Composta
7 parti di torba; 3 parti di lapillo o pozzolana; 2
parti di sabbia silicea (reperibile presso supermercati, negozi specializzati e
rivenditori di articoli per acquari); 1 g di perfosfato minerale per litro di composta.
La granulometria del substrato deve essere compresa fra 0,5 e 1,5 mm; vanno eliminate
tutte le particelle troppo sottili che renderebbero il substrato asfittico e quelle troppo
grosse che ostacolerebbero un equilibrato sviluppo delle radici. Le parti grossolane
scartate dalla composta vanno poste come drenaggio sul fondo del vasetto. Riempire il
recipiente con la composta resa perfettamente omogenea, livellare bene la superficie e
spargere i semi senza ricoprirli.
Contenitori
Qualunque vasetto di plastica (meglio se quadrato) va
bene. In un vasetto da 8 cm (di diametro o di lato) trovano posto comodamente 100 semi.
Una volta effettuata la semina, i vasetti vanno posti in un contenitore più grande (si
possono usare quelli con cui vengono commercializzate le mozzarelle) che poi verrà
coperto.
Luce
Per germinare, i semi delle cactacee necessitano di una
elevata luminosità, mai di sole diretto. La fonte di luce può essere costituita da uno o
più tubi fluorescenti a spettro solare (ad es., lampade OSRAM Fluora L36W/77 da 36 W)
posti a circa 40 cm dal semenzaio, avendo cura di tenerli accesi per 13-14 ore al giorno.
Temperatura
Poiché, per germinare, i semi delle Cactacee
necessitano di temperature comprese fra 15 e 40 gradi centigradi occorre predisporre una
cassetta con doppio fondo. Nel piano inferiore poniamo una lampadina da 100 W e un comune
termostato dambiente. Nel piano superiore poniamo i contenitori in polistirolo
contenenti i vasetti nei quali è stata effettuata la semina.
Acqua
Si inumidisce il substrato per immersione impiegando
acqua (piovana o demineralizzata) in cui sarà stato sciolto (nelle dosi indicate dal
fabbricante) un fungicida. Qualunque fungicida può andar bene. La semina va coperta
ermeticamente o con una lastra di vetro o con una di Plexiglas trasparente e incolore o
con una pellicola anchessa trasparente. La copertura, che dovrà rimanere in situ
fino a germinazione completa, permetterà anche di far sì che il substrato rimanga
costantemente umido.
Profilassi e concimazioni
Al loro primo emergere bisognerà spruzzare i semenzali
con una soluzione di fungicida.
Quando appaiono le prime spine, si tolgono man mano i vasetti dal contenitore di
polistirolo continuando a fornire la necessaria umidità per immersione in una soluzione
acquosa al 1 % di nitrato di potassio (1 g per litro dacqua piovana o
demineralizzata). Se le radici dei semenzali non dovessero affondare nel terreno, le
stesse vanno infossate in un piccolo solco tracciato servendosi di uno stecchino.
Ripicchettature e annaffiature
successive
Le piantine andranno ripicchettate fra Giugno e Luglio.
Il substrato dovrà essere mantenuto umido fino allautunno dellanno
successivo. |