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MONSELICE. «Walter Veronese non è mai stato il direttore
generale del Monselice, è un semplice consigliere della società
che, per il solo fatto di abitare sotto la Rocca, ha svolto compiti ufficiali
per conto della proprietà». A parlare è il presidente del
Monselice Calcio, Marino Manganiello dopo le dichiarazioni di Veronese all'indomani
della retrocessione.
«Non aveva il diritto di parlare a nome della società - continua
infuriato il presidente - Non è l'addetto stampa, non ha interpellato
me o il consiglio prima di parlare, e soprattutto quello che ha detto non corrisponde
per nulla al vero».
Le «picconate» di Veronese vengono una ad una smentite dal presidente,
che tra le altre cose svela la possibilità che la società passi
di mano alla fine del campionato. «Prima di tutto vorrei rassicurare i
giocatori che nessuno di loro è in vendita, o che almeno le cessioni
che saranno fatte risponderanno ad una logica di rinforzo per risalire immediatamente
in Eccellenza. Niente epurazioni o smobilitazioni come Veronese ha detto, ma
solo una buona campagna di rafforzamento». Anche l'allenatore Ermanno
Vegro non si discute. «Credo che in pochi avrebbero accettato di allenare
una squadra che partiva da -12 - sottolinea Manganiello - lui l'ha fatto e per
un soffio non è riuscito nell'impresa. La società punta molto
su Vegro e la fiducia nelle sue capacità è rimasta intatta anche
dopo la retrocessione. Per quanto riguarda poi il fatto che io non mi faccio
vedere a Monselice ci sono i verbali d'assemblea a dimostrare che Veronese è
due mesi che diserta le riunioni del consiglio d'amministrazione».
Il rapporto tra Walter Veronese e il resto della dirigenza del Monselice si
è logorato al punto che a fine campionato il dirigente sarà esautorato
dal consiglio. «Sto già contattando altri imprenditori che possano
sostituire gli sponsor che ha portato Veronese in modo da non dover più
dipendere finanziariamente da lui». Le voci vicine alla società
parlano però del tentativo dello stesso Veronese di mettere insieme una
cordata di imprenditori monselicensi per rilevare le quote della società
anche se fino ad oggi nessun contatto è avvenuto. «Ho dato tempo
fino al 15 maggio a Veronese per farsi avanti con proposte concrete - ribatte
prontamente Manganiello - Se entro quella data ci siederemo attorno ad un tavolo
si potrà discutere di un eventuale passaggio di proprietà, ma
allo stato attuale credo che sia francamente difficile che Veronese riesca a
mettere insieme le risorse necessarie».
Tratto da : Il Mattino di Padova, martedì 1 maggio 2001, Francesco Patanè
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