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Il Monselice riparte con la «bandiera» Testolin

MONSELICE. Qualcosa si muove intorno al Monselice Calcio. Dopo l'appello lanciato dalla societá alla città per impedire che la squadra biancorossa (appena retrocessa dall'Eccellenza alla Promozione) andasse allo sfascio, ci sono i primi segnali. Se non si tratta di una ripresa, per lo meno si può parlare di un primo programma di rilancio. Ad illustrarlo è un nome noto alla piazza: Nicola Zotti, allenatore per un brevissimo periodo a Monselice e poi passato al ruolo di dirigente che ha coperto in diverse squadre dilettantistiche della provincia di Padova (e non solo).
«Stiamo lavorando, insieme anche alla dirigenza che già c'era lo scorso anno, per creare una struttura ed una squadra che possano durare - spiega Nicola Zotti - Il fatto è che Monselice, in questo momento, non può sostenere certi ritmi dal punto di vista economico». Tradotto significa che all'ombra della Rocca non ci si può permettere il lusso di alcuni giocatori: «Di questo aspetto occorrerà per forza tenere conto nella costruzione della squadra per il prossimo anno». Insomma un ridimensionamento della potenzialità della squadra? «Non dico questo - risponde Zotti - Il prossimo anno il campionato di Promozione presenta squadre di grande importanza: Este, Piovese, Abano, Conselve, Monselice, Due Carrare, Solesinese... Insomma sono derby tutti molto sentiti. Non si può immaginare che il Monselice affronti un simile torneo con una formazione che non sia in grado di tenere il campo. Da come la vedo io alcuni giocatori diciamo così "storici" che aiutano anche i tifosi ad identificarsi nella squadra dovranno rimanere. Penso ad un giocatore come Testolin. Attorno a loro ci dovranno essere dei giovani, ma giovani bravi e promettenti. Insomma, l'anno prossimo a Monselice bisognerà tentare di fare una squadra che metta insieme le esigenze del campo che in una piazza come questa sono prioritarie, e quelle della "cassa" che sono altrettanto importanti, specie per non rischiare brutte sorprese».
Anche se Zotti non si sbottona e non fa nomi, la linea del Monselice per il mercato 2001 sembra chiara: giocatori importanti con un buon mercato sono destinati a partire e a lasciare il campo ad altri promettenti e più "sostenibili". Non ci sarà, però, uno smantellamento; anche se di fronte ad una grossa offerta anche gli altri pezzi pregiati potrebbero partire. Nessuna novità, invece, per quel che riguarda l'allenatore. Tra le voci che girano si sente il nome di Antonello Di Chiara, già mister dell'Este e con un carattere battagliero che piacerebbe al pubblico del Comunale. Ma tutto resta legato all'evoluzione della società: quando le cose saranno sistemate in maniera definitiva, il mercato dei biancorossi partirà sul serio.

Tratto da : Il Mattino di Padova, lunedì 22 Giugno 2001, Fabrizio Ghedin

 

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