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RELAZIONE

Sulle quattro Linee di Strada Provinciale per la Comunicazione di due Mari

Proposta del Consiglio Provinciale di

VITERBO

Piacque al Consiglio Provinciale di Viterbo di proporre quattro Linee di Strada Provinciale per la Comunicazione di due Mari, e la Commissione permanente nel parteciparle inviò la Magistratura di quei Comuni per di un territorio passano, la medesima ad esibire le ragioni, che credessero militare in favore delle loro Linee accompagnandole con regolari scandagli i più precisi della spesa occorrente essendosi proposti di scegliere fra queste, quella più adatta a concigliare la comodità generale ad una ragionevole economia le di altre Linee sono

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Sono le seguenti.

1° - Viterbo, Bagnaia, Orte, Narni.

2° - Viterbo, Soriano, Orte, Narni.

3° - Viterbo, Soriano, Ponte di Vignanello, Ponte Felice.

4° - Viterbo, Canapina, Vignanello, Corchiano, o Madonna delle Grazie, Ponte Felice.

Le Magistrature si sono prestate all’invito, ed hanno trasmesso alla lodata Commissione Memorie, Indirizzi, e Perizie, per dimostrare la linea di strada rispettivamente da esse richiesta, godere degli indicati due requisiti:

eccole

Esposizione dei Progetti

1° Linea

Viterbo, Bagnaja, Orte, Narni.

In un foglio a nome dei Comuni di Bomarzo, Mugnano, Chia, Bassano, Attigliano, Giove, la Penna, Amelia, Porchiano, Lugnano, ed altre Terre, e città dell’Umbria, si rappresenta, che da tempo immemorabile ha esistito la strada Provinciale da Viterbo per Bagnaja, ed Orte che prendeva il suo nome da quest’ultima città, quindi mette ad Attigliano, Giove, la Penna, Amelia, Porchiano, e Lugnano, e che grave danno avverrebbe ai sudetti comuni quante volte venisse eseguito il proggetto di eseguire la strada per Soriano: si fa conoscere, che una piccola deviazione dall’attuale andamento tra Bagnaja, e l’Osteria delle Cappannacce, si otterrebbe risparmio nello stabilimento, e manutenzione della strada, si conclude, che con diritto acquistato da tanti secoli dalle Popolazioni utenti non può togliersi senza ingiustizia per esse mal inteso risparmio, e si fa

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Riflettere che per la strada di Orvieto si sono profuse grandi somme, senza un corrispondente vantaggio per la Provincia.Rappresenta il Priore di Bagnaja, che questa Linea di Strada è la più diretta allo scopo alla Comunicazione di due mari, perché è la più breve da Viterbo a Narni ciò che non si verifica nelle altre tre linee: dice che è stata già dichiarata provinciale sotto il Pontificato di Pio VII° e che anche sotto quello dico Pio VI° occupò le cure del Governo specialmente per la costruzione di un Ponte sul Tevere ad istanza del Duca Mattei Barone di Giove, e prova con documenti che la spesa di 17 mila occorrente se l’addossarono per 10 mila lo stesso Duca, ed il Comune di Giove, e per li altri 7 mila vennero ripartiti sopra i Comuni interrogati tra quali Bagnaja per …64,70. Dimostra eziamdio con documento, che il Governo approvò talvolta, e talvolta preferire il restauro di quella strada.Espone che il fondo di questa strada da Viterbo ad Orte essendo tutto vulcanico è economica la costruzione, che abbonda la strada di acque per il comodo dé Viandanti, che ha locali di riposo il Bagnaja, ai Tre Comuni, Osteria delle Cappannacce, Bassano ed Orte, che è sgombra affatto di macchie, e che è priva quasi del tutto di scoscesi, salite, ciò che non si verifica nelle altre tre linee.Conclude, che se la Giustizia prevale la Strada Ortana per Bagnaja sarà prescelta.Il Priore di Bomarzo con la appodiale Chia, e Mugnano in una sua memoria si

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propone diventare con la scorta dei principi stabiliti dal Consiglio Provinciale, e della Giustizia, se da Viterbo per andare a Narni, meglio convenga toccare Orte, e Ponte Felice.Risolve la questione a favore di Orte

1° per giustizia perché la strada per Orte è la più antica come la mostrano l’esistente Osteria delle Cappannacce, il grandioso ponte Chia, gl’avvanzi d’altra Osteria della Casa Lante, i ruderi del grande antico Ponte di Augusto nel Tevere, il nome di strada Orfana che porta, e finalmente l’esser stata dichiarata anni fa strada Provinciale della S. Congregazione del B. Governo, gabellata come tale, tassatane tutta la Provincia, e specialmente i Comuni utenti, ed aggiunge, che questa strada sarebbe stata sistemata radicalmente, se la strada Orvietana no fosse stata preferita.

2° Perché è più diretta alla scopo, che è Narni, da cui in tre, o quattro ore, si discende in Orte, che dista da Viterbo 18, o 19 Miglia, e questa immediata direzione risulta anche allo scopo, a colpo d’occhio sulla carta topografica, perché è in piana giacitura, ed ha riposi con acque in Bassano, Osteria delle Cappannacce, e Bagnaia, e perché anche nel’attual suo devastamento è frequentata molto d viandanti, e masserie che vengono di la dal Tevere.

Dice che queste prerogative non godono le linee della strada per Ponte Felice, mentre qualunque si vogliano la distanza da Viterbo a Narni è più di 40 Miglia con una

