Il giorno 2 Luglio (festa della Visitazione di M. V.) dell'anno 1612, una gentil donna di Meldola, AGNESE figlia di Giovanni Maria DALLE TOMBE, la quale da tempo aveva perduta per la malattia la vista da un'occhio, improvvisamente si trovò risanata mentre pregava davanti ad una Immagine della Madonna, che il pittore bertinorese Mastro Bentivoglio aveva dipinta ed il meldolese Gaspare Sirri, nove anni prima, aveva solennemente collocata in una cella posta in luogo di un rustico pilastrino, a cavaliere di un crocicchio, in località Casticciano non lungi da Bertinoro. Il fatto, che corona va con la sanzione del prodigio, una devozione popolare già intensa e diffusa, veniva riconosciuto da Mons. Giovanni Andrea Caligari Vescovo di Bertinoro, il quale avendo constatato il pessimo stato della parrocchia di Collecchio, cui apparteneva Casticciano ed il crescente culto per la S. Immagine e l'aumentata affluenza dei fedeli, decideva di por mano senza indugio a nuovo e più ampio tempio, conforme a quanto aveva deliberato fin dal 20 luglio 1611, in accordo con Don Almerigo Traversari Rettore di S. Maria di Collecchio ed accettando l'offerta di Fabio Fabbri e della moglie Isabella di Casticciano i quali donarono il terreno "acciò avanti alla cella o chiesa da farsi si possi fare una piazza per comodità del popolo fedele". Difatti pochi giorni dopo il 12 Luglio 1612 altra festività Mariana, veniva posta la prima pietra del nuovo edificio per mano di Marcello Padovani protonotario apostolico e vicario generale di Mons. Cagliari, vecchio e malato. Questi però non vide la nuova chiesa perchè nel gennaio del 1613 moriva nella grave età di 86 anni. Il succesore immediato di Lui Innocenzo dei Principi Massimo che, entrato per la prima volta in diocesi nel 1615, accertatosi che il fervore delle folle anzichè attenuarsi cresceva di giorno in giorno, impartì ordini che la costruzione fosse rapidamente ultimata; il che avvenne entro il medesimo anno. Ma la benedizione della chiesa novella, protratta fino al 3 agosto 1619, diede luogo ad indimenticabili dimostrazioni religiose. Una solenne processione trasportò la S. Immagine fino a Bertinoro, ove si trattenne una settimana nelle varie chiese, fatta segno di giubilo e di venerazione. Nella processione di ritorno, attorno al Vescovo Innocenzo dei Principi Massimo, che aveva benedetta la chiesa, erano canonici, Ordini Religiosi, Gonfaloniere, Magistrati e una folla immensa accorsa da tutti i paesi vicini. All'imbrunire di quella giornata, veramente trionfale per la Vergine Gloriosa e quale Casticciano mai aveva visto nè mai forse rivedrà, il Cardinale Rivarola con tutto lo splendore della Sua Corte di Legato per la provincia della Romagna, si prostrava dinnanzi alla prodigiosa Immagine. |
Successione degli Arcipreti di S. Maria in Casticciano dal 1612 al 1960
Stato di Popolazione di S. Maria in Casticciano alla SS. Pasqua 1952: |