PAG.  54

SOMMARIO

N° 1 –Lett.a d’off.o del Sig. Ten Coll.o Lazzarini al Sig. Capitanto Dal Monte conadnate la Piazza e Forze riunite di Orte.

 N.209 = Civita Castellana li 6 marzo 1831 = al Sig. Capitano Del Monte, comandante la Piazza, e forze riunite in Orte =

Come sarà a lei noto caddero ieri Magliano, e Calvi in mano dei Rivoltosi. Fu per conseguenza dovuto abbandonare Ponte Felice. Il non aver veduto fino a questo punto riscontrare il Tenente Scarlatti con la sua truppa mi fà credere, ch’Ella abbia stimato opportuno di ritenerlo presso di se.

In capo però che vi vedesse compromesso col Nemico, o che potesse conoscere li abitanti uno spirito avverso alla buona causa procuri di ritirarsi regolarmente con tutta la sua truppa congiuntamente ai Carabinieri per la via di Corchiano non sembrandomi prudente cosa di seguire la sua ritirata per la parte di Borghetto; se poi conoscesse apertamente che per parte di qualcuno di Codesti abitanti vi cercasse vi allarmare la Popolazione a pregiudizio del suo legittimo Governo, lo faccia arrestare, e lo conduca seco in Civita Castellana il tutto però dovrà eseguirsi con la massima prudenza e sempre di concerto col Sig. Galanti, che dovrà in qualunque circostanza seguirlo, e coadiuvarlo.

Conscio della sua sperimentata prudenza attività, e coraggio mi lusingo che porrà in prattica ogni mezzo per il buon successo della cosa = Il sott. Ten.e Coll.o Comand.e =le Forze tutte riunite =

Firm.o  Gio: Coim.e Lazzarini Ten. Coll.o= per copia conforme= firmato e Del Monte capitano.

 

N° 2 – Consegne per la Guardia del Porto di Orte.

Consegne per la guardia del porto di Orte = prese nella più matura considerazione le giuste rappresentanze di questa Ill.ma Magistratura

 

PAG.  55

Appoggiate energicamente dall’Autorità Ecclesiastica, e governativa, il Comandante della Piazza ha dovuto convincersi dell’assoluta necessità di stabilire che uno dei Battelli esistenti nel porto di Orte serva per transito del Fiume colle cautele però e precauzioni qui appresso notate.

Art.1° - Il transito del fiume potrà effettuarsi dalle due dopo l’alba fino alle ventitre e mezza.

      2° - Il battello non potrà transitarsi più di tre persone per volta.

      3° - Allorché si eseguisse il transito tutta la guardia dovrà porsi sotto l’Armi.

      4°  - Il Battello non potrà giammai stare alla parte opposta del Tevere, ma appena eseguito il transito, dovrà          .             ricondursi alla riva, ove esiste la Guardia

       5° - Gli soli Cittadini Ortani resta permesso il transitare nelle ore prescritte, e dai fisici professori condotti

               col permesso sempre del Capo-Posto della Guardia sotto la più stretta responsabilità del barcaiolo.

       6° - I forestieri benché domiciliati nella città non potranno effettuarlo senza un permesso scritto del   

               Comandante della Piazza.

        7° - Durante il Corso della Notte il Capo – Posto della Guardia porterà vicino al battello una fazione colla

                consegna d’impedire a chiunque d’avvicinarsi al Medesimo.

        8° - Semmai alla riva opposta, ed anche in lontananza si scorgessero armati, ovvero affollamento di

                persone, il tragitto non potrà effettuarsi senza un permesso scritto del suddetto Comandante.

         9° - Il Capo – Posto dovrà contrassegnare i nomi di tutti coloro che transitano il fiume, e verificare

                dalla Guardia Civica se sono realmente Cittadini Ortani.

     10° -     Tutte le barche e battelli riuniti nel porto sono affidati alla più stretta sorveglianza della Guardia,

                   ed il Capo – Posto nè sarà chiamato alla più stretta responsabilità. Senza un permesso scritto

                   dal Comandante della Piazza niuno potrà avvicinarsi ai Medesimi, e molto meno farne alcun uso

                   dovendo restare affondate si l’une , che gli altre sulla sponda ove esiste la guardia  fino a nuova

                   disposizione.