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Giacitura montuosa, poi che venia, pericolosa, senza acque, e riposi da Ponte Felice a Vignanello: aggiunge che la Stara Provinciale dovendo far contro a Viterbo si ottiene stabilmente l’intento epr la via Orfana giacchè le strade proposte per Soriano, a Canapina potrebbero deviarne un giorno per S. Martino, e diriggersi a Civita Vecchia, e Corneto, con cui hanno fatto il loro commercio Vignanello, Valleranno, e Canapina, e Soriano, ed allora mentre Viterbo sarebbe defraudata nell’utile, e nel decoro, resterebbero prive di commoda communicazione con Viterbo, Bassano, Chia, Mugnano, e Bomarzo che vendono le loro derrate, in essa acquistano il bisognevole al Vitto, e Vestito, ed il popoli dell’Umbria mancherebbero di una diretta e commoda communicazione delle due Fiere in questa città.Dimostratosi dal Priore di Bomarzo che la linea da tenersi per Orte, esamina, se possa preferirsi quella per Bagnaia, all’altra per Soriano, che è la seconda proposta, e rappresentando, che ha passare per Soriano è più lunga, montuosa, e pericolosa per le Macchie ed anche per le Nevi, e geli, che nell’Inverno vi sono permanenti, conclude, che la linea da tenere dee essere  la prima delle proposte, cioè Viterbo, Bagnaia, Orte, Narni.Passa a far confronto della spesa, che potrà occorrere per l’esenzione di tutti quattro i progetti, e ricordando che la strada Orfana, nella prima linea, è più corta, in piano, non pericolosa, ne deduce che sarà di maggior

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Comodità, e minore spesa. Si scusa di non presentare scandaglio della linea, che Egli sostiene, perché i Comuni non hanno i fondi a disposizione per pagare queste spese, e suggerisce, che in Delegazione dovrebbe esservi il piano sin dal 1804. La spesa maggiore la fa consistere nell’edificazione del Ponte sul Tevere, e propone sostituirsi per ora una ben intesa scafa. Conclude in fine, che qualunque sia la spesa, dee questa sostenersi dalla Provincia posto che resti dimostrato, che questa strada è la più antica dell’altre, e la più comoda, e dice, che non sarebbe mai ammissibile ricevere qualche temporanea somministrazione di facoltosa Comunità, per la fabricazione di una strada per favorire i di lei privati vantaggi a soverchieria, e danno di tante povere Comunità, come sono Bomarzo, Chia, Mugnano, e Bassano. Questa stessa memoria del Priore di Bomarzo, con pochissime variazioni trovasi unita ad un di cui foglio dei 22 Agosto 1832 diretto alla Commissione Provinciale.

2° LINEA

Viterbo, Soriano, Orte, Narni

Verbale di atto Consigliare della Comunità

= di Orte del 5 Agosto 1832 =

Risulta da essi che per eccitamento dato dal Priore di Soriano a questo Consiglio con ispeciale deputazione per unirsi ad esso nel progetto della linea di strada della Communicazione de Due Mari a passare per Soriano, coll’abbandonare l’antica linea di Bagnaia, abbraccia il Consiglio stesso questo partito conoscendo la fatica di poter meglio riuscire nell’intento per il risparmio della spesa si pone fuori di

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Dubbio, che a passare per Bagnaja, la strada sarebbe più breve, calcolando da Viterbo a Narni 30 Miglia, ma la spesa che una volta fu calcolata a scendere a L 15000 si reputa un ostacolo insormontabile; all’incontro, sebbene passando per Soriano si dica d’allungare tre Miglia tuttavia si fa ascendere la spesa a L 5100 per primo stabilimento, perché per un tratto si profitta della strada Nazionale Cassia, e per altra porzione della strada Comunale di Soriano già fatta: si conclude però di non cedere il diritto di Orte sulla linea per Bagnaja, già da molti annoverata fra le Provinciali, qualora la strada per Soriano non venga approvata.E siccome qualunque delle due linee, o per Bagnaja, cioè, o per Soriano, venga adottata, per assicurare il libero transito attraverso il Tevere si reputa necessaria la costruzione di una Scafa almeno fino alla costruzione d’un Ponte di legno, o di muro, si concordano i Consiglieri di costruirvela in luogo della barca attuale col far pagare un corrispondente Pedaggio.

= Altro verbale di atto Consigliare della Comunità di Orte del 20 7bre 1832=

Si rende conto al Consiglio di una Deputazione inviata da Esso alla Commissione amministrativa di Viterbo.Si espone la Deputazione essersi presentata ad un Membro della medesima col riassumere la primitiva idea della strada Ortana per le tante volte decisa direzione di Bagnaja, quindi dall’altra recentemente proposta epr Soriano, e dimostrarne la convenienza per tutti i titoli si riferisce che il Membro della Commissione convenne la strada per Bagnaja esser la più breve, la più

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Conveniente, così l’altra per Soriano, e che si oppose per la difficoltà di traversare il Tevere, non volendosi ammettere la Scafa: si narra che il deputato avendo insistito, che il Ponte potrebbe costruirsi cogli stessi mezzi cioè Provinciali con cui è stato costrutto il Ponte di Orvieto, e che non sarebbe difficile trovare un Intraprendente, che lo costruisca per rimborsarsene colla Tassa d’un pedaggio temporaneo, a questi patti il Membro si esternò, che sarebbe favorita l’istanza di Orte. In conseguenza di tutto ciò il Consiglio risolvè a voti pieni, per la sola costruzione del Ponte, sia coi mezzi Provinciali, sia col mezzo d’un intraprendente come fu proposto.

Foglio del Gonfaloniere di Orte alla Commissione in data 5 - 8bre -1832

Invia il Gonfaloniere il disegno del Ponte di Fermo fatto già per costruirsi sul Tevere presso Orte (il disegno non esiste in posizione) ed unisce un scandaglio della spesa di esso, ascendente a scudi L 6000.

= 3° Linea =

Viterbo, Soriano, Ponte di Vignanello, Ponte Felice

Foglio del Priore di Gallese in data lì 22 Agosto 1832, che sembra diretto alla Commissione Amministrativa =Fà conoscere che il Comune di Soriano spedirà lo scandaglio della spesa occorrente per questa terza linea che si fa ascendere a L 4752.64. Espone che la strada per essa sino alle falde di Soriano, è quasi tutta in piano, comoda per esistenza di acque, e di fabriche  da convertirsi in locande, e breve, come lo dimostra il deviamento dé carri dalla linea che passa per Vignanello, e Madonna di Corchiano inibito

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Dalla Delegazione ad istanza dé Possidenti di Gallese: aggiunge, che per questa linea i Pedoni, Cavalcature, e qualche piccolo legno dalla Mola rustica, invece di andare a Ponte Felice, potrebbe passare la barca di Gallese, e diriggersi ad Otricoli accorciando 7 miglia, che non vi sono Macchie, e passi scabrosi, e perciò sicura, ciò che pone in dubbio che possa ottenersi nella linea di Corchiano priva di acque, e ricoveri, traversante selve, e luoghi infestati da ladri, per cui il Governo in tempo della Fiera di Viterbo vi fa impostare i Carabinieri per sicurezza dé transitanti, e che in conseguenza di tali prerogative spera che questa linea sarà prescelta.

