Solesinese-Monselice 1-3
SOLESINO. Questa seconda partita di Coppa
Italia per il mister biancorosso Andrea Bozza era molto
più che un semplice match. Passato contro presente. Bei
ricordi contro grandi prospettive. E alla fine il
presente ha avuto la meglio. Monselice batte Solesinese 3
a 1. E pensare che i granata erano anche riusciti ad
agguantare il pareggio, poi però il potenziale tecnico
dei biancorossi è emerso.
Il match era iniziato proprio così, con il Monselice in
continua fase offensiva ma un po' impreciso negli ultimi
metri, e la Solesinese chiusa nella propria metà campo a
parare i colpi e rimediare i danni. Poi, verso la fine
della prima frazione e per quasi mezz'ora del secondo
tempo i padroni di casa erano venuti fuori, guadagnando
parecchi metri a centrocampo e mettendo da parte un po'
di timore reverenziale. Al Monselice però è bastato
aggiustare il mirino di Bertipaglia, Curzio e Garbin per
ottenere i sospirati tre punti.
Nel primo tempo, dopo dieci minuti di batti e ribatti a
centrocampo, è il Monselice il primo a rendersi
pericoloso: grande azione in area di Ruvoletto tiro
respinto dalla difesa ma battuto di prima da Gavagnin,
provvidenziale Cavallaro che blocca. Dopo circa venti
minuti di chiara impronta biancorossa i granata si fanno
vedere in area avversaria con Tisato, ma Rossetti sventa.
Al 38' bella azione sull'asse Viale-Tisato, che poi tira
debole. Il finale vede la difesa ospite in grande
difficoltà: nel giro di cinque minuti i biancorossi
rischiano ben tre volte di subire la rete.
Il secondo tempo inizia con entrambe le squadre molto
caricate. Al 6' Cavallaro respinge miracolosamente una
straordinaria sforbiciata di Curzio su cross di
Bertipaglia. Le squadre si danno battaglia e al 20'
arriva il primo gol: Curzio mette a sedere tutta la
difesa avversaria con una splendida azione sul filo della
linea del corner, serve in mezzo Bertipaglia che spara in
rete. 1-0 e palla al centro. Dopo 5' Curzio intercetta
con le mani un cross in area di Tisato, l'arbitro assegna
il calcio di rigore. Tisato freddissimo spiazza Rossetti
e pareggia. Ma il raddoppio dei biancorossi giunge dopo
10'. Curzio si fa perdonare insaccando di testa un gran
cross di Ruvoletto. Il terzo gol del Monselice giunge su
punizione dal limite. Un Garbin un po' sotto tono per
tutta la gara incanta tutti con una gran punizione,
Cavallaro compreso.
Grande esultanza dei biancorossi che sicuramente hanno
meritato, ma che non hanno mai sfruttato a pieno l'enorme
potenziale di cui dispongono a centrocampo.
Tratto da: Il Mattino di Padova, lunedì 13 settembre 1999, Enrico Ferro
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