      11°   -   Il Capo – Posto della Guardia è responsabile strettamente dell’esatta esecuzione di quanto si è

                   prescritto = Orte 11 marzo 1831 .= il Comandante della Piazza, e forse riunite = Capitano Alberti =

copia della presente consegna è stata fatta affiggere dal sotto nel Corpo di Guardia del Posto = lì 12 marzo 1831. Il sott.le di …..di Piazza = f.to Ferri Serg. Magg.re

 

N° 3Ordine del giorno per i segnati, e modo di riunione delle forze in caso di attacco per la difesa della    

            Piazza.

Ordine del Comando della Piazza lì 15 marzo 1831 =  non solo col mezzo di Rapporti, ma ben’anco personalmente a conosciuto il Comando della Piazza, che alcuni individui dimenticando i propri doveri, a l’importanza somma delle circostanze attuali colla più riprovevole trascuratezza nei Posti avanzati specialmente oppongono loro stessi, la Guarnigione, il Popolo di Orte ed il sovrano a quei pericoli, e sorprese che possono riuscire le più terribili, o fatali: niuno ignora che in tempo di guerra le più leggere ammissioni divengono per necessità delitti Capitali, perchè compromettono la publica sicurezza, la vita delle persone, e che sarebbe un delitto

 

PAG.  56

Per colui, che presiede, di lasciarli impuniti.Si previene per tanto tutta la Guarnigione, che qualunque sentinella si rinverrà non vigilante al suo Posto sarà immediatamente tradotta in Civita Castellana, ed assoggettata, mediante un Consiglio di Guerra a quelle pene, che prescrivono le Leggi Militari. Rammentino poi i Capi Posti che la maggiore responsabilità nella custodia dei Medesimi e ad essi affidata, e che in conseguenza tutte le omissioni, e mancanze della Guardia ne divengono essi stessi rigorosamente debitori.Allorché si avvicina ad uno dei Posti Armati, il Comandante della Piazza tutti debbono sortire, e mettersi sotto le Armi, e lo stesso deve praticarsi quando qualche Ufficiale, o sotto-Ufficiale s’annuncia d’ispezione.Semmai i Posti avanzati scorgono una Truppa Armata debbono sull’istante fare la scarica d’un fucile per darne il segnale alla Piazza, e le fazioni spostate nell’interno della città debbono chiamare all’armi,  ed indicare al Capo-Posto il luogo da dove è partito questo colpo.Tanto il Posto avanzato che quello interno nella città deve sull’istante spedire un individuo a farne Rapporto al Comandante della Piazza.Gli uomini poi che si trovano in Caserma franchi di servizio debbono mettersi niuno escluso sotto le Armi nel Cortile della Caserma, ed attendere gli ordini del Comandante suddetto.Attesa la lontananza il Posto dei Cappuccini nel caso di sopra indicato dovrà fare la scarica di più fucili, e questo segnale sarà ripetuto da quello del Casino Murri, e dalla fazione posta dalla Bastia fuori della Porta della Rocca.

I Capi –Posti ripetano questa consegna alla sentinella, allorché le spostano, e rammentino che sono strettamente responsabili dell’esecuzione.

Rammentino ancora tutti gli Uomini di Guardia, che il giuoco ben grave delitto per un Militare diviene gravissimo nei Posti avanzati nello stato attuale di Guerra.

Si lusinga il Comandante della Piazza che ognuno facendo a gara al medesimo che motivi di soddisfazione, e che non sarà giammai costretto a ricorrere a quelle misure di vigore che ripugnano al suo Cuore, ma che sono purtroppo inevitabili.

Il presente ordine sarà letto per tre giorni consecutivi alla Parata della Guardia, e all’appello serale, nel quale per questa nota circostanza interverranno tutti i Guardiani = Il Com.te delle Forze riunite = F.to Cap. Alberti = il presente ordine è stato letto per tre sere consecutive all’appello serale = Orte lì 18 marzo 1831 = F.to Ferri .......

