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MONSELICE.
Il Monselice non si è arreso all'ipotesi della retrocessione. La società
biancorossa ha deciso di impegnarsi al massimo per evitare l'onta del ritorno
in Prima categoria (è la categoria più bassa in cui il Monselice
ha militato nel corso della sua storia) e per centrare questo traguardo, che
fino a qualche settimana fa sembrava impossibile, ha deciso di affidarsi ad
un vero e proprio «specialista». Si tratta di Carlo Spolaore,
esperto allenatore rodigino che ha costruito la sua carriera attorno a una
caratteristica: entra sempre a stagione in corso per risolvere le situazione
più complesse e complicate, e ha sempre centrato i suoi obiettivi.
«In effetti fino a questo momento della mia carriera non sono mai retrocesso
- dice il nuovo allenatore del Monselice - e in passato mi è successo
di prendere in mano anche situazioni più complesse di questa. La nostra
classifica adesso non è tragica, perché mancano tante giornate
alla fine e ci sono ancora tanti punti in palio, ma certamente è complessa.
L'importante è che noi, punticino dopo punticino, cerchiamo di tirarci
fuori per arrivare alla salvezza».
Spolaore, prima di accettare, ha voluto prendersi un buon periodo per studiare
la situazione e parlarsi chiaro con la società. Il fatto che alla fine
abbia deciso di sedersi sulla panchina biancorossa è certamente un
segnale incoraggiante. «La società ha deciso di fare il possibile
per salvarsi, rinforzando la squadra. Alcuni giocatori sono arrivati (Giammei
e Ferrarese ndr), e la campagna non è ancora finita. Di certo arriverà
un difensore e probabilmente anche una punta anche se non è facile
Questa è una squadra da ricostruire, anche nella mentalità:
di certo essere ultimi in classifica non aiuta però già domenica
scorsa contro una squadra che ci è superiore, ho visto lo spirito giusto.
Alla fine ho fatto i complimenti a tutti perché l'impegno è
quello che ci vuole. Adesso, per salvarsi, servono ancora delle cose, ma mi
sembra che ci stiamo incamminando nella direzione giusta». Tra le cose
che mancano ci mettiamo anche il pubblico? «Eh direi di si. Domenica
i tifosi non li ho visti, e colgo l'occasione per lanciare un appello: venite
allo stadio, tornate a sostenere il Monselice e tutti insieme potremo lottare
per la salvezza. So che a Monselice il tifo è molto caldo, spesso è
l'autentico uomo in più. Adesso il momento è difficile e per
potersi salvare serve l'aiuto di tutti. Domenica arriva il Porto Viro, è
uno scontro diretto molto importante. L'apporto dei tifosi sarebbe fondamentale».
Tratto da: Il Mattino di Padova, venerdì 18 gennaio 2002, Fabrizio Ghedin
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