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LA CACCIA
Le orche sono animali fortemente sociali, e la caccia coinvolge tutto il
gruppo. Il tipo di prede dipende dalle abitudini del gruppo: popolazioni dette
residenti, sono stanziali e si nutrono essenzialmente di pesci; le
transienti invece cacciano soprattutto mammiferi marini come foche, leoni marini e addirittura
cuccioli di balene. Durante la caccia le
transienti diventano molto silenziose, per cogliere di sorpresa le loro prede,
ma l'attacco è ben coordinato e ogni individuo ha un preciso ruolo. Rientrano
nella loro dieta anche pinguini e altri uccelli marini. Nel 1988 in mare aperto
è stato scoperto un nuovo tipo di popolazione detto Offshore, che viaggia
in gruppi di circa 60 esemplari, distinto geneticamente dai transienti e dai
residenti. È poco conosciuto, anche se le femmine Offshore si riconoscono perché
hanno strisce che circondano le pinne.
Le due popolazioni di residenti e transienti qualora
frequentino lo stesso ambiente marino, evitano contatti reciproci.
Alcune popolazioni hanno sviluppato delle tecniche peculiari di caccia. Ad
esempio le orche argentine si radunano in febbraio di fronte alle spiagge dove
si riproducono i leoni marini per cacciare i cuccioli ancora
inesperti. La tecnica è semplice: un individuo nuota di fronte alla spiaggia con
la pinna dorsale ben visibile sopra la superficie del mare facendosi quindi
notare, un altro individuo tenendosi sott'acqua, incrocia dalla direzione
opposta. Se ci sono cuccioli distratti che riposano sulla battigia, l'orca che
si è tenuta nascosta, con una impressionante rapidità, nuota verso la spiaggia
cercando di catturare la preda. In quest'impresa l'animale si spiaggia, ma con
decisi movimenti del corpo scivola indietro riguadagnando il mare e portando con
sé l'eventuale preda.
Nei loro viaggi per mare le orche vengono spesso in contatto con altri grandi
predatori del mare, fra cui lo Squalo Bianco. In genere questi due
predatori tendono ad evitarsi (c'è anche da tener conto che l'osservazione nei
mari non è certo completa, registra solo una minima parte dei casi). L'8 ottobre
1997 nei pressi delle Isole Farallon fu filmato
l'attacco di un'orca di circa 6 metri ad uno Squalo bianco lungo poco più della
metà.[2] Verso la fine del 2009, la biologa marina Ingrid
Vissen e il suo team ha documentato con diverse foto il comportamento
predatorio di alcuni branchi di orche a largo della Nuova Zelanda a danno di grossi esemplari di
squalo Mako e Bianco.[3] L'Orca attacca e uccide anche il Tricheco. L'unico
animale in grado di sopraffarla è un Capodoglio adulto che grazie alla sua capacità
d'immersione riesce a sfuggirgli. Esemplari non ancora maturi possono invece
rientrare nella dieta dell'orca stessa. L'orca inoltre è l'unico predatore in
grado di uccidere uno squalo bianco.
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