Il movimento religioso dei Basiliani

Con questo nome furono definiti, a partire dall’XI sec, alcuni ordini monastici di rito bizantino nati in vari paesi del mediterraneo.In Calabria i monaci italo-greci apparvero fin dal VI-VII sec, in seguito all’invasione araba della Siria e della Palestina.Una seconda ondata si ebbe nell’VIII sec dall’oriente e da Costantinopoli a causa dell’iconoclastia. L’ultima immigrazione si ebbe dalla Sicilia nel IX-X sec in seguito all’occupazione araba dell’isola, la quale determinò una concentrazione di monaci nella stessa Calabria, in Puglia e nella Basilicata, e i quali sotto le direttive di San Nilo raggiunsero una perfetta organizzazione in comunità.In effetti, questi monaci, potevano vivere in tre diversi modi: come “eremiti”; come “cenobiti”; e “nella laura”, cioè come gruppi di cremiti che periodicamente si riuniscono assieme e aventi lo stesso superiore in comune.

In verità, l’ordine monastico de Basiliani non ha determinato regole fisse, ma ha costituito da gruppi che oggigiorno sono definiti spontanei.

Il monachesimo italo-greco decadde nell’età angioina, a causa della condotta rigida e ostile dei nuovi dominatori.Nel 1579 la congregazione basiliana fu ricostituita da papa Gregorio XIII come ordinamento simile ai Benedettini.Nel 1866 una legge emanata dal nuovo regno d’Italia, sciolse nuovamente l’ordine sebbene nel 1900 fu ricostituita l’attuale congregazione.

Mai un movimento religioso ha lasciato in Calabria, dove trovarono condizioni spirituali e culturali ideali, un solco così profondo e duraturo.Ai monaci Basiliani sono dovute, infatti, alcune fra le più importanti opere architettoniche della Calabria, come la cattolica di Stilo e San Marco a Rossano oppure alcuni dei nomi d’origine greca fra le innumerevoli strade, fontane, villaggi, quali Pirgo, presso Grotteria, avente l’antico significato di “torre”.Ma in Calabria è soprattutto dovuto ai Basiliani il così vivo e sentito culto della Madonna: la Madonna Achiropita di Rossano, la Madonna di Capocolonna, la Madonna greca d’Isola capo rizzuto, quella di Romania a Tropea e molte altre ancora; e sempre ai Basiliani è dovuta la conservazione di codici, immagini sacre, opere d’arte e della cultura greco-latina.

Le personalità più illustri di questo movimento sono: Elia il Giovane (820-903), nato ad Emma e quale si deve la fondazione del monastero a Silane e di quello più famoso a Palmi che da lui prende il nome.Inoltre è sempre dovuto a lui il primo documento agiografico (cioè sullo studio della vita dei santi) della Calabria; Elia lo Spelota, nato a Reggio (865-960) e il quale condusse una vita da eremita nella grotta di Melicuccà; Nicolò da Rossano (910-1004), fondatore del monastero greco di Grotteferrata; e innumerevoli altri, fra cui Nicodemo di Mammola, Leo di Africo e Cristoforo di Colesano.

 

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