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La scelta della moto
Non è possibile stabilire a priori quale è il tipo di moto più adatto per
un raid nel Sahara, in quanto nella scelta entrano in gioco fattori
soggettivi quali le capacità tecniche del pilota, la sua struttura fisica
etc.
Volendo schematizzare, si può affermare che esistono due orientamenti
antitetici : da una parte ci sono i sostenitori della moto leggera, di
peso inferiore a 140-150 kg.( Yamaha TT, Honda XR 400 o 600, KTM 400 o 620,
Suzuki DR 350 etc.), dall' altra i fautori della moto potente di maggiore
cilindrata ( Cagiva Elefant, BMW Paris-Dakar, Honda Africa Twin, Yamaha
SuperTenerè etc.) .
La moto leggera è più agile e in genere più facile da guidare; permette di
risolvere più facilmente gli insabbiamenti ma manifesta limiti oggettivi
durante le lunghe tappe di trasferimento.
Il motore potente viene da alcuni giudicato più affidabile nei lunghi raid
e meno soggetto a cedimenti; la potenza della moto è inoltre sicuramente
apprezzabile durante le lunghe tappe di trasferimento come pure la maggiore
elasticità del motore.
Si può peraltro comunemente osservare che la convinzione di molti fautori
della moto potente si affievolisce mano a mano che le piste si fanno più
impegnative, fino quasi a scomparire sulle dune.
Il principiante in genere non ha le capacità tecniche necessarie per
sfruttare adeguatamente la potenza di una moto di grossa cilindrata mentre
paga l'indubbia maggiore difficoltà di guida legata al peso; chi si accinge
per la prima volta ad affrontare un motoraid nel Sahara e non ha grande
esperienza di guida nel fuoristrada dovrebbe orientarsi senz'altro verso
una moto leggera, (la Suzuki DR 350 è una moto "facile" e nel contempo
affidabile meccanicamente e robusta, anche se i suoi soli 34 CV fanno
storcere il naso a molti) lasciando a piloti esperti ed in grado di
sfruttare la potenza del mezzo la guida di moto di cilindrata superiore a
600 cc. o le bicilindriche.
I pezzi di ricambio
In Africa, anche nelle città, è quasi impossibile reperire una adeguata
assistenza meccanica e pezzi di ricambio per qualunque moto . E' quindi
necessario organizzarsi per avere la massima autosufficienza, curando la
perfetta messa a punto del mezzo prima della partenza e portando al
seguito alcuni pezzi di ricambio.
E' difficile definire una lista di pezzi di ricambio universale, in quanto
ogni modello di moto presenta specifici punti deboli; è quindi buona
norma farsi consigliare dal Concessionario circa le parti soggette a
maggiore usura o a maggior rischio di cedimento.
In ogni caso è indispensabile portare con sè la seguente dotazione minima :
- cavo del freno e della frizione
- camera d'aria anteriore e posteriore
- leva del freno e della frizione (si rompono facilmente in caso di caduta)
- lampada faro anteriore
- filtri benzina
- olio motore
- filtri dell'aria
- catena o falsamaglia
- tendicatena
La preparazione della moto
La moto deve essere alleggerita il più possibile, eliminando tutto quello che nel deserto
non è necesssario e che in caso di caduta può rompersi o essere pericoloso per il pilota.
Devono quindi essere smontate le frecce, gli specchietti retrovisori, le pedane del
passeggero e portapacchi.
La stessa strumentazione può essere rimossa se si prevede di montare il GPS,
che è in grado di sostituire il tachimetro e il contachilometri.
In ogni caso si tenga presente che l'unico strumento indispensabile è il contachilometri.
L'autonomia consentita dai serbatoi montati di serie non è generalmente sufficiente per
affrontare raid impegnativi, anche perchè sulle piste i consumi aumentano considerevolmente.
