Porto Viro-Monselice 1-0
PORTO VIRO. Rinasce il Porto Viro di Enzo
Sabbadin dopo tre trasferte consecutive che avevano
portato nelle casse azzurre soltanto la miseria di un
punto; crolla invece il Monselice, la cui classifica
rimane comunque positiva e che, tutto sommato, avrebbe
potuto lasciare il Comunale di Porto Viro con qualcosa di
più in saccoccia. Come ha confermato nel dopo-partita il
tecnico Furlan, parlando della scarsa precisione dei suoi
là davanti. Una giornata storta che può capitare a
chiunque. Entrambe le formazioni lamentano due
squalificati (Guarnieri e capitan Bovolenta nel Porto
Viro, che però recupera il bomber Franzolin): Furlan,
invece, deve fare a meno di Jacobelli e Testolin. La
partenza è tutta padovana; rimessa laterale che spiove
nell'area azzurra, Raimondi «libera» di testa e la
sfera cade sui piedi di Gulluci, il cui tentativo dal
limite termina alto sulla traversa. Il Porto Viro tenta
una reazione, con Franzolin che «vede» bene Segni da
tutt'altra parte; cross e palla intercettata da Rossetti
in presa alta. Quindi, si assiste all'azione più
pericolosa della prima frazione; «buco» nella
retroguardia azzurra, e palla che viene arpionata da
Bertipaglia che si invola prontamente verso la porta di
Gagliardo (sostituito da Guarnieri): tiro teso del numero
nove prima di entrare in area, e pronta risposta del «portierino»
con la sfera che viene deviata in corner (15'). Ancora
Gagliardo sugli scudi, quando deve anticipare il solito
Bertipaglia con presa aerea (18'), ed è anche la volta
dei padroni di casa. Corre il minuto 35, allorché
assistiamo ad un tentativo di Franzolin in piena area
biancorossa; il «puntero» patavino ci prova per ben due
volte, ma in entrambe le circostanze la difesa ospite
riesce a liberare. L'inizio della ripresa è
scoppiettante; nello spazio di appena 1', infatti,
Gagliardo si erge protagonista nel bene e nel male. Prima
andando completamente a vuoto su di un cross calciato da
Garbin (davvero in palla), poi riuscendo a neutralizzare
un tentativo alla lunghissima distanza di Somaripa: il
suo colpo di reni è di quelli che lasciano il segno, con
la sfera che termina la sua corsa oltre la linea di fondo.
Sabbadin indica ai suoi di alzare il ritmo, e la risposta
non si fa attendere, con una bella girata di Giammei in
piena area che trova l'ex-Adriese Rossetti pronto alla
presa accanto al legno sinistro. Quindi, ancora il
Monselice in agguato; bella fuga di Garbin, con servizio
preciso per Bertipaglia che riesce ad eludere la guardia
di Zeffin ma non a trovare lo specchio tutto solo a
centro area. E mentre i biancorossi si disperano per l'occasione
gettata alle ortiche, il Porto assesta la mazzata
vincente. Punizione quasi al limite, ma da posizione
piuttosto decentrata, e tocco felpato di Galuppo con la
sfera che si affloscia nell'angolino basso alla sinistra
di Rossetti. E l'occasione di raddoppiare non si fa
attendere; ancora su calcio piazzato, stavolta
protagonista Gianmmei la conclusione è neutralizzata in
due tempi dal numero uno biancorosso (76').
Al 90', l'ultima occasione per il Monselice: una mischia
paurosa in area azzurra, che si risolve con il classico
«calcione» liberatorio.
Tratto da : Il Mattino di Padova, lunedì 30 gennaio 2000, Fausto Gnan
Mister Furlan: «Troppe imprecisioni là davanti»
PORTO VIRO. Euforico Enzo Sabbadin,
piuttosto perplesso Furlan che però accetta
sportivamente il risultato. «Il Monselice era partito
bene - analizza il tecnico biancorosso - poi
indubbiamente il Porto ha saputo prenderci le misure.
Abbiamo perso, è vero, al termine di una gara che però
mi sento di definire abbastanza equilibrata».
Furlan non lo dice apertamente, ma se qualcuno dei suoi là
davanti fosse stato più preciso forse sarebbe potuto
tornare a casa con qualcosa di più in saccoccia: «In
attacco abbiamo peccato forse di un po' di imprecisione;
archiviamo il tutto con una giornata storta dei miei,
visto che se fossero stati un po' più precisi
probabilmente almeno un pari l'avrebbero sicuramente
portato a casa».
Euforico, dicevamo, Enzo Sabbadin che torna a sorridere
dopo un periodo di magra: «Un risultato importantissimo
e che dimostra ancora una volta che la nostra classifica
è assolutamente bugiarda; un primo tempo di buon gioco
da parte della mia squadra, ed un secondo durante il
quale abbiamo anche saputo soffrire».
Contro un avversario, poi che aveva saputo scalare vette
invidiabili: «Il Monselice veniva da una striscia di
risultati positivi, e per questo la nostra vittoria vale
doppio», prosegue nella sua disamina il tecnico azzurro.
Che non dimentica il suo ruolo speciale di ex di turno:
«A Monselice sono stato bene, e per me indubbiamente era
una gara un po' speciale».
Tratto da : Il Mattino di Padova, lunedì 30 gennaio 2000, Fausto Gnan
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