Sezione CAI San Vito al Tagliamento

 

 

Giovedì 28 Settembre 2006
Monte Kraguojnca - m. 948
e grotte di San Giovanni D'Antro

Valli del Natisone
 

 

 

 

Questa escursione fa parte del programma gite 2006 della Ns Sezione, ma necessita di una verifica del percorso e allora approfittando di questa bella giornata di sole, andiamo a fare questo giro.

Una volta giunti ad Antro, piccolo borgo che sorge su un promontorio a 320 m. di quota, sulla destra orografica del Natisone, cerchiamo la Sig.ra Maria che si occupa delle visite alla grotta di San Giovanni e che gentilmente ci consente di visitarle.
 


scalinata di accesso alla grotta

 

 


zona d'ingresso alla grotta


la chiesetta della grotta

L'ingresso si apre a 348 m. slm ed è accessibile mediante una lunga scalinata in pietra che sale sul fianco di una verticale banconata di brecciola calcarea.

La caverna ha uno sviluppo sub-orizzontale ascendente ed è impostata su fratture verticali o fortemente inclinate. La parte visitabile ai turisti è illuminata, non presenta difficoltà e si sviluppa per qualche centinaio di metri in una successione di slarghi e strozzature, ruscelli, specchi d'acqua e anfratti rivestiti da concrezioni calcitiche.

L'imbocco della grotta è costituito da un antico sistema fortificato e inaccessibile dove rifugiarsi durante le incursioni barbariche.
Successivamente la grotta venne trasformata in luogo di culto e quindi in chiesetta ipogea consacrata a S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista.

Luogo di grande suggestione, sicuramente meritevole di una visita per i dipinti e le opere ancora presenti.

 

 

Usciti dalla grotta imbocchiamo subito il sentiero C.A.I. n° 752 che ha inizio al parcheggio (tabelle segnaletiche), passa sotto l'ingresso della grotta e attraversa alcuni torrentelli dentro un bel bosco misto di carpini e aceri e un inebriante profumo emanato da migliaia di ciclamini in fiore, poi sbuca su una carrareccia e si iniziano a incontrare grandi piante di castagno, una più bella dell'altra.

Dopo un po' lasciamo la stradina per salire a dx su una mulattiera ben segnalata che verso la sua fine sbuca su bei prati e poi giunge al borgo di Spignon (m. 609). Proseguiamo a sin. su asfalto per 15' e nei pressi di un incrocio una tabella segnavia ci indirizza a dx, su prati, per raggiungere in 5' la chiesetta di Santo Spirito che sorge in una piccola, incantevole conca immersa fra tigli secolari che rendono il luogo molto suggestivo.
 


ciclamini nel sottobosco


un grande castagno

 

 


crochi nei prati


chiesetta di Santo Spirito

Dopo una inevitabile sosta riprendiamo il cammino sul fianco sin. della chiesetta seguendo i frequenti segnavia biancorossi. Qui qualcuno stà lavorando per riportare alla luce una lunga trincea che faceva parte di una delle tante linee difensive durante la Grande Guerra.

Proseguiamo per un tratto dentro il bosco per sbucare poi su estesissimi prati che percorriamo in discesa per arrivare dopo qualche centinaio di metri alla carrareccia che costeggia il fianco ovest del monte.
Continuiamo in direzione nord, in leggera salita, seguendo i segnavia del C.A.I. e trascurando ogni altra stradina.

La carrareccia diventa tratturo e la salita si fa un po' più ripida e sembra non avere termine, praterie, praterie e ancora praterie; però molto panoramiche: Joanaz, Mataiur, Rombon, Jalovec, Mangart e l'intera catena del Canin pagano della lunghezza del percorso.

 

 

Salendo vediamo la vetta, ma quando ci avviciniamo ne vediamo una più avanti e poi un'altra ancora ma infine ci siamo: questa è quella giusta.

