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MONSELICE. È stato presentato ufficialmente sabato mattina il Monselice calcio. Il sipario si è alzato e dopo tre mesi di attesa stampa e tifosi, ansiosi di vedere tutti i volti nuovi che dovranno difendere i colori biancorossi della città della Rocca nella prossima stagione calcistica, hanno potuto conoscere la formazione. La squadra si presenta ai blocchi di partenza quasi totalmente rinnovata. Sono stati rivoluzionati sia il settore tecnico che il parco giocatori: della rosa che ha subìto l'amarezza della retrocessione non è rimasto praticamente nessuno. I pezzi pregiati della squadra sono stati ceduti per esigenze di bilancio. Quindi il team è costruito sui giovani, tra i quali molti provenienti dal proprio vivaio.
Questa è la nuova filosofia adottata dal presidente (riconfermato) Marino Manganiello e che verrà condivisa dal nuovo allenatore. Interrotto infatti il rapporto con il tecnico Ermanno Vegro, passato all'Abano, la panchina è stata affidata a Franco Bortoletto: un professionista che in 26 anni di esperienza ha allentato almeno dieci squadre padovane fino alla scorsa stagione disputata con il Conselve e condotta fino alla trionfale promozione.
Il presidente Manganiello parla di «una grande volontà di risalita a breve. Puntare sui giovani è un luogo comune, il vero scopo nell'allestire la squadra è quello di scalare la vetta. Ci proveremo, compagini avversarie permettendo».
Ecco dunque la rosa dell'As calcio Monselice . Portieri: Scala e Biasio. Difensori: Roveron, Morandi, Villanova, Papuzzi, Bauce, Finesso, Capuzzo. Centrocampisti: Battilana, Sagredin, Zoncopè, Meneghin, Trambaioli, Cavinato, Scaggion, Seghi. Attaccanti: Ambrosi, De Zun, Tardivo, Ferrin, Comelli.
Dopo la presentazione, tutti al lavoro agli ordini del nuovo mister. Debutto ufficiale in Coppa Italia il 2 settembre, in casa, contro il Casalserugo.
Da segnalare un "neo" alla presentazione della squadra: l'assenza del portavoce Walter Veronese. Sembra siano sorte divergenze nei confronti del presidente. Pare dunque che Veronese sia intenzionato a dimettersi.

Tratto da: Il Gazzettino di Padova, lunedì 20 agosto 2001, Giordano Bagatella