Lugagnano-Monselice 2-1


Eccellenza girone A - 20^ giornata
Monselice, due espulsioni fatali
I «rossi» per Montanaro e Rossetti finiscono per falsare il risultato

LUGAGNANO. Dopo la sconfitta di Lonigo il Monselice perde anche sul terreno dei veronesi del Lugagnano, che con questa vittoria si portano in testa alla graduatoria. Il calcio è fatto così: non vive solo di gioco ma spesso anche di singoli episodi. Un risultato bugiardo perché scaturito da una doppia espulsione che ha mandato su tutte le furie l'entourage padovano, convinto che a parità numerica ne sarebbe uscito un risultato completamente diverso. A favore del Monselice, naturalmente. Gli ospiti erano addirittura passati in vantaggio al 1' di gioco, ma poi hanno subito nella ripresa il ritorno del Lugagnano, favorito da una doppia espulsione. A fare le spese di un severissimo signor Pilotto di Castelfranco, sono stati dapprima il portiere Rossetti, quindi il centrocampista Montanaro. Così menomata, la compagine del Monselice poteva solo sperare in un qualche miracolo che però non è arrivato. Una sconfitta destinata a lasciare l'amaro in bocca perchè non esprime i valori espressi sul campo. Cronaca della gara che si accende già dopo solo un minuto di gioco. Calcio d'angolo dalla destra, difesa del Lugagnano immobile e Angelotti con opportunismo da due passi sotto misura fredda Ferrari. Monselice che dopo la caduta di Lonigo è chiamato se vuol sperare ancora di agganciare il treno promozione ad un risultato pieno, o comunque positivo. Lugagnano che invece non può assolutamente perdere terreno. La gara quindi si mette subito bene per gli ospiti, con un centrocampo più corto e con delle punte sicuramente più manovriere. Va in difficoltà il Lugagnano che non riesce a servire le proprie punte. Poi gli episodi che decidono la gara. Gelmetti lanciato in contropiede supera di testa Rossetti in uscita e il portiere del Monselice tocca forse il pallone con la mano. Così è secondo l'arbitro e i giocatori del Lugagnano ma per i giocatori padovani il portiere avrebbe toccato la palla con la testa. Decretata l'espulsione Furlan è costretto a mandare in campo Manzolli. Dopo 5' della ripresa, con il Monselice già in inferiorità numerica, l'arbitro manda negli spogliatoi anche Montanaro, reo a suo dire di un fallo di reazione. In nove uomini il Monselice è costretto a chiudersi in difesa, e a questo punto il Lugagnano prende possesso del terreno di gioco. E' un attacco costante quello portato dagli uomini di mister Mazzi, e il pareggio arriva al 12' con un gran diagonale di Bendinelli che si insacca sotto l'incrocio della porta difesa da Manzolli. Passano pochi minuti, nove per la precisione, e al 23' arriva il raddoppio. Ancora con Bendinelli che questa volta su rasoterra infila la porta del Monselice che, così menomato e innervosito, non riesce più a ragionare mantenendo la lucidità iniziale. E' già tanto che sappia tamponare gli assalti avversari. Partita stregata. In effetti nel finale il Lugagnano sfiora ripetutamente il gol del 3-1, con un Monselice ormai arroccato solo ed esclusivamente sulla difensiva.

Tratto da : Il Mattino di Padova, lunedì 21 febbraio 2000, Sandro Benedetti


Mister Furlan: «Siamo alla commedia dell'assurdo»

LUGAGNANO. C'è poca voglia di parlare dello spogliatoio del Monselice dopo la sconfitta rimediata sul terreno dei veronesi del Lugagnano. L'allenatore Stefano Furlan se la cava con una battuta veloce, «non mi va proprio di commentare una sconfitta così assurda - afferma il mister padovano - avete visto tutti com'è andata». Mister Furlan ha un diavolo per capello e chiaramente si riferisce ai due cartellini rossi rimediati prima dal portiere Rossetti poi dal centrocampista Montanaro. E' proprio quest'ultimo che cerca di analizzare la gara e spiegare il perché di tanto nervosismo tra i giocatori del Monselice. «Credo che questa sia una sconfitta davvero immeritata - afferma perentoriamente il centrocampista del Monselice - perché abbiamo messo in difficoltà il Lugagnano e abbiamo costretto i veronesi a difendersi per tutto il primo tempo. La gara è stata decisa da due episodi a mio modo di vedere assurdi. Solo l'arbitro ha visto il tocco di mano di Rossetti in occasione dell'espulsione del nostro portiere e poi io non ho toccato nessuno figurarsi se ho dato una gomitata ad un avversario. Siamo particolarmente arrabbiati perché non meritavamo questa sconfitta, ma soprattutto perché questo insuccesso è giunto dopo quello maturato anche a Lonigo. Anche in quell'occasione siamo stati sconfitti dopo aver subito ben due espulsioni. Credo che evidentemente diamo fastidio a qualcuno e non è possibile che gli arbitri ci possano trattare in questo modo».

Tratto da : Il Mattino di Padova, lunedì 21 febbraio 2000, Sandro Benedetti

 

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