 

N° 4 – Notificazione del Comandante della Piazza di Orte dei 22 marzo 1831 per mantenere il buon ordine

           In caso d’allarme.

= Notificazione = nel momento che il Comandante della Pizza ha ammirato con vera soddisfazione il zelo, ed ottimo spirito, che anima tutta la Popolazione per la difesa della Patria, ho sentito con altrettanta amarezza, che alcuni individui della medesima trasportati d’un entusiasmo inconsiderato sianzi recati con armi da fuoco ad occupare le mura della città senza averne la legittima autorità ricevuto l’ordine, o la direzione.

 

PAG.  57

Allorché una Piazza è difesa d’una Truppa regolare, questo zelo male inteso può produrre gli Effetti i più funesti e di cui risultati sono sempre incalcolabili.

Chiamato Egli dal vero amore d’una Patria, che gli è carissima, e penetrato da tutta la forza d’é suoi doveri sente l’obligo che gli corre di rimuovere per sempre simili inconvenienti, si lusinga intanto che mai più si rinnovi l’allarme, che in oggi ha turbato la tranquillità di questa fedelissima Popolazione, ma semmai accadesse tutti i buoni, e zelanti Cittadini, che vogliono concorrere colla Forza di Linea alla difesa della Patria prendano pure le armi, ma si riuniscano senza tumulto alla Guardia della Piazza del Duomo sotto il comando del Sig. Capitano della Civica.

Quivi attendano in buon ordine, e sangue freddo gli ordini della persona alla quale il Governo ha affidata la sicurezza, e la difesa della Piazza.

Che se alcuno pertanto osasse il altro consimile incontro d’é vagare per la Città Armato, o recarsi alle Mura, e molto più di esplodere il fucile, o far uso di qualsiasi altra arma senza avere ricevuto dal suddetto Sig. capitano della Civica verrà sull’istante arrestato per essere quindi sottoposto alle Militari procedure.

Cittadini fra i quali hai l’onore, e la gloria di appartenere il Comandante e sotto siate certi che un tale procedimento è dettato dal vero Amore dell’ordine, e della Publica Sicurezza = Orte 22 marzo 1831 = il Com.te della Piazza, e Forze riunite = F.to Cap. Alberti= Copia del presente è stata fatta da me affiggere nella publica piazza del Duomo, e fuori della Caserma

 S. Agostino = Orte 22 marzo 1831 = Ferri ......di aiutante=

 

N° 5 –Lettera del Comandante della Piazza di Orte al Comandante del Distaccamento di Linea in Attigliano.

Il Comandante della Piazza, e Forze riunite in Orte = lì 17 marzo 1831 = N.30 = al Comandante del Distaccamento di Linea di Attigliano =

Il Sig. Podestà di Bomarzo mi annuncia  che Voi col Distaccamento di Linea, e colla Civica vi siete impossessato di Attigliano, e che quindi avete intenzione di far lo stesso di Giove.

Inquanto al primo movimento non sò né approvarlo, né disapprovarlo ignorando i motivi, che a ciò vi hanno indotto e gli ordini, che da altro Superiore Militare, vi possono essere stati abbassati sebbene questi dovevano passare per la mia  trafila, che ho il comando di tutta la Linea del Tevere.

Inquanto poi ad attaccar Giove, a meno che non vi sia stato espressamente ordinato da qualche Comandante Superiore ......, che ne sarà responsabile col Governo, credendo io un passo imprudentissimo, e contrario alle mie viste, e allo stato attuale degli affari, v’ingiungo espressamente d’astenervene, giacchè oltre tutto ciò potreste Voi esser preso in mezzo dalla Forza nemica che ha passato il Tevere vicino a Castiglione, e da quella stanziata in Amelia.

Credo anzi prudente, che Voi ritorniate in Bomarzo abandonando Attigliano.

Per le mie operazioni mai, o per la mia corrispondenza con Civita, è necessario che subito m’informiatedi tutto=  F.to = Cap. Alberti =

N° 6 –Istruzioni per il= Porto di Poggio Pelato

Consegne per il Porto di Poggio Pelato= essendovi destinato un picchetto d’osservazione nel suddetto Posto, e Comandante del medesimo si atterrà strettamente alle seguenti istruzioni.

