Porto Viro-Monselice 1-0


Eccellenza girone A - 17^ giornata
Il Monselice cade in Polesine
Battuto di misura dal Porto Viro al termine di un match equilibrato

PORTO VIRO. Rinasce il Porto Viro di Enzo Sabbadin dopo tre trasferte consecutive che avevano portato nelle casse azzurre soltanto la miseria di un punto; crolla invece il Monselice, la cui classifica rimane comunque positiva e che, tutto sommato, avrebbe potuto lasciare il Comunale di Porto Viro con qualcosa di più in saccoccia. Come ha confermato nel dopo-partita il tecnico Furlan, parlando della scarsa precisione dei suoi là davanti. Una giornata storta che può capitare a chiunque. Entrambe le formazioni lamentano due squalificati (Guarnieri e capitan Bovolenta nel Porto Viro, che però recupera il bomber Franzolin): Furlan, invece, deve fare a meno di Jacobelli e Testolin. La partenza è tutta padovana; rimessa laterale che spiove nell'area azzurra, Raimondi «libera» di testa e la sfera cade sui piedi di Gulluci, il cui tentativo dal limite termina alto sulla traversa. Il Porto Viro tenta una reazione, con Franzolin che «vede» bene Segni da tutt'altra parte; cross e palla intercettata da Rossetti in presa alta. Quindi, si assiste all'azione più pericolosa della prima frazione; «buco» nella retroguardia azzurra, e palla che viene arpionata da Bertipaglia che si invola prontamente verso la porta di Gagliardo (sostituito da Guarnieri): tiro teso del numero nove prima di entrare in area, e pronta risposta del «portierino» con la sfera che viene deviata in corner (15'). Ancora Gagliardo sugli scudi, quando deve anticipare il solito Bertipaglia con presa aerea (18'), ed è anche la volta dei padroni di casa. Corre il minuto 35, allorché assistiamo ad un tentativo di Franzolin in piena area biancorossa; il «puntero» patavino ci prova per ben due volte, ma in entrambe le circostanze la difesa ospite riesce a liberare. L'inizio della ripresa è scoppiettante; nello spazio di appena 1', infatti, Gagliardo si erge protagonista nel bene e nel male. Prima andando completamente a vuoto su di un cross calciato da Garbin (davvero in palla), poi riuscendo a neutralizzare un tentativo alla lunghissima distanza di Somaripa: il suo colpo di reni è di quelli che lasciano il segno, con la sfera che termina la sua corsa oltre la linea di fondo. Sabbadin indica ai suoi di alzare il ritmo, e la risposta non si fa attendere, con una bella girata di Giammei in piena area che trova l'ex-Adriese Rossetti pronto alla presa accanto al legno sinistro. Quindi, ancora il Monselice in agguato; bella fuga di Garbin, con servizio preciso per Bertipaglia che riesce ad eludere la guardia di Zeffin ma non a trovare lo specchio tutto solo a centro area. E mentre i biancorossi si disperano per l'occasione gettata alle ortiche, il Porto assesta la mazzata vincente. Punizione quasi al limite, ma da posizione piuttosto decentrata, e tocco felpato di Galuppo con la sfera che si affloscia nell'angolino basso alla sinistra di Rossetti. E l'occasione di raddoppiare non si fa attendere; ancora su calcio piazzato, stavolta protagonista Gianmmei la conclusione è neutralizzata in due tempi dal numero uno biancorosso (76').
Al 90', l'ultima occasione per il Monselice: una mischia paurosa in area azzurra, che si risolve con il classico «calcione» liberatorio.

Tratto da : Il Mattino di Padova, lunedì 30 gennaio 2000, Fausto Gnan


Mister Furlan: «Troppe imprecisioni là davanti»

PORTO VIRO. Euforico Enzo Sabbadin, piuttosto perplesso Furlan che però accetta sportivamente il risultato. «Il Monselice era partito bene - analizza il tecnico biancorosso - poi indubbiamente il Porto ha saputo prenderci le misure. Abbiamo perso, è vero, al termine di una gara che però mi sento di definire abbastanza equilibrata».
Furlan non lo dice apertamente, ma se qualcuno dei suoi là davanti fosse stato più preciso forse sarebbe potuto tornare a casa con qualcosa di più in saccoccia: «In attacco abbiamo peccato forse di un po' di imprecisione; archiviamo il tutto con una giornata storta dei miei, visto che se fossero stati un po' più precisi probabilmente almeno un pari l'avrebbero sicuramente portato a casa».
Euforico, dicevamo, Enzo Sabbadin che torna a sorridere dopo un periodo di magra: «Un risultato importantissimo e che dimostra ancora una volta che la nostra classifica è assolutamente bugiarda; un primo tempo di buon gioco da parte della mia squadra, ed un secondo durante il quale abbiamo anche saputo soffrire».
Contro un avversario, poi che aveva saputo scalare vette invidiabili: «Il Monselice veniva da una striscia di risultati positivi, e per questo la nostra vittoria vale doppio», prosegue nella sua disamina il tecnico azzurro. Che non dimentica il suo ruolo speciale di ex di turno: «A Monselice sono stato bene, e per me indubbiamente era una gara un po' speciale».

Tratto da : Il Mattino di Padova, lunedì 30 gennaio 2000, Fausto Gnan

 

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