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Dopo l’aggressione a Noventa, primo Daspo contro un calciatore in Veneto. La vittima: «Non accetto le scuse, lo denuncerò per lesioni»

Giocatore violento, stadio vietato per 5 anni Con un pugno aveva fratturato la mascella ad un avversario: uruguaiano dell’Adriese punito come un ultras Nel dopopartita ha colpito con un pugno un avversario fratturandogli la mascella. Contro di lui oltre alla squalifica per quattro anni del giudice sportivo è arrivato anche il Daspo, il provvedimento solitamente riservato agli ultras violenti, che gli impedirà di metter piede in uno stadio per cinque anni. Fabrizio Ronchetti, calciatore di origini uruguaiane dell'Adriese, è il primo calciatore colpito da un provvedimento simile in Veneto. L'episodio è accaduto domenica scorsa a Noventa Padovana, al termine di una partita del campionato di Eccellenza. La sua vittima, Michele Selleri, giocatore della società di casa, ricoverato in ospedale con una prognosi di 40 giorni, non perdona: «È andato in televisione per presentarmi le scuse, ma io non le accetto, anzi lo denuncerò per lesioni».

Aldighieri eFraccon

 

 

Punizione esemplare per Fabrizio Ronchetti, giocatore dell’Adriese che con un pugno ha fratturato la mascella a Michele Selleri del Noventa

Stadi vietati per cinque anni al calciatore violento

E squalifica per quattro, non potrà scendere in campo prima del 2012. La vittima: non lo perdono, lo denuncerò per lesioni Padova

NOSTRA REDAZIONE

Non è mai accaduto nel Veneto. Un giocatore violento dell'Adriese è stato punito con il divieto di accedere alle manifestazioni sportive per cinque anni. Non è però la prima volta in Italia. In Campania, nel marzo 2007, l'allora questore di Avellino, Vittorio Rochira, aveva notificato la medesima sanzione restrittiva a otto calciatori delle formazioni di Eccellenza campana, Solofra e Serino, resisi protagonisti di una gigantesca rissa durante l'incontro.

Il provvedimento disciplinare è stato preso dal questore di Padova, Alessandro Marangoni, nei confronti di Fabrizio Ronchetti, di origine uruguaiana e residente ad Adria, che domenica scorsa, al termine della partita di Eccellenza contro il Noventa, ha sfondato con un pugno la mascella al giocatore di casa, Michele Selleri. «Ho ritenuto di applicare questo provvedimento così duro - ha dichiarato Marangoni - perchè il gesto di cui si è reso responsabile il calciatore è molto grave. Chi decide di scendere in campo per disputare una partita di pallone e quindi di essere un giocatore, ha il dovere di tenere un comportamento degno di una persona che pratica un'attività sportiva. Ricordo che il calciatore colpito ha riportato una prognosi di oltre 40 giorni». Ma la guarigione di Michele Selleri potrebbe avere un decorso molto più lungo. A questo provvedimento si è aggiunto anche quello del giudice sportivo, che ha squalificato per quattro anni il calciatore uruguaiano. Esattamente fino al 4 maggio del 2012.

Michele Selleri, dal suo letto di ospedale, si è detto soddisfatto della decisione del questore di punire il suo aggressore con un Daspo - questo l'acronimo del provvedimento - così severo. Il giocatore del Noventa è ricoverato al settimo piano del Policlinico di Padova, nel reparto di chirurgia maxillofacciale. Martedì gli sono state applicate tre placche alla mandibola, oltre a una fissazione intramascellare con elastici. «Alcuni amici di Ferrara - ha dichiarato con un filo di voce Selleri - mi hanno raccontato che Ronchetti è andato in televisione, su Telestense, per chiedermi scusa. Bene, io le sue scuse non le accetto e lo denuncerò per lesioni private. Per fortuna adesso non ho dolore, ma per una ventina di giorni dovrò alimentarmi attraverso le cannucce. Ho subito danni permanenti e ripeto, non perdonerò mai Ronchetti».

Ha accolto con favore la decisione del questore anche il presidente del Noventa, Stefano Guidi Colombi. «Cinque anni di Daspo - ha affermato il primo dirigente - sono la giusta punizione per Fabrizio Ronchetti. Il gesto che ha caratterizzato il dopo partita è gravissimo. Il fatto che al momento interessa di più a me e alla mia società, è rivedere il prima possibile "Sece" Michele Selleri con noi. È un ragazzo unico nel suo genere, lo consideriamo il "babbo" del gruppo».