Foglio del Priore di Soriano alla Commissione Amministrativa dei 29 Agosto 1832

Dispone, che non solo per trasporto dei generi coloniali, ma per quello di legnami dalla montagna Cimino a Roma, si approvò dalla Delegazione che il Comune di Soriano riattivasse la strada attuale colla scorta d’una dell’Architetto Lucci, che incomincia da Soriano, e passando per Gallese tende a Santa Felice, ed al passo della Barca di Gallese, e siccome questa strada potrebbe servire come la proposta Provinciale per la Communicazione dé due Mari, perciò il sudd.to Priore, dice essersi posto di concerto colla Magistratura di Orte, Gallese, Bassanello, e Bassano per domandare la seconda, e terza delle linee proposte dalla Commissione nella Circolare: acclude la Perizia Lucci con Pianta, e dice risultare da essa economia, e brevità, tanto più se venga permesso alla stessa Comunità farsi a proprie spese i tratti lungo il suo Territorio: far riflettere

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che alcuni tronchi distinti nella perizia Lucci, apparenti in essa compiti, rimasero sospesi, pei quali fu redatta altra Perizia dall’Ingegnere Giusti, che è stata rimessa alla Delegazione per passarsi alla Commissione: dice, che per la diramazione di Orte penserà quella Magistratura di far conoscere ciò che crederà più utile, così per quella di Bagnaia da imboccarsi al Casotto di Canapina esistendo ivi la strada restaurata per Soriano, Gallese, e Ponte Felice, conclude che in vista di tali ragioni, e comodità spera che sarà scelta la seconda, o la terza delle linee della linea proposta.

Perizia Lucci con Pianta allegata al sudd.to foglio

Supponendosi dal Perito ridotte in stato rotabile da Soriano sino alla Montagna di Viterbo estenzione di miglia  3. ¾ e l’altro da Soriano al Poggio di S. Eutizio lungo miglia 3. 2/5 si prende a considerare il solo tratto sino al Ponte della Rustica di miglia 8 …. L’ammontare della spesa si fa ascendere a L 4752.64. In questo piano si stabilisce la larghezza della strada parte di 5. parte di 6. metri quella del piano carreggiabile 3. 50. l’altezza di questo ….30. che sembrano piucché sufficienti per una strada Provinciale: non si a per esso alcuna idea delle diverse inclinazioni della strada, perché non è corredato dai necessari profili di livellazione, per cui non può conoscersi, se i movimenti di terra prescritti sodisfano al bisogno di una sufficiente comodità, ne a ciò può in alcun modo supporsi colla pianta, che altro non accenna che i punti principali cui tocca, o si avvicina la linea proposta.

4° Linea

Viterbo, Canapina Valleranno, Vignanello,

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Madonna delle Grazie Ponte Felice.

Indirizzo (Pare alla Commissione) di Vignanello Canapina, Valleranno, e Corchiano.

Si rappresenta che dovendosi scegliere quelle delle linee proposte, che secondo la Circolare della Commissione provesi il publico vantaggio, sotto il duplice rapporto di maggior comodità, e minore spesa di adattamenti, e manutenzione, questa quarta linea è da preferirsi. Si dice che in quanto alla comodità è questa al di sopra delle altre linee, e sebbene la sola prima linea cioè quella per Orte lunga 31 miglia, sia più breve circa cinque miglia di questa lunga 36 è difficile la prima per ripidità da Narni ad Orte, incomoda da Orte a Viterbo sia per Bagnaja, o per Soriano senza luoghi di riposo da Narni ad Orte, e da Orte a Bagnaja, mentre la quarta linea per Ponte Felice percorre la strada Nazionale Flaminia da Narni a Ponte Felice, e dopo nove in 10 miglia giunge in Vignanello passando vicino a Corchiano, quindi tocca Valleranno, traversa Canapina tutti luoghi di buon aria abbondanti di tutti li comodi, e dopo altre 4 miglia circa giunge alla stara Nazionale Cassia di Viterbo.Si espone coll’appoggio della Perizia dell’Ingegnere Cavi, che si allega che questa quarta linea è tutta in piano od in legerissima salita, e senza Macchie o altri incomodi, che la rendino pericolosa. E riguardo al confronto della distanza si fa rilevare, che il vantaggio della indicata brevità, e a forma della prima linea, cioè passando per Bagnaja confrontata colla quarta linea, giacchè se il confronto fosse colla seconda linea, ossia passando per Soriano, svanirebbe ogni differenza,

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Aggiungendo, che la seconda linea è molto più disastrosa, ed incomoda per forti salite, folte Macchie, venti e nevi. Riguardo poi alla spesa si rappresenta, che la quarta linea è più economica della prima, e della seconda facendosi ascendere la spesa di quella coll’appoggio della Perizia Cavi a scudi 16,635 e della prima, e seconda linea a scudi 50,800 a causa della Costruzione del Ponte sul Tevere, e si dichiara, che anche la manutenzione sarà più economica per la quarta linea da cui fanno parte due tratti di strada Nazionale, che sono a carico de4llo Stato, mentre il mantenimento della prima linea sarebbe tutto a carico della Provincia, e si fa rilevare, che il Ponte sul Tevere, e quello sul torrente la Femmina Morta sarebbero di costosissima manutenzione e che se anche per mera ipotesi volesse emettersi un maggior dispendio di manutenzione nella quarta, che nella prima, e seconda linea, la differenza della spesa della prima costruzione in. 34000 che avrebbero un risparmio almeno di scudi 1700 più che sufficiente a bilanciare qualunque differenza di manutenzione.Si asserì esser falso che la così detta via Ortana sia stata sempre Provinciale e si sostiene, che mai, e poi mai la Provincia intera abbia contribuito a mantenerla.Si niega quel che si dice dai fautori della 1° linea in prova dell’utilità di essa, che attualmente benchè poco praticabile, vien frequentata dai Commercianti per discendere dalla strada Nazionale Flaminia alla Cassia Nazionale, e che viene comoda agli abitanti dell’Umbria, mentre invece si asserisce il contrario a favore della 4° linea, essendosi usata talvolta