Bisogna quindi prevedere l'installazione di un serbatoio maggiorato, tale da consentire
una autonomia su asfalto di almeno 400-450 km.; sono da evitare invece le taniche laterali
che in caso di caduta su rompono subito.
Montare portaborracce : quello della Acerbis di Bergamo è ottimo e si può montare anche
sul manubrio.Possono anche essere montati portaborracce da ciclista. E' necessario
prevedere una riserva di almeno due o tre litri d'acqua.
- Ruote
: è indispensabile partire con pneumatici nuovi.
I più adatti per un motoraid nel Sahara sono i Michelin Desert, pneumatici di grande durata,
resistenti alle forature e dotati di ottima resa; bisogna peraltro tenere
presente che sono gomme molto dure e pertanto difficili da montare,
specilmente in situazioni di emergenza, e non si adattano a tutte le moto.
Una ottima alternativa sono le Michelin
T63 per la gomma posteriore e le Pirelli MT 71 per la gomma anteriore.
Tenere presente che più larga è la sezione del pneumatico e migliore è
la sua resa sulla sabbia; per questo motivo in genere si preferisce montare
pneumatici
con sezione più larga di quella prevista dal Costruttore.
Per ridurre il rischio di forature è consigliabile montare camere d'aria
rinforzate.
Per conferire maggiore resistenza ai cerchi, soggetti a grandi sollecitazioni
sulle piste, è consigliabile tirare i raggi ed eventualmente legarli tra loro
con filo di rame.
- Telaio e trasmissione
: uno dei maggiori problemi durante un motoraid sono le continue sollecitazoni
e vibrazioni cui è soggetta la moto, specialmente sui tratti di
"tole ondulèe" che letteralmente smontano la moto allentando tutti i bulloni.
Prima della partenza è quindi necessario
controllare tutta la bulloneria, operazione che comunque è consigliabile
ripetere giornalmente durante tutta la durata del raid.
Ogni ancoraggio supplementare, per esempio gli attacchi del GPS e delle
borracce , deve essere
realizzato con la massima cura, utilizzando preferibilmente bulloni autobloccanti .
E' indispensabile che catena (consigliato il tipo 0-Ring), corona e pignone siano nuovi o comunque in
ottime condizioni ;
questi punti sono infatti
particolarmente soggetti ad usura sulle piste sabbiose, che possono dimezzarne la
durata.
Controllare eventuali perdite di olio dalle forcelle e dall'ammortizzare posteriore.
- Motore
: prima della partenza è necessario sosituire l'olio e il filtro:
usare solo olio minerale in quanto in Africa è difficile reperire
olio sintetico.
Controllare lo stato di usura della catena di distribuzione e dei dischi frizione.
Interporre un filtro benzina tra serbatoio e carburatori (filtri in carta), controllare tutta la
bulloneria motore ed eventuali trafilamenti d'olio; controllare bene
la tenuta dei collettori d'aspirazione .
Per i modelli con avviamento elettrico è consigliabile prevedere una modifica per
l' avviamento a pedale, che è considerato più robusto e affidabile .
Alcuni modelli non previsti di para
strappi alla ruota posteriore tendono a danneggiare il cambio ; è meglio
montare una ruota con parastrappi.
- Filtro dell'aria
: i filtri più efficienti sono quelli in spugna : richiedono maggiore
manutenzione, ma durano moltissimo.
Pur non essendo teoricamente necessario, è comunque consigliabile portarne
almeno un paio di scorta in quanto non è sempre agevole pulire un filtro
di spugna, specialmente in situazioni di emergenza.
I filtri in carta richiedono minore manutenzione (per la pulizia è
sufficiente "soffiarli" con un compressore) ma garantiscono minore durata.
E' pertanto necessario portare al seguito dei filtri di ricambio, in numero
variabile a seconda del tipo di moto.
Esistono opinioni contrastanti circa l'utilità di spalmare di grasso le
cassette filtro o di proteggere con una calza di nylon l'apertura
d'aspirazione.
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