La
foresta emanava un odore acre dopo la tempesta,così forte che sembava che
stuprasse le narici di chi lo annusava.Il cielo era scuro,la notte era
fonda,e le uniche sagome che si distinuevano erano quelle degli alberi,che
privavano l'umido terreno della gelata luminosità lunare.
Lì,sotto questo spettacolo infernale,danzava la splendida vergine Selenia,facendo
volteggiare i suoi veli impalpabili,indossati più per vanità che per
pudore.I suoi capelli neri come la notte e luminosi come le stelle,le
nascondevano il viso aggraziato,pallido come la superfice lunare.
Mentre lasciava che le sue esili gambe si muovessero a tempo con i sussurri
del vento,sentiva dei passi che le si avvicinavano.I passi diventavano
sempre più veloci e spigliati,finchè una figura mostruosa ma allo stesso
tempo attraente,le si fermò davanti,bloccndo le dolci braccia che danzavano
leggere.
Selenia lo osservò.L'essere che aveva davanti aveva il corpo umano,eccetto
per le zampe equine e le corna simili a quelle di una capra.Le parti intime
erano coperte interamente da una grossa peluria,e il diso era i parte
nascosto da una folta barba.
Mentre Selenia lo fissava,lui le sfiorò prima gli arti bloccati,poi scese
più in giù,solleticandole il bacino.Non aveva aperto bocca,ma nella sua
mente Selenia sentiva "non muovere una mano contro il destino,o lui muoverà
quelle della sciagura contro di te."
Delicatamente la fece straiare sul prato,lasciando che i suoi capelli
coprissero i dolci fiori.Così la bestia aprì con le zampe i cancelli
dell'inferno di Selenia e entro in quest'ultimo,regalandole un soffio di
vita nel suo dolce e femminile cimitero.
Mentre l'essere attraversava la valle dell'estasi,la dolce Selenia lasciava
scorrere dai suoi cancelli fiumi di sangue che imbrunivano il prato el e
radici degli alberi,che lo assorbivano velocemente.Nel frattempo la triste
testimone,la luna,cominciò a macchiarsi dello stesso colore di quelle
piante.
Più l'immonda unione poseguiva,più l'astro mutava di colore grazie al sangue
donatogli,illuminando sempre di più il cielo rendendolo prima sui toni dell
arancione,poi quasi azzurro,in contrasto con i precedenti toni cupi.
Le gelide acque si riscaldavano,i fiori assumevano toni più vivaci e gli
animali uscirono dalle loro piccole tane.
Una volta che la bestia raggiunse le coste della voluttà,la ragazza fu
completamente dissanguata.La foresta era coperta di quell odore di morte e
seduzione.Era completamente giorno.Un giorno di sangue.
Con il passare delle ore,la terra riassorbiva tramite i raggi il sangue
rubato dall astro,ridonandolo a poco a poco alla ragazza,che riprese i sensi
solo dopo che non le fu completamente restituito e la notte non era calata
di nuovo sulla foresta.
Quando fu abbastanza in forze da capire ciòche era successo,capì che insieme
alla sua verginità,aveva donato il giorno alla foresta.