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Anche dalle Truppe per giungere a Ponte Felice, ed in riguardo all’utile de Paesi il principale scopo della strada, di cui si tratta, e la comunicazione de due Mari e quando voglia contarsi l’utile delle altre Provincie non deve limitarsi a quello dell’Umbria, ma estendersi alla Comarca (?), Sabina, Campagna e Regno di Napoli mi si communicherebbe per Ponte Felice.Si fa opposizione allo stabilimento d’una scafa sul Tevere in luogo del Ponte perchè in d’inverno resterebbe interrotto il passaggio per le piene del Fiume, ed in estate non vi si potrebbero trasportare i carri per la scarsezza delle acque, quindi risultando la necessità della costruzione del Ponte la Provincia senz’averlo voluto si troverebbe obbligata a costruirlo con forte spesa. Nella lusinga gli Esponenti che indicate riflessioni bastino a far decidere la rejezione delle due prime linee passano a confrontare la terza con la quarta di esse, e dicono che poco occorre per dimostrare, che la 3° linea non può regere al paragone con la 4°, ed espongono che la strada da Viterbo a Soriano, Gallese, e Ponte Felice porterà ad una spesa superiore, o uguale almeno a quella occorrente per ola 4° linea che questa è più breve della 3°, mentre distando Viterbo da Ponte Felice per Canepina, Vallerano Vignanello, Madonna delle Grazie, e Ponte Felice miglia 23 da gli stessi estremi per Soriano, e Gallese distano miglia 31, e ciò che è massimo, la linea di Soriano è scabrosa, e difficile per fortissime salite dalla Valle a Soriano, ed altrettanto da Soriano a Viterbo.

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Anche per le folte macchie, e nevi, e si riportano a quel che ne dicono i Difensori della 1° linea. Si fa in ultimo osservare, che mentre la 3° linea non riescirebbe utile che a Soriano, e Gallese, che hanno pochissima relazione con Viterbo la 4° linea darebbe una notabilissima risorsa a Canepina, Vallerano, Vignanello, e Corchiano per lo smercio de loro generi ai viandanti, e per la maggior facilità del commercio colla capitale della Provincia, ed anche dell’Umbria, e Sabina, e concludono gli Esponenti, che in vista di quanto sopra la 4° linea dee essere a tutte le altre preferita.

RELAZIONE CAVI

Sulla  linea di communicazione fra Viterbo Ponte Felice, passando per Canepina Vallerano, e Madonna delle Grazie

Dichiara l’Ingegnere, che per la ristrettezza del tempo prefisso quanto ci riferisce in proposito debba ritenersi per approssimazione, riguardo alla spesa d’impianto però, e di manutenzione indicata nella sua relazione assicura che sarà superiore al bisogno. Descrive i lavori occorrenti dalla deviazione della strada Nazionale Cassia il così detto passo di Canepina sino a Ponte Felice, da conto che da Viterbo a Ponte Felice per questa linea c’hà la distanza di Miglia  23 la spesa del 1° stabilimento la fa ascendere a scudi 16,635 (?).Quella dell’annua manutenzione  a scudi 845 (?) . Questa relazione non essendo accompagnata dal profilo di livellazione che indichi le diverse pendenze della linea, non somministra i dati  sufficienti per conoscere se sono state previsti, e calcolati tutti i movimenti di terra, e muramenti necessari per ottenere una discreta comodità specialmente

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Nel tratto della Croce di Rivoli sino a Canepina nella traversa di Canepina stessa, che Egli assicura in forte discesa, ed in alcuni punti veramente eccessiva, tanto più, che in questa elevazione non indica l’Ingegnere a qual lunghezza intende di stabilire il Piano Stradale, al quale il piano carregiabile, ossia il massicciato, ed imbrecciato.

OSSERVAZIONI

Sebbene i documenti se s’indicano in appresso provenienti dal Comune di Fabbrica non  riguardano alcune delle quattro linee di strada superiormente proposte dal Consiglio Provinciale, ma bensì una quinta linea, pure si crede utile render conto anch’essi

Foglio della Magistratura di Fabrica diretto al Consiglio Provinciale in data lì 29 novembre 1832 (questo Foglio esiste in doppio originale).

Espongono che per la communicazione dee due Mari è sfugita al Consiglio Provinciale una quinta linea di strada, cioè da Ponte Felice a  Ronciglione, quindi per la nuova Cassia comunale a Vetralla, questi essi propongono più breve, più comoda meno dispendiosa, e ritenendo Vetralla come centro di tutte le linee per andare a Civitavecchia danno 40 miglia alla prima linea da Narni a Vetralla, e reputano la costruzione di questa dispendiosissima per l’estensione del Ponte sul Tevere, dicono che la 2° linea è lunga 43 miglia sino a Narni ha l’inconveniente dell’istesso Ponte, ed inoltre macchie, e forti salite che la 3° linea è lunga 37 miglia sino a Ponte Felice, non porta il

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dispendio dell’indicato ponte, ma è lunga, disatrosa per macchie, mancante di riposi, e di acque, e che la 4° è pure lunga sino a Ponte Felice 33 miglia con incomodo di salite.All’incontro questa che Essi propongono da Vetralla a Ronciglione, mola di Fabrica, vicinissima a questa Comune, e proseguendo innanzi la Madonna del Barco ha la lunghezza di sole miglia 25, di cui 10 nella già stabilita strada da Ronciglione e Vetralla, ed altre 15 tutta in piano in una carrareccia esistente, e perciò da ridursi con pochissima spesa, e paragonando anche tutte le indicate linee di Narni a Vetralla, asseriscono, che questa 5° è la più breve, e promettono che per maggioir chiarezza del loro esposto rimetteranno lo scndaglio della spesa.

Foglio della stessa Magistratura di Fabrica dei 29 Gennaio 1833

Accludono la perizia della strada superiormente proposta, e ripetono i vantaggi di questa linea

PERIZIA

In appoggio al progetto di una quinta Linea che mette ai due Mari.

