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Monselice, un punto d'onore: la salvezza
Annullato l'handicap (meno 12) in sette giornate d'Eccellenza

MONSELICE. Un campionato a passo di vertice, anche se la classifica si legge diversamente. Il Monselice in sette giornate ha già recuperato l'handicap di 12 punti: ha un solo punto «vero», ma ne ha conquistati due meno del Villafranca, capolista nel Girone A di Eccellenza. Domenica affronta il DeRoMa Malo in quello che dovrebbe essere a tutti gli effetti uno scontro salvezza. In realtà per l'undici di Ermanno Vegro il prossimo impegno si presenta abbastanza abbordabile, vista la differenza di punti fatti dalle due squadre: 13 per il Monselice, 2 per il DeRoMa Malo. «Non possiamo e non dobbiamo ancora guardare la classifica - sottolinea il tecnico biancorosso - Se continueremo ad affrontare ogni partita come se fosse l'ultima spiaggia, avremo la possibilità di raggiungere la salvezza. Altrimenti rischiamo di rimanere invischiati nella zona bassa della classifica. Abbiamo dimostrato di essere una buona squadra, non abituata a lottare per non retrocedere. Fino a quando non avremo raggiunto i 36 punti, non è permesso abbassare la guardia». In estate, il calcio sotto la Rocca rischiava il fallimento; una cordata di imprenditori padovani ha rilevato la storica società; rivoluzione dello staff dirigenziale e squadra affidata a Vegro, ex bandiera dell'Abano, all'esordio come allenatore. La nuova proprietà, oltre ad dare una vitale boccata di ossigeno alle casse del Monselice, trasmette all'ambiente l'entusiasmo necessario a raggiungere qualsiasi traguardo. L'effetto è eloquente dopo meno di due mesi di campionato. «Si è creato un clima costruttivo attorno alla squadra - commenta l'allenatore - Il presidente Marino Manganiello e tutti i dirigenti ci seguono negli allenamenti e in tutte le partite. Proprio qualche giorno fa ci siamo riuniti per capire, dopo la riapertura del mercato, se ci sia o meno bisogno di qualche rinforzo. Ho trovato nella proprietà la massima disponibilità per raggiungere gli obbietti fissati ad inizio stagione». La forza dei monselicensi è il gruppo che non si è intimidito di fronte al meno 12 di partenza. Si è impegnato al massimo, ha plasmato uno spogliatoio compatto che viaggia unito come una falange oplita. «Devo ringraziare soprattutto la "vecchia guardia" per aver creato uno zoccolo duro di amici, in cui è diventato naturale per i nuovi arrivati integrarsi. Meritano un plauso Ferrarese, Andretta, Bertipaglia, Bosnar, Testolin per aver fatto da chiocce ai più giovani».

Tratto da : Il Mattino di Padova, mercoledì 8 novembre 2000

 

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