La modificazione del portamento
delle succulente non si esaurisce con le fasciazioni, le
dicotomizzazioni e le mostruosità. Si può assistere ad esempio,
soprattutto in specie colonnari, ad una crescita spiraleggiante. Solo
poche, come Euphorbia groenwaldii, presentano normalmente questa
caratteristica. Il fenomeno è comunque rarissimo e se a questo si
aggiunge la difficoltà di propagazione degli esemplari che ne sono
affetti, ci si rende conto perchè questi sono rintracciabili solo
negli orti botanici o nelle collezioni più specializzate. Si è
accennato al fatto che sono le specie colonnari a mostrare una
maggiore tendenza a spiraleggiare, anche se alcune globulari hanno
mostrato questa affezione. Fra queste ultime si possono citare
Copiapoa cinerea, Astrophytum myriostigma e Notocactus
crassigibbus.
Anche qui la spiegazione del fenomeno va
probabilmente ricercata in modificazioni genetiche che interessano
l'apice vegetativo e che portano ad una crescita del centro del fusto
più lenta rispetto a quella dei tessuti più esterni. Il risultato è
che questi ultimi vengono compressi ed indotti a disporsi obliquamente
fino quasi ad adagiarsi rispetto alla direzione di crescita.
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