La medesima è dell’architetto DONEGATI, e riunisce anche la pianta. Si descrivono in Essa i lavori occorrenti da Ronciglione a Ponte Felice. Si asserisce che la strada è tutta in piano a riserva di due brevi salite presso Ronciglione, ed al piano di Luciano da potersi ridurre commode, che non s’incontrano macchie considerabili, che da Ronciglione a Ponte Felice la differenza di miglia sedici ed un quarto la spesa del 1° stabilimento si fa

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ascendere a scudi 6.493,28 quella dell’annua manutenzione a scuti 373,93.

Il piano stradale si stabilisce dalla larghezza di pal. 30 (?), il piano carregiabile di pal. 12 l’altezza di questo di oncie quattro

RILIEVI

Sulle indicate esposizioni relativamente

A cadauna linea

1° linea

Viterbo, Bagnaia,Orte Narni = gran numero di Comuni domanda questa linea, questa linea che è tinteggiata da rosso nella pianta topografica, che si unisce a questa relazione. Anche la città di Orte sebbene per la facilità della spesa si unisce al Priore di Soriano per domandare la 2° linea, non intende rinunziare alla 1°.questa linea è la più antica la preesistente, lo dimostrano più d’ogni altro gli avvanzi del Ponte Augusto sul Tevere, l’esistente ponte di Chia, l’Osteria delle Cappannacce, e gli avvanzi d’altra Osteria. Il Governo lo ha avuto sempre in vista, dando opera specialmente per la costruzione del Ponte sul Tevere. Fu dichiarata strada Provinciale fin dallo stabilimento dell’Amministrazione de Pubblici Lavori nel 1818, in cui si classificarono le strade, e come tale la manutenzione di essa passata sempre a carico di questa Provincia, di più cinque , o sei anni fa si prescrisse dal R. Governo, che dopo il compimento della strada Orvietana si desse mano immmediatamente a questa di Orte, vietando l’intrapresa di qualunque altro nuovo lavoro,  questa è la più breve da Narni a Viterbo distandone attualmente circa 30 miglia oltre alla communicazione

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De due mari, soddisfa al commercio della provincia dell’Umbria, è con gran parte della Teverina, che è il fertile territorio della Delegazione di Vitebo, dicesi difficile per ripidità da Narni ad Orte, e senza riposoi in detto tratto: non ha macchie, o altri pericoli, è la più dispendiosa reputandosi la spesa di 15mila oltre la costruzione del Ponte sul Tevere, cui si propone almeno temporaneamente supplire con una scafa, la quale, si dice che non soddisfi al bisogno

                                                                            = 2 a Linea =

Viterbo, Soriano, Orte Narni

Paragonata questa, che nell’allegata Pianta è tinteggiata di torchino verde, e Rosso, colla prima linea è più lunga di varie miglia paragonata colla Terza, e colla quarta, che presso a poco sono uguali negl’inconvenienti è uguale alla prima linea, e di più traversa folte macchie specialmente per quasi quattro miglia da Soriano al bivio con Canapina, e quest’istessa estenzione procede nella massima parte in forte salita, inoltre da percorrersi il tratto da Verbo fino al cosiddetto passo di Canepinasulla strada Nazionale Cassia lungo quattro miglia tutte in salita, che costituiscono la maggiore difficoltà della salita della montagna, e di più disastrosa per venti, e per nevi, non ha l’istessi vantaggi della prima linea di qua da Orte, perché a soddisfare a soddisfare Soriano sarebbe usclusa Bagnaja, Bomarzo, Chia Mugnano, che domandano la prima linea, sembra a primo aspetto la più economica

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nella spesa, poiché lo stabilimento di essa si fa ascendere a s 5100. Servendosi del tratto della strada Nazionale Cassia, e di quello Comunale esistente da Soriano al bivio con Canapina, pare che di essa stra Nazionale sudetta sino al principio della strada di Soriano lungo circa due miglia, inoltre come la prima linea ha bisogno del Ponte sul Tevere

                                                         ==3° Linea ==

                                                Viterbo, Soriano, Ponte di Vignanello

                                                                     = Pontefelice=

Considerata anche estenzione della strada Flaminia da percorrersi per giungere a Narni onde avere gli estremi comuni coll’altre linee, qual distanza sebbene dicasi di miglia 13 è però di più di 15 perché opportunamente sono indicate le miglia lungo la Nazionale Flaminia, e compresevi due miglia circa la mosa (?) rustica a Ponte Felice, di cui non si da conto nella perizia Lucchi: questa terza linea tratteggiata di turchino verde giallo ha per lo meno l’estenzione di miglia 39, è perciò più lunga di tutte.  Siccome da Viterbo fin dopo s. Eutizio poco distante dal Ponte di Vignanello è comune con la seconda linea, perciò ha l’istessi inconvenienti dè Boschi, e Salite, Nevi, e e venti che s’indicano in quella; di più dopo la strada Croce di Vignanello si sa esservi un tratto di tre, quattro miglia traversanti fondi macchiosi che se non sono foltissimi non presentano tutta la sicurezza : inoltre siccome dopo Pontefelice si dee per la Nazionale strada Flaminia continuare

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AD Otricoli s’incontra in essa la salita di Castellaccio lunga, e ardita, per la quale unicamente nella breve distanza di sette miglia da Borghetto ad Otricoli si da luogo all’aiuto del terzo cavallo del Srvizio Postale. Finalmente nell’uscire da Narni v’ha una discesa ripidissima ,ed angusta, che in senso contrario è un’arditissima salita, in cui non può farsi in qualche luogo il cambio di due legni, quali inconvenienti, che hanno occupato ed occupano le cure del Governo , onde togliersi, sebbene estinto nella strada postale, non cessano per questo di essere tali, ne la discesa di Narni s’incontrerebbe nella prima, e seconda linea, perché il loro sbocco nella Nazionale seguirebbe a piè di essa sotto l’antico Ponte di Augusto. Per riguardo alla Communicazione Interna della provincia fa comodo questa terza linea a Soriano e Gallese per comunicare col Tevere presso PonteFelice, ma restano escluse direttamente, Bagnaja, Bassano ed Orte, e secondariamente Bomarzo, Chia e Mugnano, che chiedono la prima linea, e mentre la prima, e seconda linea aprono anche la Comunicazione alla Provincia dell’Umbria, per la terza si comunica alla Sabina, Campagna Romana , ed anche col Regno di Napoli per mezzo di Ponte Felice, la spesa del primo stabilimento di questa strada secondo la perizia ascendeva a S. 4752  così (anche) ma non è in essa compreso il tratto della deviazione della strada Nazionale sino al bivio con  Canapina, il secondo di Soriano sino a S. Eutizio, il terzo dalla mola rustica a PonteFelice,  che

