PER IL NUOVO MILLENNIO

Messaggio per il nuovo millennio di sua Santità il Dalai Lama

tradotto a cura

dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia

Molte persone sembrano essere eccitate per il nuovo millennio. Ma il nuovo millennio in se stesso non ha niente di speciale. Entrando nel nuovo millennio le cose saranno le stesse, non vi sarà niente di diverso. Comunque, se noi vogliamo veramente che il prossimo millennio sia più felice, più pacifico e più armonioso per il genere umano, dovremo fare degli sforzi per renderlo come lo desideriamo. Questa possibilità è nelle nostre mani, ma soprattutto nelle mani delle giovani generazioni.    Abbiamo avuto molte esperienze durante questo secolo, sia costruttive sia estremamente distruttive. Dobbiamo apprendere da queste esperienze, dobbiamo avvicinarci al prossimo millennio più olisticamente, con più apertura e lungimiranza. Se ci impegneremo nel modo giusto per rendere il futuro del mondo migliore, dovremo mettere enfasi sui seguenti punti che credo siano vitali.

1) Mentre ci occupiamo del progresso materiale e del benessere fisico dovremo, nello stesso tempo, porre eguale attenzione allo sviluppo della pace della mente e quindi al prenderci cura degli aspetti interiori del nostro essere.

2) Per quanto riguarda l’educazione, che generalmente opera soltanto sul versante accademico, dobbiamo sviluppare nelle menti delle giovani generazioni, che studiano nelle varie istituzioni educative, più altruismo e un senso di responsabilità e di solidarietà nei confronti degli altri. Questo può essere fatto senza necessariamente coinvolgere la religione. Si potrebbe allora chiamare questo tipo di educazione etica secolare, poiché, di fatto, essa consiste in qualità umane basilari quali la gentilezza, la compassione, la sincerità e l’onestà.

3) Il secolo passato, sotto alcuni aspetti, è stato un secolo di guerra e di spargimenti di sangue. Anno dopo anno, è stato testimone di un incremento, da parte di molti paesi del mondo, delle spese per la difesa militare. Se vogliamo cambiare questa tendenza, dobbiamo seriamente considerare il concetto di non-violenza, che è una espressione fisica della compassione. Nel fare della non-violenza una realtà, dobbiamo innanzitutto lavorare sul disarmo interiore e quindi procedere nel rendere fattivo il disarmo esterno. Con "disarmo interiore" intendo eliminare in noi stessi tutte le emozioni negative che si manifestano nella violenza. Anche il disarmo esterno deve essere gradualmente attuato, passo dopo passo. Prima di tutto dobbiamo lavorare per la totale abolizione delle armi nucleari e, progressivamente, demilitarizzare totalmente il mondo intero. All’interno di questo processo dobbiamo anche impegnarci nel fermare il commercio delle armi, che viene ancora estesamente praticato perché molto lucroso.  Se faremo tutto questo potremo sperare di vedere, nel prossimo millennio, anno dopo anno, decrescere le spese militari delle varie nazioni e una graduale attività verso la demilitarizzazione. I problemi dell’umanità, naturalmente, continueranno a esistere ma il modo di risolverli dovrebbe avvenire attraverso il dialogo e la discussione. Il prossimo secolo dovrebbe essere di dialogo e discussione anziché un secolo di guerra e di spargimenti di sangue.

4) Dobbiamo ridurre il divario fra i ricchi e i poveri, sia a livello nazionale che a livello globale. Questa ineguaglianza, che vede una parte della comunità umana vivere nell’abbondanza, e un’altra parte, nello stesso pianeta soffrire la fame e anche morire di stenti, non è soltanto moralmente sbagliata ma, in pratica, anche una fonte di problemi. Egualmente importante è il tema della libertà. Fino a quando vi sarà mancanza di libertà, ,in molte parti del mondo, non vi potrà essere una pace reale e, in un certo senso, non potrà esservi una reale libertà anche nel resto della mondo.

5) Per il beneficio delle future generazioni, dobbiamo prenderci cura del nostro pianeta e del nostro ambiente. Il danno ambientale è spesso graduale e non si può constatare facilmente: nel momento in cui ne prendiamo coscienza, è generalmente troppo tardi. Poiché tanti dei maggiori fiumi che scorrono in molte parti del sud-est asiatico sono originati nell’altipiano del Tibet, non è fuori luogo menzionare qui la cruciale importanza di prendersi cura dell’ambiente in questa area.

6) Infine, una delle più grandi minacce di oggi è l’esplosione demografica. A meno che non ci impegniamo a prendere seri provvedimenti a questo riguardo, ci dovremo confrontare con il problema delle risorse naturali inadeguate per tutti gli esseri umani su questa terra.

Dobbiamo analizzare seriamente queste istanze che ci riguardano tutti, se vogliamo guardare al futuro con qualche speranza.