Monselice-Este 0-2


Campionato Promozione girone C - 22^ giornata
Non c'è storia nel derby della Bassa
L'Este quasi passeggia a Monselice

MONSELICE. E' quasi crudele il confronto tra Este e Monselice, due realtà che in questo momento sono opposte tra loro, una prima, l'altra ultima, una lanciata e piena di entusiasmo, l'altra in uno dei momenti più umilianti della sua gloriosa storia. L'Este passa senza troppi problemi al Comunale con un gol per tempo, nonostante il generoso impegno dei padroni di casa, che Fortin tenta in tutti i modi di caricare e scuotere.
Il Monselice guarda l'Este e vede tutto ciò che era non più di 4 anni fa: in maglia giallorossa giocano alcuni degli eroi più recenti della storia biancorossa, Trevisan, Testolin, Dolcetto, per arrivare fino a Contin, Nicoletto, Saviolo, Muzzolon e Crema. E per non parlare di Nunzio Molon, monselicense purosangue ma che non ha mai vestito la casacca biancorossa.
Ma non è solo una questione di ex: l'Este ha al seguito un gruppo di ultras organizzati, una serie di tifosi dietro, ha la sicurezza di una grande squadra e la voglia della prima in classifica. E la convinzione, tra l'altro ben motivata, di essere ad un passo dalla vittoria del campionato.
Così non stupisce nessuno che al 34' l'Este vada in vantaggio su punizione con Guarise che indirizza la palla nell'angolino in cui Antonioli non può arrivare. La rete era stata peceduta da chiari segnali: al 16' incursione di Trevisan deviata da Antonioli, al 21' traversa di Barison su punizione. Nella ripresa Fortin cambia gli attaccanti: fuori Perin e Zerbinato, dentro Baldon e Ferrarese. I biancorossi hanno una breve reazione d'orgoglio, ma è solo una fiammata. L'Este riprende subito in mano le redini del gioco e chiude i conti definitivamente al 23': Trevisan in percussione entra in area e viene fermato fallosamente. E' rigore che Barison realizza spiazzando Antonioli.
La partita finisce lì, il Monselice, che già non ha i mezzi per opporsi allo strapotere tecnico e tattico dell'Este, non può minimamente pensare di rimettere in piedi una gara simile. Anzi, nel contesto si esalta Antonioli, che evita un passivo più pesante fermando in diverse circostanze gli attaccanti ospiti. In particolare è Nicoletto, un ex che a Monselice non era particolarmente apprezzato, a sfiorare a ripetizione il terzo gol.

Tratto da: Il Mattino di Padova, luned́ 11 marzo 2002, Fabrizio Ghedin

 

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