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costruendo complessivamente la lunghezza di circa 8 miglia nel più difficile andamento, aumenteranno di molto la spesa  

                                                      = 4 a  Linea =

Vitebo, Canepina, Valleranno, Vignanello  

         =Madonna delle Grazie, Ponte Felice =

Anche questa che nella sud.ta Topografia e colorata tutta di turchino considerata fino a Narni è lunga miglia 38 c/a in conseguenza per sette, o otto più  lunga della prima, e cinque almeno più della Seconda. E quasi uguale alla Terza. Viene anche essa richiesta dai Comuni di Vlallerano,Canepina, Vignanello e Corchiano. In quanto alla comodità, siccome dee percorrere le prime quattro miglia tutta Nazionale Cassia, come la seconda, e la terza si disse già che costituiscono questa la maggior salita della montagna di Viterbo. La salita di del Castagnauio di la da PonteFelice e l’inconveniente di Narni indicato nella terza linea, sono communi anche a questa, inoltre l’Ingegnere Cavi (?) descrive come un falso piano il primo Tronco della diramazione dalla Nazionale Cassia, sino alla Croce Rivoli luogo, giusta la di lui misura circa tre miglia, ma se Egli l’avrebbe saggiato col livello non avrebbe certamente dato per tale. Lo stesso Ingegnare dice; che dalla Croce di Rivoli sino a tutta la Traversa di Canepina si discende fortemente, ed in alcuni punti in modo eccessivo. Si fida Egli diminuir quanto basta queste medesime inclinazioni deviando dalla strada attuale per svilupparle in una maggior lunghezza. Potrà non però riuscirli nel tratto traversante Canepina in cui affrontando anche una spesa

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maggiore di quella che ei calcolò nel suo piano, vi resteranno brevi si, ma arditissime pendenze in andamento tortuosissimo mancante del ricambio di due legni, ha un tratto macchinoso, e piuttosto folto nella discesa dopo il bivio con Soriano, e dopo la madonna di Corchiano per l’estensione di tre, o quattro miglia , si traversadi nuovo la macchia e, quivi forte è quel tratto, che se è vero quel che dicono i Postulanti la terza linea si fa garantire da Forza in tempo della Fiera di Viterbo e, e senza riposi da Ponte felice a Corchiano, e da Canepinaa Viterbo traversa i Comuni di Vignanello e di Canapina, tocca quello di Valleranno ma son troppo vicini fra loro questi Paesi distando il primo dall’ultimo non di tre miglia, in quanto alla Communicazioneinterna della Provincia fa fa comodo Canapina, Vignanello, e Corchiano, quindi come la Terza linea comunica colla Sabina, Campagna Romana e Regno di Napoli per mezzo di PonteFelice. La spesa del primo stabilimento di esso, secondo la Perizia Cavi ascende a scudi S. 16635, perciò piu corta della Secoda, e Terza linea, e meno della prima considerata la spesa del Ponte sul Tevere.

                                                           = Osservazione =

Nella linea da Vetralla, a Ponte Felice per Ronciglione, Fabbrica segnata di Nero nell’ultima Piantanon si crede di fare rilievo alcuno, perché non è compresa fra quelle poste dal Consiglio Provinciale ed indicate nella Circolare della Commissione, dalle massime, e principii non è permesso discostarsi in questa Relazione.

                                                               = Conclusione =

Risulta da quanto superiormente è stato

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Esposto, e rilevato, che la !° linea, cioè Viterbo, Bagnaja , Orte Narni essendo la più breve di tutte, e la più adaggiata nell’andamento, quella scevra di Macchie, e di ogni altro pericolo, richiesta da maggior numero di Comuni, commonicante i mezzo alla Teverina, che è il più fertile territorio di questa Provincia, che nel modo il più Centrale penetra in quella dell’Umbria, soddisfa più di ogni alltra alla comodità Generale allo scopo prefisso della Comunicazione di due mari, a volersi anche far carico di quel che si dicesulle rapidità del tratto da Orte a Narni, sebbene chi scrive la presente relazione si professa non conoscere bene il terreno dell’indivcata estensione, pure riflettendo alla breve distanza d’aria da Orte a Narni, che secondo l’annessa pianta non supera le miglia otto, sembra fuori di dubbio che sviluppando la stessa rapidità in una base molto maggioreda estendersi sino a 12,o13 miglia, l’andamento riuscirebbe anche più comodo più che nei tratti attuali esistenti nella nazionale Cassia, e Flaminia compresi nell’altre tre linee.In quanto alla spesa occorrente pel primitivo stabilimento, e per la successiva manutenzione della 1° Linea in confronto alle altre, in confronto alle altre, fa d’uopo sottrarre dalla prima il tratto del Fiume Tevere sino a Narni, poiché essendo compreso nella Delegazione di Spoleto, a  questa apparterrebbe di sistemarlo. Non restando allora da considerarsi, che il residual tratto da Viterbo; anzi da Bagnaja al Tevere, minore di 18 miglia, e sarà questo, come si vede il più breve di qualunque delle

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tre linee da sistemarsi, ma ritenendo per comodità di calcolo tutte di eguale estensione, e convenendo in esse prossimamente l’istesse circostanze per l’analisi al prezzo dé lavori, si potra senza pericolo di errore pregiudizievole alle altre linee concludere, che tanto occorrerebbe di spesa per lo stabilimento, e manutenzione della prima linea, quanto prossimamente per ognuna delle altre, e sebbene apparisca, all’adattamento della seconda, e terza linea, si spenderebbe meno della prima, e della quarta col profittare di qualche tratto di strada comunale adattata, si fa riflettere che occorrendo senza dubbio eseguire molti lavoriin questi tratti per fornirli della solidità, e comodità necessaria ad una strada provinciale svanirebbe certo ogni risparmio. Vistosi ora che la stessa spesa occorrente al primo stabilimento, ed alla manutenzione della prima linea vi vorrebbe per le altre linee, fa d’uopo tener proposito di quella da farsi per l’edificazione del Ponte sul Tevere, per cui a ragione si disse già, che la prima linea è più dispendiosa dell’altre. Il nuovo Ponte dovendosi costruire sul Tevere ch’è il confino di due Delegazioni, in comune deve esserne la spesa, in conseguenza la metà di essa soltanto sarà a carico della Delegazione di Viterbo restando l’altra metà a carico di quella di Spoleto .Il Ponte di cinque grandi arcate costrutto sul Fiume Paja vicino a Orvieto, in cui si è incontrata una dispendiosa fondazione, e che fiancheggiato da due grandi argini in cui passa la strada

