazzandosi all' ottavo posto nella classifica nel maggior numero di presenze delle squadre nella Serie A. Occupa il 53º posto del ranking delle migliori squadre del XX secolo, ottava squadra italiana dell'IFF HS.

Tra i club più titolati del Paese, vanta 7 titoli di campione d'Italia, due Coppe Italia, due Coppa dell'Europa Centrale, una Mitropa Cup, una Coppa Intertoto, una Coppa Alta Italia, una Coppa di Lega Italo-Inglese e un Torneo Internazionale dell'Expo Universale di Parigi 1937. Presente in 15 campionati della massima serie pre girone unico, suddivisi tra Prima Categoria, Prima Divisione e Divisione Nazionale, e in 66 campionati di Serie A (compreso quello 2011/2012), detiene il singolare record di due scudetti vinti allo spareggio, uno dei quali prima dell'introduzione del girone unico, nel 1929 contro il Torino, e uno nell'era del girone unico, nel 1963-1964 contro l'Inter. Nato come Bologna Football Club, fallì nel 1993 e fu ricostituito dalla società con il nome attuale, dopo aver riacquistato il titolo sportivo del vecchio sodalizio. La maglia di gioco è a strisce verticali alternate di colore rosso e blu. Dal 1927 la squadra disputa le proprie gare interne dello Stadio Renato Dall'Ara, il quale può ospitare 39.444 spettatori. Il Bologna Football Club viene ufficialmente fondato domenica 3 ottobre 1909 presso la birreria Ronzani di Via Spaderie, come "sezione per le esercitazioni di sport in campo aperto" del Circolo Turistico Bolognese. Così riportava il Resto del Carlino del 4 ottobre 1909. Venne eletto presidente Louis Rauch, un odontoiatra svizzero, mentre vicepresidente fu Giuseppe Della Valle e capitano Arrigo Gradi. Dopo la sconfitta nella finale del Prima Categoria 1920-1921 con la Pro Vercelli, nel 1922 ci fu l'esordio in squadra di Angelo Schiavio. Dopo un'altra finale di Lega Nord persa nel 1924 con il Genoa, nella stagione 1924-1925 arrivò il primo scudetto della storia del Bologna FC. L'avversario in finale di Lega Nord, ancora il Genoa, venne sconfitto solo al quinto incontro (2-0), disputato a Milano a porte chiuse per evitare nuovi incidenti tra le tifoserie. In quel match la squadra giocò per la prima volta in tenute dalla maglia verde con colletto nero: a segnare furono Pozzi e Perin. Come quasi sempre accadeva la finalissima con l'Alba Roma, vincitrice della Lega Sud, fu solo una formalità, causa il divario tecnico tra squadre settentrionali e meridionali: due vittorie, 4-0 a Bologna e 2-0 a Roma, portarono per la prima volta il titolo italiano nella città felsinea. Nello stesso periodo iniziò la costruzione del nuovo Stadio del Littoriale, atto ad ospitare un maggior numero di spettatori. Il 29 maggio 1927 l'impianto venne inaugurato con l'incontro tra le Nazionali di Italia e Spagna (2-0), mentre il 6 giugno venne disputata la prima partita in campionato, una vittoria del Bologna sul Genoa per 1-0 con rete di Martelli. Nel 1929-1930 il Bologna poté inaugurare l'era dei campionati a girone unico con lo scudetto sulla maglia. Arrivarono nuovi giocatori dal Sud America, tre grandi campioni provenienti dall'Uruguay: Francesco Fedullo, Raffaele Sansone, e Michele Andreolo; assieme a loro gli italiani Carlo Reguzzoni, grande ala sinistra, Eraldo Monzeglio e Mario Montesanto. Guidata in panchina dall'ungherese Lelovich, subentrato a Felsner nel gennaio 1931, la squadra conquistò la Coppa Europa Centrale 1932, ripetendo l'impresa nel 1934 con la vittoria in finale sull'Admira Vienna. Erano tempi di cambiamento a livello societario: nel 1934 arrivò la nomina prima a commissario straordinario e poi a presidente di Renato Dall'Ara, industriale reggiano che otterrà grandi risultati nella sua trentennale presidenza del club. Nel 1934 intanto la Nazionale italiana si laureò campione del mondo grazie ad un gol di Angelo Schiavio in finale; con il campionato 1935-1936 iniziò un periodo d'oro per i bolognesi: ben quattro scudetti (1935-1936, 1936-1937, 1938-1939, 1940-1941) ed un Trofeo dell'Esposizione vinto a Parigi nel 1937 con un 4-1 sul Chelsea in finale, il Bologna divenne così la prima squadra italiana a sconfiggere una squadra inglese in un torneo internazionale. Quel gruppo, guidato da Árpád Weisz prima e di nuovo da Felsner poi, divenne noto come "lo squadrone che tremare il mondo fa". Dopo le vittorie tra anni trenta e quaranta, seguirono dei campionati meno positivi: in squadra, comunque, trovarono posto giocatori come Gino Cappello e Cesarino Cervellati. Il Bologna si piazzò sempre dietro le squadre dell'asse Milano-Torino e in un due occasioni andò anche vicino alla Serie B. Gli acquisti di Gino Pivatelli, che nella stagione 1955-1956 si laureò capocannoniere con 29 reti in 30 partite, e del giovane Ezio Pascutti, che al suo esordio segnò subito un gol a Vicenza, furono alcune delle poche note liete di un periodo in cui tra l'altro si ebbero più volte contestazioni al presidente Dall'Ara.