Il mondo delle piante grasse è affascinante: l'evoluzione
ne ha modificato completamente la fisiologia e la morfologia per renderle idonee a vivere
in condizioni ambientali estreme. Come tutte le piante anche le succulente hanno numerosi
nemici: funghi, insetti e nematodi che sono fra l'altro i problemi più ricorrenti che
l'amatore deve risolvere per avere una bella pianta sana. L'utilizzo degli antiparassitari è ormai consueto nelle coltivazioni agrarie
e ornamentali; il basso costo e la rapida efficacia hanno contribuito a tale diffusione.
Pochi però sanno che il loro uso indiscriminato e a volte incosciente ha generato la
resistenza da parte di molti parassiti; si sono così create delle popolazioni
perfettamente indenni ai principi attivi tossici contenuti nei presidi. Per non parlare
poi del danno ambientale che tali usi hanno generato. Per questi motivi ritengo che gli
amatori delle piante grasse debbano avere la possibilità di conoscere alcuni metodi
alternativi all'uso di prodotti chimici di sintesi abbinando così l'amore per le
succulente ad una mentalità più ecologica, molto importante ai giorni nostri.
Il concetto base di una gestione ecologica è che prima di
arrivare alla lotta chimica, si devono sfruttare tutti i fattori naturali di contenimento
di una specie dannosa. Tra questi uno dei più recenti si basa sull'impiego di organismi
viventi in grado di predare o parassitare gli insetti dannosi. Il più delle volte tali
creature sono eliminate senza sapere che potrebbero divenire dei preziosi alleati. Vale la
pena citare alcuni esempi: le coccinelle sono piccoli coleotteri predatori di insetti
viventi. Non solo gli adulti, ma anche i loro piccoli (larve) si nutrono cacciando altri
insetti in particolare gli afidi. Per rendere l'idea del loro potenziale, un adulto si
nutre di 40-60 afidi al giorno, mentre una larva nei 20 giorni di sviluppo può divorare
fino a 400 afidi! Potremmo continuare ancora elencando decine di predatori e parassiti
d'insetti dannosi come le cocciniglie, i tripidi, le mosche bianche e così via.
L'interesse crescente per gli insetti utili ha fatto
nascere le cosiddette "Biofabbriche" dove questi vengono allevati in massa per
poi essere venduti in flaconi e successivamente lanciati nelle colture di interesse
agrario e non. Voglio fornire adesso alcuni semplici e simpatici rimedi contro alcune
avversità causate dai parassiti. Per eliminare una infestazione di lumache un rimedio
molto semplice è quello di porre un bicchiere ricolmo di birra tra le piante, una vera
ghiottoneria per questi ospiti indesiderati!! Periodicamente si dovrà
"ricaricare" il bicchiere e naturalmente eliminare le lumache morte. Per i
cosiddetti "porcellini di terra" si può utilizzare una patata tagliata che
andrà posta alla base del vaso. Gli animali attirati dall'odore, si posizioneranno sotto
il tubero, per cui risulterà più facile eliminarli.
Non tutti sanno che in natura esistono molte piante comuni
che possono esercitare una azione repellente o tossica su molti parassiti delle piante
succulente. La preparazione di questi "pesticidi naturali" è molto semplice;
prima di iniziare è bene ricordare il metodo di preparazione dell'infuso e del decotto.
Infuso: occorre evitare di far bollire le piante. Le erbe raccolte si ripongono nel fondo
di un contenitore (preferibilmente in vetro, terracotta o smalto), si versa acqua bollente
e si lascia riposare per alcuni minuti. Decotto: le erbe raccolte vengono messe a bagno in
acqua fredda per 24 ore. Si riscalda tutto a fuoco lento per 20-30 minuti.
Verranno elencate adesso le proprietà di alcune piante
"utili".
Aglio: svolge una azione prevalentemente repellente
contro molti insetti dannosi. Per la preparazione dell'infuso si utilizzano 80 grammi
circa di bulbi tritati ogni lo litri di acqua fresca. I trattamenti effettuati non sono
mai curativi ma preventivi.
Cipolla: ideale nella lotta contro gli afidi e
acari. Si utilizza un infuso ottenuto utilizzando 80 grammi di bulbi ogni 10 litri di
acqua. Si può somministrare non diluito per tutto l'anno.
Menta: svolge un'ottima azione repellente contro le
formiche. L'infuso viene preparato utilizzando un chilo di foglie fresche (raccolte da
giugno a settembre) ogni 10 litri d'acqua. Il preparato non diluito si spruzza lungo le
piste che conducono ai nidi.
Salvia: repellente per gli adulti delle nottue. Per
l'infuso si utilizza un chilo di foglie fresche (raccolte da maggio sino ad estate
inoltrata). Diluito tre volte va somministrato durante i voli degli adulti. |