Secondo Colombi, il club Adriese non si è comportato bene nei confronti del Noventa, perchè il presidente della formazione rodigina non si è mai fatto vivo con il giocatore ferito. «Voglio ringraziare pubblicamente i carabinieri della stazione di Noventa - ha concluso Guidi - perchè pur essendo intervenuti solo con due unità, sono riusciti a tenere sotto controllo la tifoseria ospite che aveva intenzioni tutt'altro che pacifiche. A fine match hanno identificato coloro che si sono resi partecipi delle violenze più gravi». Effettivamente al termine della partita di domenica diversi supporter dell'Adriese, forse galvanizzati dal violento gesto del loro beniamino Ronchetti, si sono calmati solo all'arrivo delle forze dell'ordine.

Marco Aldighieri

 

 

 

I DIRIGENTI

Il club polesano: «Società e tifosi irreprensibili»

Adria ed il mondo sportivo adriese sotto shock per la maxisqualifica a Fabrizio Santiago Ronchetti, ritenuta da molti, se non da tutti, spropositata. A fare da cassa di risonanza il "Muro" degli ultras. Stride soprattutto quella "interdizione" dagli stadi, difficilmente rintracciabile in altri episodi simili, se non più gravi. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'ultracentenaria Us Adriese 1906 anche se da parte della società, per il momento, nessun commento ufficiale. Solo voci ufficiose, dettate dall'amarezza del momento. Qualcosa di più concreto si saprà oggi; una conferenza stampa è stata convocata nel tardo pomeriggio.

Nel frattempo il centravanti 23enne della società granata non parla, scosso dagli ultimi avvenimenti. Le sue uniche dichiarazioni risalgono alla tarda serata di martedì quando si è scusato pubblicamente, in diretta televisiva, dagli schermi di una nota emittente locale. Lo ha fatto chiedendo scusa sia a Michele Selleri sia al Noventa. Accanto a lui sedeva il presidente Olivo Frizzarin che anche oggi (ieri per chi legge ndr) ribadisce concetti già ripetuti più volte. «Ho già porto le mie e le nostre scuse ufficiali al Noventa Calcio ed al giocatore subito dopo l'accaduto. Ho parlato subito dopo l'episodio con Selleri, l'ho "accompagnato" in ospedale, era presente anche il nostro allenatore-giocatore Massimo Pedriali, ex compagno di squadra dell'atleta padovano, e mi sono sempre sincerato delle sue condizioni, nonostante le dichiarazioni in controtendenza della società di casa».

Gianluca Levi, memoria storica granata, figlio di uno dei più grandi dirigenti dell'Unione Sportiva Adriese non vuole entrare nel merito delle sanzioni: «A Ronchetti è stata inflitta una punizione che dovrà servire da esempio: non solo a lui ma soprattutto agli altri. Non può esistere, a torto o a ragione, che durante una competizione sportiva si passi alle mani. Mi rammarico molto per quello che è successo. L'importante è che la società resti pulita ed al di sopra di ogni sospetto. Così come sono al di sopra di ogni sospetto i nostri tifosi. Non hanno fatto nulla».

Per il vicesindaco Alessandro Rigoni, padre di Francesco, giocatore in odore di prima squadra «una festa dello sport si è trasformata in un episodio di cronaca nera; mi dispiace per l'immagine della città. Chi ha sbagliato è giusto che paghi: mi auguro però che la decisione del giudice sia stata equa. Ora comunque lo sport deve prevalere ed invito i tifosi a stringersi ancor più attorno alla squadra».

Guido Fraccon

 

Provvedimento di Daspo del questore di Padova nei confronti di Ronchetti dell’Adriese che ha colpito Selleri con un pugno

Calciatore violento, 5 anni fuori dagli stadi

La giustizia sportiva nel frattempo lo ha squalificato per quattro anni dalle competizioni Un divieto di 5 anni ad intervenire a manifestazioni sportive è stato inflitto dal Questore di Padova al calciatore 25enne dell'Adriese (Eccellenza), per aver aggredito un avversario fratturandogli una mascella. Il fatto era avvenuto domenica scorsa, al termine della partita Noventa Padovana-Adriese, quando un giocatore uruguayano della squadra polesana aveva picchiato il capitano locale Selleri. In base al Daspo emesso dal questore Alessandro Marangoni, il giovane non solo non potrà giocare a calcio, ma nemmeno vedere partite allo stadio per i prossimi cinque anni. Il provvedimento preso da Marangoni sarebbe il primo caso in Italia di un Daspo nei confronti di un giocatore di calcio. «Ho ritenuto opportuno applicare questo tipo di sanzione - ha spiegato Marangoni - in quanto l'episodio di domenica è piuttosto grave. Chi è uomo di sport deve dare l'esempio in campo, in primis ai tifosi. In questo caso invece si è trattato di una aggressione grave nei modi e nei risultati». La gisutizia sportiva ha squalificato Ronchetti per 4 anni.