La vetta è boscata e ci nega la vista verso nord e allora, dopo una pausa e adeguato ristoro, continuiamo a seguire i segnavia del sentiero che in discesa si addentra nel bosco e sbuca ancora su prati per giungere alla bocchetta di Calla (m. 866) (qui altri lavori di recupero delle trincee di cui dicevasi), risale la dorsale del Monte Uorsic, esce su una forestale che si segue per un po' e poi svolta a dx per giungere alla panoramica vetta dello Uorsic a quota 966, dove si trovano numerose e brutte fortificazioni militari abbandonate e rese inaccessibili.

Il sentiero naturalistico n° 752 prosegue fino a Montefosca ma noi, dopo aver scattate alcune, foto riprendiamo la via del ritorno.

 


gita sociale - uscita dal bosco


la Kraguojnca

 


in discesa verso Floram


il castagno monumentale

Giunti di nuovo sulla Kraguojnca scendiamo per circa 40' lungo la stessa via di salita e poi svoltiamo a sin. sulla prima carrareccia che incontriamo, la quale in 10' ci porta a scendere su un'altra che in 30' ci conduce, in successione, ai borghi di Floram, Stonderi e Coceanzi (m. 568).

Qui giunti non possiamo mancare di vedere il castagno monumentale descritto in un cartellone all'inizio del paese. Attraversiamo il minuscolo borgo e ad un bivio prendiamo a destra una forestale, in 15' incontriamo un altro cartello che ci fa salire a sin., su un tratturo per qualche decina di metri, poi un evidente sentiero ancora sulla sinistra e in pochi minuti siamo davanti ad una pianta incredibile: alta circa 24 m., una circonferenza di 9 m. e un'età stimata di circa 300 anni, nonchè decine di Kg di grosse castagne tutt'intorno: un portento incantevole.
Saziata la vista, torniamo a Coceanzi dove ci aspettano circa tre Km di noioso asfalto per tornare al parcheggio di Antro

 

 

L’itinerario inizia e termina al caratteristico borgo di Antro (m. 320), si svolge lungo facili sentieri, tratturi, strade forestati e tratti di asfalto che collegano minuscole borgate in parte disabitate.

Il percorso, nel tratto più alto in quota risale praterie molto estese e panoramiche (Mataiur, Rombon, Jalovec, Mangart e tutta la catena del Canin), la parte restante è immersa in un bel bosco misto di Aceri, Carpini e Frassini, ma a farla da padroni sono il gran numero di immensi castagni.

Il percorso è molto remunerativo per l'interesse paesaggistico-naturalistico ma può risultare un po' lungo. Per i meno allenati è possibile salire in auto a Spignon e poi a piedi sulla Kraguojnza, tornare all'auto e recarsi a Coceanzi per vedere il grande castagno, riducendo così tempi e fatica.
E' raccomandabile pure la visita alla grotta che richiede circa un'ora (non compresa nei tempi sottoindicati); normalmente è aperta la domenica pomeriggio; per info telefonare allo 0432 709065.

 

 

 

Avvicinamento: giunti a Cividale si prosegue per  P.te S. Qurino > S. Pietro
                       al Natisone
>Tiglio (qui si svolta a sin. per Tarcetta)  > Antro.

Inizio sentiero C.A.I. n° 752: al parcheggio delle grotte di Antro (m. 320);

Tempi parziali di salita:
- fino a Borgo Spignon (m. 609):  1 ora
- alla Chiesetta di Santo Spirito (m. 680):  20'
- al M. Kraguojnca (m. 948):  1 ora e 30'
tempo toale di salita: 2 ore e 50'
- da Kraguojnca a M. Uorsic; (andata e ritorno) tempo : 1 ora

Tempi per la discesa:
- da M. Kraguojnca a Coceanzi (m. 568):  1 ora e 20'
- Visita al Castagno Monumentale (andata e ritorno):  40'
- da Coceanzi ad Antro:  40'

TEMPO TOTALE:  5 ore e 30' + eventuale salita al M. Uorsic

DISLIVELLO IN SALITA: m. 630 + 180 per andata e ritorno a M. Uorsic

 

 

 

Diego, Cesare, Jacopo e Gino

 

 

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