Quando un esemplare o un fusto di
esso comincia ad "allungare" l'apice vegetativo, si sta
assistendo all'inizio di una fasciazione o di una dicotomizzazione.
Nel primo caso la produzione di nuove cellule avviene lungo l'intero
sviluppo della fasciazione e non solo
ai suoi estremi. Nel secondo caso, dopo l'allungamento dell'apice
vegetativo, questo si divide in parti uguali a causa della formazione
di tubercoli primordiali lungo il suo asse minore.
Il centro del fusto, ove originariamente aveva
sede il vecchio apice vegetativo, si rimpicciolisce, fino a formare
una depressione fra gli estremi della struttura che ne ha preso il
posto e che ben presto si differenzierà in due nuovi apici
vegetativi. Come risultato si formeranno due fusti gemelli che
conferiranno alla pianta la caratteristica forma propria delle
ramificazioni dicotomiche.
Quando invece un esemplare produce molti apici
vegetativi che, analizzati singolarmente, risultano normali, si è in
presenza del fenomeno noto sotto il nome di mostruosità. Le piante
mostruose tendono a non produrre ramificazioni distinte mantenendo una
forma compatta e disordinata.
E molto difficile fare un elenco delle specie
che più o meno frequentemente presentano le anomalie descritte
perchè, potenzialmente, tutte potrebbero esserne affette. Mi
limiterò per questo a citare qualche caso peculiare, ben sapendo che
molti altri potrebbero essere descritti.
Euphorbia pugniformis è originaria del Sud
Africa. Il portamento normale di questa specie prevede un fusto
centrale che produce rami laterali sottili e lunghi, sui quali vengono
prodotti i fiori insignificanti come in quasi tutte le euforbie.
Questi rami non hanno vita lunga; infatti seccano dalla base e vengono
rimpiazzati dal fusto centrale, perenne, vicino al suo apice.
Spesso si incontrano esemplari crestati dove le
fasciazioni possono interessare sia il fusto che i rami. La differenza
risiede nello spessore delle fasciazioni, maggiore nel caso del fusto,
e per il fatto che quelle dei rami laterali prima o poi seccano. Si
possono vedere piante con fusti o rami crestati, quasi mai con
entrambi contemporaneamente crestati.
La propagazione si effettua per via vegetativa,
ma è difficile per le fasciazioni di fusto.
Fra le Cactacee si possono ricordare Mammillaria
parkinsonii e Cereus peruvianus, che sono quasi assurte ad emblemi
rispettivamente della ramificazione dicotomica e della forma
mostruosa. Per queste due specie è addirittura più facile incontrare
esemplari anomali che normali.
Esistono inoltre alcuni casi in cui la
modificazione avviene quasi sempre associata ad una fase dello
sviluppo della pianta. Ad esempio la rara e difficile Euphorbia
piscidermis e il Trichocaulon cactiforme mostrano una tendenza, almeno
in coltivazione, a crestare o dicotomizzare dopo la prima fioritura. A
questo proposito sarebbe interessante avere qualche dato di campo per
verificare che il fenomeno sia generale e non acquisito.