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Novanta minuti e mille motivi d'interesse. La domenica dei dilettanti vive domani il suo appuntamento clou con il derby tra Monselice ed Abano Alì, formazioni divise sul campo da tre lunghezze e fuori del terreno di gioco da una sana rivalità. In effetti il distacco reale in classifica tra le contendenti è di quindici punti a causa della penalizzazione per il caso delle ammonizioni truccate che ha costretto i padroni di casa a partire da meno dodici, sanzione senza la quale il match assumerebbe i contorni di un vero e proprio scontro al vertice. Aldilà delle note tecniche e dell'immancabile aspetto campanilistico, la sfida di domani rappresenta anche la prima volta di Ermanno Vegro, tecnico del Monselice, contro la sua ex squadra con cui l'anno scorso, da giocatore, ha sfiorato il salto nel Campionato Nazionale Dilettanti. «Ad Abano - racconta - ho fatto anche tutte le giovanili, debuttando in serie D nel lontano 1982. Riguardo l'ultimo campionato, rimane il ricordo di un ottimo ambiente, ideale per allenatore e giocatori, e di un gruppo di dirigenti eccezionali che fanno lavorare senza patemi. Inutile dire che questa è una partita particolare per me e per i vari ex in campo (Andreetta, Testolin, Vaglio, Donegà e Bordin, ndr), anche se spero che le emozioni più grandi arrivino alla fine perché significherebbe che l'abbiamo vinta...».Sul piano tecnico? «Noi dobbiamo cercare il primo successo casalingo per azzerare l'handicap ed iniziare un nuovo campionato con dodici punti di distacco dalla capolista. Forse giocheremo con maggiore tranquillità dato che, grazie ai successi esterni con due dirette concorrenti, in cinque partite abbiamo recuperato sette punti sulla zona salvezza e per questo il morale è discreto, nonostante non abbia mai potuto schierare la formazione migliore a causa dei mille imprevisti che ci sono capitati».

Tratto da : Il Gazzettino di Padova, sabato 28 ottobre 2000, Andrea Miola