PAG.  58

1° - Il Comandante del distaccamento collocherà una Fazione al di fuori della Capanna, la quale dev’essere

       permanente di Giorno e di Notte.

2° - Il Distaccamento dovrà provvedersi dei viveri per due giorni mentre questo sarà cambiato alternativamente

       dopo il corso di ore 48.

3° - Si osserveranno diligentemente tutti i movimenti del nemico al di la del Tevere, e specialmente sulla

       via che da Narni conduce in Otricoli, e da Otricoli a Ponte Felice, e da questo in Orte dandone rapporto

       dettagliato a questo Comando di Piazza.

4° - Nel caso una Forza Armata prendesse la via che conduce in Orte o da Ponte Felice, ovvero da Borghetto

       il Comandante del Distaccamento spedirà sull’istante il Guardiano a cavallo a recarne l’avviso al

       Comado di Piazza sudetto.

5° - Semmai questa Forza fosse riconosciuta per nemica il Comandante del Distaccamento per la via più

       breve con tutti gli Uomini si ritirerà in Orte evitando qualunque scontro colla Medesima.

6° - Se poi fosse riconosciuta per Truppa amica Pontificia, allora il Comandante del Distaccamento gli ordinerà

       di far alto e spedirà altro uomo a piedi della Guardia per darne al Comando suddetto l’avviso. Dopo

       mezz’ora che sarà partito lo spedito a piedi permetterà alla Forza di proseguire la marcia non omettendo

       di far conoscere tale disposizione a chi condurrà la Forza suddetta.

7° - Il Guardiano che sarà cambiato ogni giorno terrà sempre insellato il suo Cavallo entro la capanna

       appositamente costruita.

 8° - Il presente resterà sempre affisso nella Capanna, e passato in consegna dal Picchetto smontante a quello

       che monta = Orte 18 marzo 1831 = il Com.te della Piazza e Guarnigione = F.to Cap. Alberti = si dichiara dal soldato, che copia del presente ordine che è stata da me affissa alla Guardia del Posto di osservazione detto di Poggio Pelato = Orte 18 marzo 1831 = F.to Ferri .... di aiutante.

 

N° 7 – Rapporto del Podestà di Bomarzo, e Mugnano al Comando della Piazza di Orte con sua informazione

              E riscritto dal Sig. Coll.o Lazzarini

Rapporto al Sig. Capitano di Orte, del Podestà; e Giove delle Comuni di Bomarzo, e Mugnano = Ill.mo Sig. =

Rimangono le Comuni di Bomarzo, e Mugnano limitrofe al Tevere, ed a contatto di quella di Attigliano, ove il Distaccamento stazionato già in Mugnano suddetto unitamente alle Civiche di esse Comuni giorni sono tolselo la Bandiera dè Ribelli, a la Barca, e Barchetta, che trasportate lungi dal Porto affondarono per il qual motivo vi sono millantati detti Ribelli di vendicarsi.

Temendo adunque le dette Popolazioni di una certa incursione, fanno continue istanze all’Autorità delli sotti Podestà, e Priore di Bomarzo, perchè si rivolghino alle Superiorità Militari, affinchè, per pochi giorno almeno, voglino stazionare alle suddette Comuni una Forza sufficiente per reprimere quella dei nemici in caso d’incursione.

Un vista di ciò le Autorità suddette si rivolgano alla vigilanza di V.S. Ill.ma, perchè voglia interessarsi presso il Comando Militare di Civita Castellana e deve all’istante rimettere una Forza sufficiente alle indicate Comuni in  loro difesa.

.........= Orte 22 marzo 1831 = Trova il sotto molto giusta, e ragionevole la presente istanza tanto più che queste Popolazioni mostrano un ottimo spirito, ed uno zelo ardente. L’appostare un

 

PAG.  59

distaccamento nei suddetti Paesi sarebbe molto utile a questa Piazza, mentre essendo sulla riva del Tevre, e quasi al contatto dei Paesi invasi dai Rivoltosi, servirebbe questo d’un avamposto, e d’una difesa assai vantagiosa.

