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MONSELICE. Operazione tre punti. Dopo due sconfitte di fila il Monselice, in casa con il Tezze, ha un solo risultato a disposizione: la vittoria. La salvezza è rimasta a 5 punti (grazie alla sconfitta del Lugagnano) ma è vero anche che la quint'ultima adesso dista dal Monselice ben 8 punti. Insomma, se i biancorossi vogliono salvarsi devono fare la corsa su Torri e Lugagnano. Adesso è importante ridurre il distacco, magari infilando un «filotto» di risultati positivi. Anche se a 13 giornate dalla fine parlare di «ultima spiaggia» è eccessivo, le partite con Tezze, Casalserugo (in trasferta) e Torri (ancora al Comunale) diranno una parola fondamentale. Quando sembrava che il distacco inflitto dalla penalizzazione fosse stato annullato, ecco la crisi. «Stiamo risolvendo i problemi di organico - spiega mister Ermanno Vegro - Tra squalifiche ed infortuni eravamo messi davvero male. E non dobbiamo nasconderci che il momento in effetti è difficile. Occorre reagire: nella salvezza ci credo eccome». In effetti l'undici biancorosso è alle prese con diversi problemi: «Ferrarese ha subito un risentimento muscolare a Lonigo, Testolin gioca ormai da un paio di mesi con il menisco rotto. Sono ragazzi eccezionali». La società è tornata sul mercato alla ricerca di rinforzi. Sono arrivati tre giovani del Cittadella: Bertolin, Girardi e Meneghin rispettivamente un difensore esterno, un difensore centrale ed una punta esterna. Si sognava anche il colpo da 90. E le voci che giravano in città, di una trattativa per Cominotto, erano vere. «La società lo ha trattato - dice Valter Veronese direttore generale - E avevamo trovato anche l'accordo con il San Donà. Solo che il ragazzo ha ancora un anno di contratto e ha preferito rimanere».

Tratto da : Il Mattino di Padova, domenica 4 febbraio 2001, Fabrizio Ghedin