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Dispersione di carte antiche del Municipio di Orte.
A di 15 8bre 1837
Giunto a notizia dell’Ill.mo Sig. Conte Mariano Alberti Gonfaloniere, che alcune carte esistenti nell’antico locale occupato dall’Ill.ma Magistratura e precisamente in una camera superiore appartenente all’abitazione del Segretario erano state distrutte, ha interpellato l’Autorità Governativa affinchè si fosse degnata di provvedere nei termini indicati nella lettera di officio in data di questo giorno diretta a S.S. Ill.ma il Sig. Sov.re di Orte N° 1597. In seguito di ciò montasse notizia che presso alcuni Bottegai erano state rinvenute alcune carte antiche, ..... credute dal Fisco appartenenti al suddetto Deposito all’effeto di assicurare le rimanenti il detto Sig. Gonfaloniere ha ordinato a me Segretario sotto (?) d’interpellare due Anziani della magistratura all’effetto di assistere al trasporto di tutte le dette carte in una camera inferiore destinata per contenere il sopraindicato Deposito, e difatti buona porzione di esse si trovano di già collocate. Trovandosi assente il Sig. Domenico Mancini primo Anziano, si sono intimati i Sig.ri Spataro Buoncristiani e Luigi Bernardini, i quali hanno detto di non potervi intervenire per essere occupati. Fatta di ciò relazione al sullodato Sig. Gonfaloniere ha creduto d’intervenire personalmente ed osservato essere assai copioso il numero di esse carte la giudicate esser carte di adattare provvisoriamente la misura.....nella porta che introduce alla camera del suddetto quartiere, il che da me Segretario sotto alla presenza degl’Infrascritti testimoni si è prontamente eseguito apponendo nelle biffe il mio bollo e quello di famiglia del ripetuto Sig. Gonfaloniere con animo di provvedere quindi nel modo il più conveniente, ed anche colla remozione delle biffe se sarà necessario.....Segreteria nel giorno mese ed anno suddetto.
Il Gonfalloniere
Mariano Conte Alberti
Sig. Giobatta Ralli Testimone
Domenico della Notte Testimonio
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Nel nome del Signore Dio, così sia
Dichiaro io sotto per la pura verità ricercato che essendo stato invitato ad assistere come testimoio, allorchè furono rinvenute alcune carte antiche presso il Pizzicagnolo Pietro Baldasserini e poste due sacchi vi furono apposti i sigilli, e uno dei Bolli mi fu consegnato dal Sig. Cancelliere affinchè lo ritenessi. Domenica ultima fui chiamato in Cancelleria, ed alla mia presenza furono riaperti i sacchi e quindi io fui congedato rimanendo aperti li sacchi suddetti. Circa mezz’ora dopo fui richiamato, ed allora alla mia presenza furono richiusi e sigillati di nuovo. Mi fu allora ordinato di mettere il mio nome sul processo senza che di cosa alcuna mi fosse fatta lettura, ne io ne conosco la novità. Questo è quanto posso attestare per la pura verità, fatto a conoscenza in fede.
Orte li 31 8bre 1837
Aggiungo, ed attesto inoltre che tale .......atto della scorsa domenica vi erano presenti li Sig. Giuseppe e .........Buonchistriani, ed il Crusore (?) Cianchi quali si firmarono in fede
Luigi Tomassetti
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Delegazione Apostolica di Viterbo
Segreteria Generale
N° 7626
Ill.mo Sig.re
Nel rapporto di V.S. dato sotto il giorno di ieri rimarco con soddisfazione il di lei zelo verso la cosa pubblica, come fa di ciò prova la scoperta delle antiche carte involate a codesto Comune, ed il provvedimento adottato per la recupera di esse e lo scoprimento del Rapitore. Sarà bene che dal Sig. Gonfaloniere sia iniziata conveniente procedura, ma non credo intanto di convenire per questo titolo nella sospensione dei Sig. Anziani contro i quali non apparisce, sinno ad ora, alcuna prova di fatto o di convenienza. Possa forse emergere dall’incontro quanto ora legalmente non costa (?), e ciò andando (?), ma avrò difficoltà, a richiesta del Sig. Governatore ...andorle le necessarie facoltà, perchè possa procedersi contro i medesimi. Vero poi che il preposto Segretario si ricusasse (?) di uniformarsi agli ordini dè V.S. e per questo che mi dirigo al Sig. Governatore perchè sia immediatamente sospeso dall’ufficio sino a nuovo ordine. Tanto per ora in replica al di lui citato foglio N° II° e conoscersi (?) di vera stima mi prosetto (?)
Orte il Gonfaloniere DiV.S.
Viterbo ......8bre 1837 Affet........
Delegato Apostolico
Firma illegibile
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GOVERNO DI ORTE
e suo circondario
n. d’ordine N° 436
All’Ill.mo Sig. ...............................
Sua Ecc.za Tend. Monsig. Delegato Apostolico di Viterbo mediante V.o dispaccio datato ieri, Nà 7626, ha ordinato la sospensione dalle funzioni fino a nuovo ordine di questo prefato Segretario (Rappacini Marco) e dà a V.S. Ill.ma la facoltà di nominare un patarino (?) per essere approvato dalla lodata Ecc.za Tend.
In attesa adunque di tale nomina, con stima ben distinta passo a ripetermi
D.V.S Ill......
li 18 ottobre 1837
Sig. Gonfaloniere di Orte Dend..... Serv..... Obb.....
Sig. Pezzatti Gardo (?)
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Delegazione Apostolica di Viterbo
Segreteria Generale
N° 121
Ill.mo Sig.re
Questa Sig. Presidente del Il.......di prima istanza mi fa conoscere essere indispensabile per affare di ufficio di poi rmovere le biffe apposte per ordine di V.S. in un locale della Comunità di Orte, dove si trovano racchiuse le carte invenzionate al Pizzicagnolo Pietro B., per interloquire così sulla identità dei suggelli, e per di altro nei modidi prattica, onde rendere regolare l’incauta procedura. La remozione di dette biffe è pure indispensabile per altri rapporti, ritenendosi nel sito racchiusi gli abiti di costume dei Magistrati, e molto più ancora per le istanze che si avanzano dal Deliberatorio sui lavori per la nuova caserma dei carabinieri dal quale si minacciano proteste per i danni che va ad incontrare, decorrendo il tempo stabilitogli per la costruzione di detti lavori.
Sig. Conte Mariano Alberti
Gonfaloniere di Orte / Roma
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Posto ciò non posso a meno onde non ritardare il corso alla Giustizia ed agli atti ordinati da questo Sig. Presidente del Tribunale al Giudicante locale di cui ......V.S. perchè o personalmente, qualora i suoi affari glielo permettano, si porti ad assistere alla remozione di dette biffe, ovvero deputi Ella persona di sua fiducia per l’effetto sulla responsabilità della quale questo Tribunale possa essere tranquillo. La ragionevolezza della cosa mi fa sicuro che sarà della di Lei saviezza corrisposta prontamente a queste mie premure, e con tal fiducia passo a ressegnarmi con vera stima
Di.V.S.
Viterbo 5 Ottobre 1838
Aff Serv
il Delegato Apostolico
Gent...........