Nel caso però vi si annuisse è necessario di sottoporlo al Comando di questa Piazza per la regolarità delle Operazioni Militari, e per la conveniente inteligenza = il Com.te della Piazza = F.to = Cap. Alberti= il Sig.

Cap. no Alberti inutilmente dirigge per..... avere ulteriori Forze dopo quanto gli si è scritto in proprio sito.

Egli invece senza timore potrà distaccare dalla su troppo forte  Guarnigione una sessantina d’Uomini e al Sig. Sottotenente Betogni, e dirigerli momentaneamente verso Bomarzo, e Mugnano = Civita Castellana 23 marzo 1831 = ore 14 = Il Ten.te Coll.o Com.te Sup.re = f.to = Gio. Cav. Lazzarini.

N° 8 –Lettera del Sig. Coll.o Lazzarini al Comandante della Piazza di Orte sulla disposizione a complotto dei              Frascatani

N. 475 – Civita Castellana lì 26 marzo 1831 = al Sig. Cap.no Alberti Com.te la Guarnigione, e Piazza di Orte =

In verso il Suo Foglio n.63 ho ricevuto il Rapporto inviato dal Serg.te Ralli, e stà bene la marcia che lei ha ordinato al Distaccamento per questo Quartier Generale, il di cui rimpiazzo non può aver luogo, lo che siale di Norma = L’incarto dei disertori qui spediti non è necessario, mentre la risoluzione di Essi sarà da me adottata in via Economica, per lo che ordino al Sig. .......di uditore .....di restituirsi presso questo Comando Superiore, e ...... che abbia l’unica commissione, di cui venne incaricato = attenderò dal Rapporto che mi promette. Conoscere qual sia l’oggetto per cui m’invia il Capitano del Genio Barluzzi = il Comandante delle Forze Riunite F.to Gio. Cav. Lazzarini Ten.te Coll.o

N° 9 Altra del Medesimo al sudd.to com.te portante l’ordine di partenza colla Guarnigione.

N.495 – Al Sig. cap. Alberti in Orte = Riservata = Civita Castellana lì 28 marzo 1831 = al ricevere della presente riunirà Lei l’intera Colonna, e con Armi, e bagagli si porrà in Marcia per ricondursi presso questo Comando Superiore, onde ricevere nuovi ordini, lasciando la città in consegna ai bravi Cittadini nella totale loro sicurezza, e consegnando regolarmente le chiavi al Sig. Gonfaloniere, cessato essendo qualunque timore per questa parte = niuno meglio di Lei può farmi la scelta di dieci Ortani che di buona fede possano servire di scorta, e guidi, ben capaci dalle strade tanto dell’Umbria, che della Sabina, e con rispettivo cavallo seco condurvi, che oltre al Foraggio sarà caso data giornalmente abbondante Mercede = il Com.te delle Forze riunite = firmato Gio. Cav. Lazzarini Ten.te Coll.o =

N°10 – Altra portante l’ordine di retromarcia, e rioccupazione della Piazza

N 500 – Civita Castellana lì 28 marzo 1831 = al Sig. Cap. Alberti Com.te in Orte = Hò delle ragioni per contramandare il rientro di Lei colla Truppa sotto i suoi ordini in Civita Castellana, come Le avevo prescritto: che anzi userà al solito tutte le precauzioni di difesa di codesta Piazza = ciò non osta, che non si tenga impronto per eseguire al primo cenno il movimento già ordinatole = siccome Lei si trova a portata di conoscere i movimenti dei Nemici in specie per ciò che riguarda Amelia, amerò che me ne tenga periodicamente in ogni giorno informata, e straordinariamente all’occasione

   PAG.  60

= il Com.te Sup.re F.to Gio. Cav. Lazzarini Ten. Coll.o   

N° 11 –Elogio del cap. Alberti fatto dall’Autorità Ecclesiastica.

