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Monselice, sabato 10 giugno 2000
Monselice salvo, ma partirà da -12
Ieri la decisione della Caf. Caselli: «Una vittoria importante»
Rovesciate le sentenze di retrocessione. Lonigo, al via con -6

MONSELICE. Come un arcobaleno, improvviso ed insperato, dopo il temporale. Il Monselice ottiene a sorpresa (perchè sotto la Rocca non ci sperava quasi più nessuno) uno sconto della pena quando tutte le previsioni dicevano il contrario. Resta in Eccellenza anche se partirà con un handicap di 12 punti. Lo ha deciso la Commissione d'appello federale ieri, dopo aver ascoltato il patron biancorosso Andrea Caselli che, al pari del Lonigo, aveva presentato ricorso contro la retrocessione a tavolino inflitta in primo grado. E' andata ancor meglio ai compagni di sventura vicentini, i quali infatti hanno ottenuto solo 6 punti di penalizzazione. Probabilmente i giudici hanno tenuto conto del fatto che il Lonigo aveva vinto il campionato e senza questi fatti sarebbe stato ammesso in serie D. Dal sabato nero di Mestre, quando il Monselice si vide sbattuto all'ultimo posto e quindi retrocesso in promozione per lo scandalo delle ammonizioni truccate, alla «primavera di Roma» che ridà ai biancorossi tanta fiducia. La tesi di Andrea Caselli, che ha puntato a smontare il teorema del «grande accusatore» Flavio Bellettato, ex vice presidente del Monselice, ha dunque fatto breccia nei giudici. E Bellettato vede così pesantemente ridimensionato dalla Caf il peso delle sue dichiarazioni.
«E' senza dubbio una grande soddisfazione personale - spiega Andrea Caselli - visto che io stesso ho difeso personalmente il Monselice in questa vicenda ed il Lonigo, tanto per fare un esempio, si era rivolto all'avvocato Cantamessa che di solito difende il Milan. Ci speravo, in uno sconto della pena, ma sincermanete sapevo che le chances erano poche. Invece è andata bene. Da una retrocessione certa a dodici punti di penalizzazione ci passa una bella differenza. I giudici hanno capito che stavano prendendo un abbaglio perchè la nostra società non ha alcun filo di continuità con il passato».
Caselli, insomma, ha messo una toppa alle tanto contestate vicende accadute due anni fa nell'anno in cui il Monselice vinse il campionato. Dopo le frasi amare pronunciate ieri dallo stesso Caselli, che accusava l'abbandono della squadra da parte della città, arriva una gioia. «Se questa sentenza può essere l'inizio della ripresa? Forse. Di certo ridà fiducia all'ambiente. Dodici punti non sono pochi ma nemmeno poi tanti. Guardando i distacchi che quest'anno Lonigo e Tezze hanno inflitto agli altri, si può pensare addirittura di vincere lo stesso il campionato. In ogni caso, già facendo i punti che abbiamo fatto in questo campionato di saremmo salvati lo stesso». Una vittoria legale che vale quanto una promozione, visti gli effetti che ha. E potrebbe anche essere una sorta di regalo d'addio di Caselli al Monselice? «La gioia c'è, ma le possibilità che io resti a Monselice non cambiano e attualmente non sono più di un 20 per cento. Non cederei la società solo se ci fossero i presupposti per continuare il lavoro di quest'anno. Altrimenti, tanto vale...».

Tratto da : Il Mattino di Padova, venerdì 10 giugno 2000, Fabrizio Ghedin

 

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