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Il Monselice cancella l'handicap: vince e va a zero punti
Prima categoria: il successo sull'AlbignasegoFerri fa rinascere l'amore con i tifosi

MONSELICE. Vincere, restare a zero punti ed essere felici lo stesso. Ecco la strana storia del Monselice che al suo esordio in campionato centra il successo sull'AlbignasegoFerri e cancella subito il suo debito con la giustizia sportiva. I biancorossi partivano da -3, una penalizzazione frutto dell'ultima sentenza, pronunciata a maggio, che puniva la società e la vecchia dirigenza. Il 2-1 firmato da Sattin nei minuti finali ha consentito ai biancorossi di annullare il gap e riportarsi subito in gruppo. «Era importante cancellare subito lo svantaggio - dice mister Daniele Buoso - anche da un punto di vista psicologico ci tenevamo a risalire subito. Specialmente dopo una partita così combattuta. Certo siamo consapevoli che la squadra non è ancora a posto ma siamo fiduciosi. E non è detto che la rosa non venga integrata con un attaccante...».
La delusione dello scorso anno è stata cocente, in estate c'è stato l' insediamento a presidente di Silvano Facco, già presidente della Rocca. Per questo in città c'era (e c'è ancora) diffidenza per non dire addirittura indifferenza verso questa nuova squadra. Invece il fatto che la squadra sia composta quasi completamente da giocatori di Monselice, che i ragazzi di Buoso magari non siano eccelsi tecnicamente ma lottino su ogni pallone, sta iniziando a fare breccia nel cuore dei tifosi.
«Il nostro impegno dal primo al 90' è una cosa che mi sento di promettere per tutta la stagione - dice Buoso - Se il pubblico ci dà una mano e ci sostiene nei momenti di difficoltà per noi è il massimo, come è successo domenica. Questi ragazzi sanno di divestire una maglia gloriosa e danno tutto». Come Sattin, come Cusin, Brombin giocatori monselicensi attorno ai quali la squadra si ritrova. Come Luca Bagno (classe 81), richiesto da squadre di categoria superiore: quando ha saputo che c'era la possibilità di giocare a Monselice ha rifiutato ogni altra offerta. Ha voluto a tutti i costi la maglia biancorossa: adesso è il capitano, uno dei punti da cui riparte il nuovo Monselice. E il boato al 90' di domenica scorsa dice che forse l'amore tra Monselice e la sua squadra sta nascendo di nuovo.

Tratto da: Il Mattino di Padova, martedì 24 settembre 2002, Fabrizio Ghedin

 

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