Fortunatus Maria Ercolani ...............D.N.S.G. dei, et ..........sedis gratia ........civitatis Hortanae Castellanae, et Gallesines = cun omnis ratio ....atque aequitas postulat, ut vivi optime .............................................................................................................................

 N.12  in Latino

N 13 –Lettera della Magistratura sull’istesso oggetto.

Comune di Orte n. 618 = Ill.mo Sig. ....... a tanti tratti si premura, e attaccamento verso questa città dimostrati nella per Noi felice dimora, nella medesima nelle più critiche e pericolose circostanze nelle quali era eravamo, ha voluto la S.V.Ill.ma onorarci con suo grazioso dispaccio del 1° Corrente

PAG.  61

Con cui ha creduto mostrarci la sua soddisfazione, e quella del Governo per aver noi, e questa povera Popolazione adempito in proporzione delle sue piccole forze ai suoi doveri di fedeli sudditi in ogni tempo provò, ad in ogni circostanza, e per massima sempre attaccati alla S. Sede, come lo dimostra il distintivo del Triregno, e chiavi colla bella epigrafe nella nostra Arma communitaria “Munus fidelitati S.Romae Ecclesia” concesso da Eugenio IV° in remunerazione della fedeltà mostrata dagli ortani verso della S. Sede Apostolica conro le armate di Niccola Piccinini, e di Fortebraccio, deve però moltissimo alla saviezza, e peritia, e prudenza di V.S. Ill.ma nella Direzione ed uso della Truppa, da cui la città riconosce la sua sicurezza, e quiete, che la liberata dopo Dio, a protezione d’é Santi protettori, si deve al di Lei patrio amore, che in mezzo ai più grandi pericoli per sovrana benignità qua spedito ha avuto la sorte di aver al comando delle Truppe Pontificie qui riunite un suo Concittadino, che qual angelo tutelare ha saputo difenderla con prevenirne ancora ogni aggressione Nemica, che molte volte assai da vicino ci è stata minacciata, aveva perciò una eterna Memoria e riconoscenza, e Noi in Roma di tutti gli amministrati gli ne porgiamo i più vivi ringraziamenti, riservandosi di far conoscere all’immortale Gregorio XVI° R.mo amatissimo Sovrano la sua memorabile condotta in questa città. Gradisca intanto che colla più distinta stima ci dichiariamo = di Vostra Ill.ma.

Orte 19 Aprile 1831 = Dev.mi ob.mi servitori =Niccola Conte Alberti Gonfaloniere =  Giuseppe Salvatelli Anziano = Priori al Nobil Uomo il  Sig. Conte mariano Alberto Capitano delle Truppe Pontificie.

N° 14 –altra del Governatore di Orte sullo stesso oggetto.

Ill.mo Sig.re Sig.re ..........= Nella universale esultanza, in cui siamo peri il trionfo della Santa causa della Religione e del Trono colla totale dispersione dei Ribelli provo un momento di dispiacere per la inopinata istantanea partenza di V.S. Ill.ma e Truppe senza neppure aver troppo tempo di decorare  il solenne innalzamento dello Stemma Pontificio, che domani avrà luogo in questa città, a seconda di quanto venne stabilito.Ad ogni modo, e per dovere, e per giustizia non cesso di esternare al V.S. Ill.ma gli universali ringraziamenti per tutto ciò che ha operato dal giorno di Sua venuta al Comando della Piazza, guarnigione, e Forze Pontificie riunite in questa città sino a questo momento con assicurazione che rimarrà indelebile in tutta questa Ortana Popolazione la Memoria gratissima della Militare  fermezza, e prudenza dei modi pronti efficaci, ed .............cò quali V.S. Ill.ma nella triste emergenza ha saputo stringere tutti gli animi a sempre maggior entusiasmo, rassicurando la validissima difesa della ripetuta Santa Causa, e serviva il Rev.mo amatissimo Sovrano, procacciandogli la illimitata fiducia di ogni ceto, e la singolare estimazione.Tali sono i giusti elogi applausi publici che si rendono a V.S. Ill.ma mentre parte da questa Città e alla Truppe Pontificie  che comanda, degna ancora Essa di ogni lode pel fedele contegno, e speciale disciplina che ha mai sempre osservato, e tali le testimonianze che vengo a farne, mentre ho il bene di protestarmi = Di V.S. Ill.ma= Orte 1° Aprile 1831 = Sig. Cap.no Comandante

PAG.  62

Della Piazza Guarnigione, e Forze riunite in Orte = Dev.mo obb.mo Serv.e = ....Rosai  ff.di Gofernatore

N° 15 –Estratto d’una Stampa intitolata ............della città di Orte pel .............della pace ni Stati Pontifici.

