Monselice-Deroma Malo 1-1
MONSELICE. Il cuore, la grinta, l'agonismo, la
voglia di vincere e di dimostrare il vero valore della squadra. Le
qualità che hanno contraddistinto, nel corso del campionato, la
rinascita del Monselice, ieri non sono bastate. All'araba fenice,
risorta dalle proprie ceneri dopo le prime 5 giornate di campionato,
sono state mozzate le ali. A volte, pur dominando tutta la partita,
un rigore negato può essere fatale. Poteva essere la partita che
lanciava i biancorossi faccia a faccia con i secondi in classifica,
per tentare di agganciare il treno spareggi. Invece è stata la
partita dell' 1-1, del Tezze a +6 e dell'addio ai sogni di gloria.
Dall'altra parte invece complimenti al Malo. Complimenti ad una
squadra venuta al comunale per fare risultato, che ha saputo
resistere per 90 minuti ai bombardamenti di Bertipaglia e compagni,
e che per poco la posta in palio se la portava a casa proprio tutta.
Nei primi minuti della prima frazione il Monselice ha commesso un
peccato di sufficienza, prendendo gli avversari forse troppo alla
leggera. Può succedere, visto le numerose vittorie casalinghe e
tenuto conto della modesta posizione di classifica degli avversari.
Forse però ci si è scordati che il Malo vanta la miglior difesa
del campionato e che finora ha perso solo cinque volte. Fatto sta
che dopo circa 19 minuti è arrivato ciò che nessuno si aspettava.
Contin interviene con leggerezza su una palla diretta in area e
Masiero in scivolata firma il vantaggio ospite. La reazione dei
biancorossi è immediata, il più delle volte però viene offuscata
dal nervosismo. Al 22' Angelotti in area per poco non segna in mezza
rovesciata, bravo Fabris che con un colpo di reni scampo il
pericolo. Dopo appena due minuti, ancora Angelotti cerca la
conclusione di piatto, da posizione defilata. Poco dopo la mezz'ora
Ruvoletto si lancia in slalom sulla fascia, entra in area e tira.
Ancora una volta provvidenziale Fabris che respinge in scivolata. Al
36' Garbin da fuori area pennella una velenosissima punizione che
l'estremo difensore riesce a sfarfallare in corner. La partita è
decisamente nelle mani del Monselice, che continua a rendersi
pericoloso, senza però trovare la rete. In chiusura del primo
tempo, grande staffilata di Grabin dal limite, respinta dal portiere
e ribadita sullo specchio della porta da Bertipaglia.
Quelli del Monselice nella seconda frazione entrano in campo decisi
a ribaltare le sorti dell'incontro. Ad impedirlo ci pensa però più
volte il direttore di gara. Come all'11': grande discesa di
Bertipaglia che crossa in mezzo, Garbin viene atterrato in area ma
si ordina di proseguire. Al 16' l'episodio clou. Sempre Bertipaglia
prende palla a centrocampo e scatta in contropiede verso l'area, una
volta entrato, viene letteralmente travolto da Fabris. Di calcio di
rigore non se ne parla nemmeno stavolta, anzi, Ruvoletto viene
espulso per proteste. La partita si trasforma in una guerra. Pur
rimanendo in dieci il Monselice continua nella sua disperata corsa
verso il gol. Arriverà al 40' su capolavoro del generosissimo
Bertipaglia che come un fulmine fa fuori tutti e trafigge Fabris. I
biancorossi escono tra gli applausi del pubblico.
Tratto da : Il Mattino di Padova, lunedì 10 aprile 2000, Enrico Ferro
Mister Furlan: «Partita condizionata dall'arbitro»
MONSELICE. Si respira un'aria di amarezza mista a
veleno negli spogliatoi del comunale. Stavolta il sogno cullato per
tanto tempo (gli spareggi) sembra essere completamente sfumato.
Mister Furlan è un po' avvilito. «Abbiamo attaccato tutta la
partita, siamo sempre riusciti a concludere a rete, ma non ce
l'abbiamo fatta. Mi dispiace per il rigore su Bertipaglia. Avrebbe
sicuramente cambiato volto alla partita. Il gol subito è stato un
nostro errore, ma la partita l'abbiamo fatta sicuramente noi. Oggi
mancava solo la vittoria. Mi congratulo comunque con i ragazzi, che
ci hanno creduto, e che continueranno a crederci fino alla fine.
Stiamo onorando il campionato nel migliore dei modi».
Ancora Monselice penalizzato da una decisone arbitrale. Tornano le
polemiche del dopo Lonigo? «Quello che dovevo dire riguardo a
questo, l'ho già detto dopo le partite di Lonigo e Lugagnano. Il
rigore su Bertipaglia e l'espulsione di Ruvoletto, l'ha vista tutto
lo stadio. Penso che anche gli avversari si siano fatti un'opinione
in merito. L'arbitro oggi è stato assolutamente negativo. La cosa
più importante è che non molliamo mai. Oggi l'abbiamo dimostrato.
L'applauso del pubblico, malgrado il campionato sia ormai perso, è
stato significativo«.
Grande contentezza invece tra i vicentini: «Oggi stavamo per
realizzare un nostro piccolo sogno, quello di battere il Monselice -
confessa mister Vassanelli - Era un nostro sogno perché vincere qui
non è per niente facile.
Tratto da : Il
Mattino di Padova, lunedì 10 aprile 2000, Enrico Ferro
©Copyright 1998 Ultras Monselice Bulldogs
E-mail: bulldogs@iol.it
|