Charles Francois de Cisternay du Fay      1698 - 1739

strofinando la resina

strofinando il vetro


Certi corpi elettrizzati si attraevano e altri invece si respingevano: bisognava capire se esistevano due tipi di elettricità o un solo tipo.
Charles Francois de Cisternay Du Fay (1698-1739), chimico dell'Accadémie des Sciences, venuto a conoscenza degli esperimenti di Stephen Gray cominciò ad occuparsi di elettricità nel 1773. Osservò subito che pezzetti di metallo, dopo essere stati a contatto con un pezzo di vetro elettrizzato, si respingevano tra loro e, invece, attiravano pezzetti di metallo che erano stati a contatto con una resina elettrizzata.
Du Fay concluse che esistevano due tipi di elettricità: una vetrosa, diversa da quella resinosa. Veniva fatta l'ipotesi che sia l'elettricità vetrosa, sia quella resinosa, attirassero la materia, che l'elettricità vetrosa attirasse la resinosa e che elettricità dello stesso tipo si respingessero.
Gray e Du Fay non descrissero l'elettricità come un fluido, ma come una condizione che poteva essere indotta nella materia. Fu l'abate Jean-Antoine Nollet a interpretare nel modo giusto la questione.


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