Finalmente in mezzo alla trepidazione volò alla difesa della sua Patria il Nobil Uomo Sig. Mariano dè Conti Alberti colla qualifica già di Capitano delle Truppe Pontificie, che caldo di Patrio zelo, e con un cuore ortodosso mostrossi bravo ufficiale, e suddito fedele, e vero sostenitore dè Pontefici diritti vedendo Egli, che bisognava combattere l’audacia  col valore, il fervore ed coraggio, la temerarietà colla prudenza, le armi colle armi, fu il primo che dissipò gli spaventi della gente dabbene, rendendo la sua sicurezza alla Patria, e la sua libertà a Roma.Fece Egli d’innanzi alla moltitudine valore sibbene la buona Causa, che rendette ugualmente cari e rispettabili e il sagro Nome, e l’potere inconcusso del successore di Pietro.Orte così protetta per singolar favore del Sommo Gerarca (5), e a lui cara (6) poteva dirsi il baluardo del Patrimonio, e l’antemurale di Roma.A Lei facevano eco le forze soggette, a Bomarzo, a Basasano, e Mugnano, che gareggiavano in far causa comune.

(5): il sullodato Sig. Cap.no Alberti venne mandato in Orte colla qualifica di Comandante la Piazza di Orte, e Forze riunite lungo il Tevere.

(6): il Sommo Pontefice avute notizie della fedeltà, e premure della città di Orte per difendersi contro i Ribelli,        se ne volle congratulare con Essa Lei, incaricando l’Ill.mo Rev.mo Monsig. Basilici Vescovo di Sutri, in allora in Roma a scrivere a suo nome una Lettera di Congratulazione diretta a questo Sig. Vic.  G.le Valeriani del tenore seguente= Rev.mo Sig.= Sarà nel presentarmi a S.S. all’affetto di avere le opportune istruzioni, relative alla circostanza in cui ci troviamo, mi fece conoscere il vivo gradimento che ha risentito l’animo suo per le prove non equivoche di fedeltà, e di attaccamento alla S. Sede, che hanno dato Codesti Buoni Cittadini di Orte in prendere le necessarie misure per respingere la tracotanza dei Ribelli Nemici della Religione, e del Trono.Esortò quindi la Suddetta Santità Sua a confermare queste buone disposizioni, ad esser forti e sempre piu prendere Coraggio. E con perfetta stima passo a confermarmi = di V.S. Rev.ma = al Rev.mo Sig. il Sig. Vicario Generale = Orte = Ronciglione 27 Febraio 1831 = Aff.mo Suo Vescovo= ......Vescovo di Sutri, e Nepi.=

N° 16 – Certificato onorifico del Pro-Delegato di Ascoli.

Delegazione Apostolica di Ascoli = Sez.ne e 1° =  N. 698 = Il Pro-Delegato Apostolico della Provincia di Ascoli = Certifica per la verità richiesto, che il Sig. Cap.no di Linea Pontificia Mariano Alberti nel breve spazio di tempo che ha dimorato in questa Città al Comando della Piazza, ha tenuto una Condotta pienamente lodevole sotto ogni rapporto, così che ha riscosso tutta la mia soddisfazione, e quella degli abitanti, tanto piu ancora che a saputo far mantenere un vigoroso buon’ordine alla Truppa da Lui dipendente = Ascoli dal Palazzo Apostolico della Delegazione lì 11 Maggio 1831 = il Pro-Delegato Angelico= firmato = .....Di Ambrogi= il Gonfaloniere di Fermo certifica che la presente copia concorda pienamente