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che è guarnita per la sicurezza da centottanta colonnine a scanza ruote del peperino di Viterbo ha importato una spesa di qualche Centinajo superiore di 27 mila scudi, maggiore ampiezza di questo non potrebbe occorrere nel Tevere sotto Orte, e la spesa non potrebbe riuscir maggiore di S  25.000, tanto che si volesse il ponte a questo consimile, questa Delegazione dovrebbe prestarsi per S. 12.500, se però per economia volessero ora costruire le pile, e le spalle del muramento atto a sostenere la spinta dell’arcate, quando facesse comodo d’indossarle, si potrebbe intanto costruire le impalcature di legname, e  la spesa totale a mio credere non sarebbe maggiore di S. 16.000 quindici scudi per 800 soltanto a carico della Provincia, e sostenere senza incomodo la spesa, non sarebbe difficile ne disconteniente il trovare qualche intraprendente, che anticipasse per rimborsarsene in un col frutto dè denari impiegati coll’esigenza di una tassa temporanea di pedaggio da imporsi ai transitanti, e mentre è credibile, che non permetterebbe il Governo una Tassa perpetua di tal natura da che la R.me (?) di Pio VI tutte le tolse nello stato Ponteficio, non dissentirebbe dalla temporanea avendola, se non erro, permessa per il passaggio del Ponte Molle per gli ultimi lavori di recolarizzamento (?), che mi pare vi furono fatti nel 1803, che poi è cessata; e nella strada di Tivoli al passaggio di un Ponte sopra l’Aniene; in questo caso niuna delle due Povincie ne sentirebbe il minimo

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aggravio. Si fa osservare che, otto o dodici anni fa fu presentato al Governo da certi fratelli Colonna un progetto per l’edificazione di questo Ponte sul Tevere coll’impalcatura di legname della spesa fra i quindici , e sedici mila scudi, da rimborsarsene appunto con una tassa temporanea di pedaggio, ed il Governo stesso si propose averla in considerazione, allorché si intraprenderebbe la costruzione della strada Orfana; che se un tal intraprendente non si trovasse, potrebbero le due Provincie anticipare la spesa, rinborzassene colla stessa tassa o fare in qualunque altro modo coi fondi provinciali, mentre in fine la somma di otto, o nove mila scudi non sembra tale da sgomentarne per escludere il ruolo delle Provinciali una strada che gode sulle altre linee proposte il vantaggio sulla comodità sotto tutti i rapporti, preso il termine dal più lato senso. Ne è da credersi, come si è detto da quei, che chiedono la quarta linea che il mantenimento del Ponte sul Tevere sia di una spesa assai forte, giacchè sia ben costrutto, quasi niente si spende a mantenerlo, neppure un soldo si è speso sin ora sul nuovo Ponte del Paja presso Orvieto compito sin dal 1827, e nel Pontefelice sul Tevere costrutto sin da Sisto V: si spendono soltanto annualmente pochi Bajocchi per lo sbarbirar delle piccole piante che rinascono nelle sue mura. Resulta dunque, che la spesa occorrente per lo stabilimento, e manutenzione della

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prima linea, o sarà uguale a quella occorrente per l’altre linee, o la supererà in modo da reputarsi ragionevole.Si conclude pertanto, che essendo più adatta la prima linea allo scopo prefisso nel concilare la comodità generale ad  una ragionevole economia, pare che non siavi luogo ad escluderla dal resto delle strade Provinciali, e che in conseguenza la Med.ma, cioè la strada Orfana da Viterbo Bagnaja Bassano ed Orte debba essere confermata come tale. Qualora poi piacesse al Consiglio Provinciale di non rigettare del tutto la quarta linea per la ragione, che sebbene inferiore alla prima per la Comunicazione de due mari, pure riunisse non pochi vantaggi tanto per la comunicazione fra due strade Nazionali, quanto per quella delle Provincie, della Sabina, e della Campagna, e eziandio del Regno di Napoli, traversando un territorio di questa Provincia non ultimo nella fertilità, e se venisse reputato, che gl’inconvenieti di essa a suo luogo indicati non le facessero demeritare un luogo fra le strade Provinciali, potrebbe annocerarcisi anche essa contentando le Popolazioni che la richiedono per essere si stimate dopo l’Ortana. Niuno avrebbe luogo a lagnarsi che quasi ognio cantone della Provincia avesse la sua strada, o Nazionale, o Provinciale. Le Popolazioni che chiedono questa quarta linea sono quelle che dovrebbero principalmente sostenere la spesa, e se fin d’ora hanno esse contribuio, e debbono

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continuare per lo stabilimento dell’altra strada, senza risentire un vantaggio diretto, possono almeno contentarsi nella certezza che un giorno siavi che contribuisse pr quelli che essi domandano col dichiarar Provinciale anche questa quarta linea potrebbero chimarsi soddisfatte Soriano, e Gallese, che insistevano per le altre pur che siano discrete a riflettere, non essere possibile che ogni Comune abbia la strada Provinciale sino alle proprie mura, mentre Soriano trovasi già in communicazione colla quarta, e può quando voglia, avendone i mezzi porsi per brevissimo spazio in comunicazione con la prima, e Gallese con un braccio di strada minore di tre miglia può introdursi nella quarta linea, dichiarare Provinciale anche questa non isgomenti la spesa; si vede già che l’Ortanae questa; possano importare circa (30) 40 mila scudi. Tutto matura il tempo in 13 anni scaduti col 1832 la Delegazione di Viterbo ha pagato per la strada Orvietana, e suo Ponte più di sessanta mila scudi, il lavoro è al suo compimento, la Provincia,incomincia a risentirne i vantaggi, e molto meno ciò che avrebbe da spendersi per contentare anche quest’altre Popolazioni, che hannop contribuito per quella strada.

