Si sono fin qui esaminati (NdW - vedi pagine
precedenti) fenomeni
che modificano il normale portamento delle succulente facendo loro
assumere forme tanto bizzarre quanto attrattive. Questi non sono da
considerarsi alla stregua delle malattie, in quanto non pregiudicano
la crescita delle piante che ne sono interessate. Ne esistono però
altri che possono farlo. Fra questi quello di gran lunga più
frequente è la variegazione.
Quando una succulenta perde il suo naturale
colore verde, completamente o in parte, per assumerne altri che vanno
dal giallo al rosso, si dice che è variegata. Le parti della pianta
interessate da questo fenomeno non producono clorofilla, quindi non
espletano il vitale processo della fotosintesi. E’ chiaro che se un
esemplare è completamente variegato, non può vivere a lungo sulle
proprie radici, e per assicurarne la sopravvivenza bisognerà
provvedere all'innesto su un soggetto verde.
Le specie che più comunemente sono interessate
dalla variegazione sono Gymnocalicium mihanovichii e Chamaecereus
silvestri che spesso ornano, innestate su Hylocereus sp., le vetrine
dei fiorai. Al contrario di quanto accade per le deformazioni, una
pianta può essere indotta a variegarsi attraverso esposizione ai
raggi ultravioletti. Le specie precedentemente citate sono in assoluto
le più reattive a tali trattamenti, tanto che in Giappone se ne
producono molti milioni di esemplari l'anno.
Spesso piante parzialmente variegate possono
essere ottenute naturalmente con la semina. Generalmente si tratta di
esemplari poco vigorosi che crescono più stentatamente di quelli
normali; anche qui è consigliabile l'innesto sebbene il fenomeno
interessi una piccola parte del fusto. In questi casi la variegatura
può essere dovuta anche alla carenza di qualche microelemento nel
terreno o all'impossibilità della pianta di assorbirne quantità
sufficienti.
Un esempio interessante riguarda un esemplare di
Coryphantha elephantidens che ha emesso un pollone laterale
completamente giallo. Al contrario di quanto avviene solitamente,
questo si dimostrò estremamente vigoroso, tanto che la sua
riproduzione, praticata per innesto, ha dato risultati sorprendenti. E
possibile che ben presto qualcuno di noi avrà la fortuna di ottenerne
un esemplare.
Le piante variegate non sono riluttanti a
fiorire come accade per quelle interessate da fenomeni di alterazione
del portamento. E’ inoltre possibile incontrare esemplari
contemporaneamente variegati e crestati. Personalmente ho potuto
osservare solo tre specie "colpite" da questa doppia
affezione: Gymnocalicium mihanovichii, Euphorbia suzannae ed
Euphorbia mammillaris.
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