PAG.  64

Vieppiù i suoi già cogniti sentimenti di sincero, e cordiale attaccamento per me. Io me le ne professo tanto maggiormente tenuto quanto ho maggiormente gradito il cortese officio, che ha voluto con me esercitare. Sia per certa che serberò sempre la più grata Memoria della Sua Persona, e che incontrerò con vero piacere tutte le occasioni di poterle far cosa grata.Porga per conseguenza queste mie espressioni alla prova dè fatti per essere convinta, che io non le vendo parole, e mi creda sempre con la più sincera, ed affettuosa stima= Di V.S. Ill.ma = Santelpidio 4 Ottobre 1831= Sig. Cap.no Alberti= Ancona= servitor vostro aff.mo = A. Card. Brancadoro = .......= Ill.mo Sig: Sig. Cap.Alberti

N° 21 –Lettera del Pro-Delegato di Fermo per l’organizzazione del Cordone Sanitario

N° 345 = Ecc.za Rev.ma = a seguito della pronta compiacenza con cui il Sig. Coll.o Lazzarini ha creduto di corrispondere alla mia officiosa premura, si trova già disposto e piazzato in diversi luoghi della Marina un Distaccamento di circa 90 uomini, che sussidiato dalle Guardie di Finanza formano il Cordone Sanitario nel littorale di questa provincia.Il comando sel sudetto Cordone Sanitario ho creduto affidarlo al Sig. Capitano Alberti Comandante questa Piazza, e Guarnigione, ed d’appresso alle continue notizie che mi provengono non posso che contestare la piena mia soddisfazione tanto per l’affetto dell’esatto e diligente servigio, che viene prestato, quanto per la regolare disciplina, con cui si distingue l’intero Corpo, dalché ne emerge il doppio vantaggio del buon servigio al Governo, e dal contentamento delle comuni ove dimorano.In mezzo a tutto questo per’altro ......di assicurare è maggiormente la continuazione del buon’ordine troverei dal canto mio molto bene indicato, se l’Ecc.za Rev.ma volesse degnarsi di incaricare questo Sig. Comandante Alberti della perlustrazione, e sorveglianza continua del medesimo Distaccamento, tanto piu che allo stesso Sig. Comandante rimane ancora affidata la vigilanza sopra il Cordone Sanitario, che si estende fino al Porto di Recanati, e che continua col Littorale, che costeggia questa Delegazione.

L’attività il zelo, ed impegno deciso con cui si distingue in tutti i Rapporti il Sullo dato Sig. Comandante mi fa supporre nella di Lui prudenziale, ed energica condotta tutta la fiducia, che sebbene le Forze competenti il predetto Distaccamento siano ben governate, e provvedute dal Sig. .....Palomba, pur tuttavia non posso a meno di pregare l’Ecc.za V. Ill.ma di permettere al Sig. Alberti il doppio incarico d’invigilare con istraordinaria, ed improvvise visite la stessa Forza, a ciò per essere io più sicuro, e tranquillo sulla scrupolosa esattezza, validità, e buon’ordine, ed andamento del Cordone Sanitario. Nella lusinga poi che Vostra Ecc.za sia per favorire queste mie premure, trovo giusto di supplicarla a voler disporre in equal tempo, che siano somministrati al surriferito Signore

 PAG.  65

Alberti li mezzi di prattica per eseguire le accennate perlustrazioni, onde non caricarlo nel doppio sercvigio, che andrebbe a prestare di una sensibile passività, invece d’uno adeguato compenso, che si dovrebbe alli meriti che lo distingue. Nel mentre quindi rimando in attesa delle graziose e Superiori Disposizioni dell’Ecc.nza V.ra Ill.ma su d’ogni argomento che tanto interessa le gelose cure, che debbo per la publica incolumità, e pel Governo; non mi resta che l’onore di protestarmi colla più distinta stima ed ossequiosa stima = Del’Ecc.za  Vostra Ill.ma  = Fermo 25 Agosto 1831 =Oblig.mo serv.re vero = f.to = Eufemio Conte Vinci Pro-Delegato

Indice