 Viterbo 12 Aprile 1833

L’Ingegnere della Delegazione E.(?) Federici 

                = Viterbo 12 .8 bre. 1833 =         

 Nella mia relazione dei 12 aprile del corrente anno riguardante le quattro

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Linee di strada Provinciale per la comunicazione di due mari dopo aver esposto il progetto di una quinta linea fatto dalla Magistratura di Fabbrica con espressa osservazione feci conoscere astenermi dal far rilievi, e conclusioni sù di essa per non esser compresa compresa fra le linee proposte dal Consiglio Provinciale, ed indicate nella circolare della Commissione, dalle cui Massime e principii non mi credea allora permesso discostarmi. Volendosi però dalla lodata Commissione, che anche in quella linea metta il mio Parer, come da rispettabile foglio della medesima n° 224 dei 14.? Agosto, collo stesso metodo tenuto per le altre linee, faro sulle quinta i seguenti rilievi.   

                                                                   =  Rilievi =

                                                        Sulla 5° Linea

                                                       Vetralla, Ronciglione, Fabbrica ,

                                                                 = Ponte Felice =

Questa linea è tinteggiata di cinerino nell’annessa pianta. La domandano la Comunità di Ronciglione, Fabbrica, e Carbognano. La med.ma da Ponte-Felice tocca il carreggiato di Fabbrica, e traversando Ronciglione per dirigersi a Vetralla, e quindi a CivitaVecchia, lascia fuori Viterbo, ha comune colla 3° e 4° linea il tratto da Ponte-Felice a Narni, di cui si è parlato a suo luogo. Comunicando gli estremi di quella con le altre linee, cioè da Vetralla a Narni, è ritenuta la distanza di miglia undici, come realmente sono

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da Vetralla, e Ronciglione, e quindici dall’imbocco di questa presso a Ponte-Felice stando alla misura di (?) 11089 dall’esibita Perizia, e miglia 9 da Vitebo a Vetralla, questa quinta linea è più lunga della prima, e della seconda, , più breve della terza e quarta. La spesa della costruzione di questa linea si fa ascendere dal Perito a Scudi 6493 ma esaminato il dettaglio dè lavori, che si prescrivono vi ha luogo a dubitare della di Lui esattezza, mentre si è osservato fra le altre cose stabilirsi per massima nel primo tronco adottati in tutti gli altri, che l’immbrecciatura pal. 21 abbia la sola altezza di once 4 sopra un fondo formato dallo stesso dello slargamento, e dè  fossi, quale altezza dupplicata basterebbe appena al bisogno senza il fondamento del massicciato, che si mette, questa scarsezza si vede anche nei prezzi dè muramenti

                                                                        = Conclusione =

                                 = Risultando quanto, da quanto sopra rilevato si è rilevato=

1° che questa linea sebbene soddisfi allo scopo generale della Comunicazione di due mari, traversa la Provincia di Viterbo nel modo più eccentrico, ossia in un angolo di essa a differenza delle quattro altre linee, qual circostanza si oppone alla comodità della Provincia stessa, mentre per l’utilità dè pochi territori che traverserebbe, può soddisfare la Nazionale Flaminia, e Cassia che trovansi da essi poca distanza

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2° Che restando per essa esclusa la Comunicazione colla Città di Viterbo, che è un punto interessantissimo pè suoi rapporti Commerciali di ogni specie, cui fan capo capo tutte le altre linee iene a recarsi considerevole nocumento alla Comodità Generale senza altro compenso ragionevole.Sono del subordinato Parere che questa quinta linea sia da posporsi a tutte le altre.

L’Ingegnere della Delegazione  = V. Federici

Il ff  di Gonfaloniere di Orte in seguito ai rilievi dell’espertissimo Ingegnere sig. Vincenzo Federici per provare maggiormente la utilità della strada Provinciale da Viterbo, Bagnaja, ad Orte fa rilevare che i Consigli Provinciali di Perugia, e Spoleto, hanno già decretato che la loro strada Provinciale destinata a proseguimento di quella della Provincia di Viterbo debba aver principio da Foligno, quindi a Bevagna, Massa, Castel Todino, Amelia, ed Orte, avendo escluso affatto la Comunicazione con Narni quindi ne viene, che la linea portante la strada da Viterbo sul Ponte d’Orte.1° Presenta un abbreviamento di strada in concorrenza delle linee conducenti a Ponte-Felice per la distanza di 25 miglia 2° Che dovendosi fare la strada da Orte ad Amelia, lo stradale si presenta quasi in piano perfetto, non incontrandosi su questo quelle irregolarità di suolo che si presentano nella strada da Orte a Narni. Restando però sempre fermi

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Li ostacoli per le linee, che conducano a Ponte-Felice rilevati dal Sopracitato Sig. Ingegnere

 3° Finalmente, ed è cosa di gran rilievo, che stabilito il Ponte in Orte sul Fiume Tevere, quindi la strada da Orte ad Amelia, e Castel Todino, si avrebbe l’interessantissima Comunicazione per la Valletta del Tevere dai confini Toscani, a tutto il Porto di Fiumicino. Abbastanza si conosce che dalla Toscana, ossia dal Borgo di S. Sepolcro a Città di Castello, indi a Prugia,la Comunicazione è provveduta, ed in modo magnifico, come pureda Perugina a Todi, e Castel Todino. Fatta la strada Provinciale da Castel Todino ad Amelia, e Ponte di Orte, si metterebbe piede nella bellissima strada Comunale già fatta nella maggior parte che da Orte conduce a Borghetto dove s’incontra la Corriera per la Dominante.

Per sol amor Patrio, e della Provincia si è creduto in dovere di umiliare i Suddetti Rilievi a chi dovrà decidere della Cosa.  

 

= Il FF. dsi Gonfaloniere in Orte

              

                     = Domenico Manni

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N.B.: esiste una piantina, ripiegato doppio foglio, con disegnate le quattro linee comprendente il nostro circondario.

 

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