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Il Monselice mette il bavaglio, manovre top-secret

MONSELICE. Ancora una settimana per conoscere il futuro del Monselice Calcio.
Questi sono giorni decisivi. Tanto che il presidente Marino Manganiello preferisce trincerarsi dietro la barriera, tanto volte innalzata a livello professionistico, del silenzio stampa. Nessuna dichiarazione per tutta la settimana perché «il momento è delicato e importante, ed è meglio non parlare per evitare malintesi che poi possono complicare le cose».
Anche il tema dell'allenatore, quindi, è tabù e fino a quando questi «nodi» della matassa non saranno sbrogliati, è persino inutile fare dei nomi. Si sa che tra i più gettonati è Franco Bortoletto, mister che ha vinto il primo campionato dell'era Giacomini, centrando il salto dalla Prima categoria alla Promozione in un epico spareggio a Rovigo contro il Canaro. La campagna acquisti e cessioni è, ovviamente, ancora molto indietro: per sapere quali giocatori tenere e quali cedere c'è bisogno anche del parere dell'allenatore. Ma anche su questo il presidente biancorosso sceglie di non dire nulla per sette giorni. A suggerire a Manganiello il silenzio stampa è stata la serie di articoli legati alla vicenda Zotti che ha portato alla fine del rapporto tra il direttore sportivo e il Monselice.
Lo stesso Zotti ha voluto precisare alcuni aspetti della sua vicenda personale chiusa con il Calcio Monselice: «Probabilmente, sono stato frainteso - spiega Zotti - Avevo concordato le mie mosse con il presidente Manganiello e Giacomini, mai avevo parlato di debiti da ripianare in tre anni. Avevo, invece, già accordi firmati su carta intestata della società con sei giocatori, che adesso sono tutti "sub judice". Mi spiace solo per il signor Veronese, che è un galantuomo, e per i tifosi di Monselice che sono gli unici "non colpevoli", costretti a subire le conseguenze della poca professionalità di alcuni».

Tratto da : Il Mattino di Padova, lunedì 16 luglio 2001, Fabrizio Ghedin


 

A Monselice va di moda la telenovela societaria

Non esiste un momento di pace e tranquillità sotto la Rocca. Smaltita a fatica la delusione per la retrocessione in Promozione, i tifosi del Monselice anche quest'anno stanno vivendo la consueta telenovela estiva che vede le vicende societarie in primo piano. Dopo i dissapori sorti al termine del campionato tra il portavoce Walter Veronese ed il presidente Marino Manganiello, con successivo chiarimento pubblico, la società aveva affidato a Nicola Zotti, già direttore sportivo di Abano e Noventa, una sorta di incarico esplorativo per allestire una squadra competitiva e portare nuovi azionisti che permettessero di acquisire denaro fresco dopo una gestione sicuramente onerosa.Anche in questo caso l'epilogo, arrivato a poco più di un mese dall'inizio della collaborazione, non è stato dei più pacifici ed ha visto i protagonisti attaccarsi tra di loro a mezzo stampa con la "ciliegina" di reciproche minacce di azioni legali. Alla fonte del dissidio, alcune dichiarazioni pubbliche, peraltro negate dall'interessato, di Nicola Zotti che, parlando di debiti pregressi della società, secondo Manganiello, oltre a dichiarare cose false, avrebbe "invaso competenze non sue". Immediata la risposta dell'interessato: «Volevo portare a Monselice una serie di giocatori e cinque nuovi sponsor, garantendo quella solidità economica che da tempo manca, come dimostra il fatto che ogni estate si ripropongano questi problemi». Il nuovo allenatore sarà quasi sicuramente Franco Bortoletto.

Tratto da : Il Gazzettino di Padova, lunedì 16 luglio 2001

 

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