Bruno Brillante

scrittore

LE LUNGHE ESTATI DEGLI ANNI '60

Formia, tra Gaeta e il Garigliano: un angolo di Lazio ad un passo da Napoli.
Non era lontana Formia, eppure era andar lontano dalla Città, dalla scuola e dalle macchine, dalla Città che proprio in quegli anni stava per essere abbandonata, forse per sempre, dai suoi Lari, dai tanti Munacielli e Belle Imbriane soffocati dai fumi e dal cemento.
Non ce ne accorgemmo, giovinetti in un’età di passaggio, nostra e di un mondo che correva ormai troppo velocemente.
Formia in quei giorni era un recupero di luci e di odori, per noi che non abitavamo luoghi protetti della
Città ferita, di mare pulito e di sabbie di polvere dorata.
Quattro mesi possibili anche per famiglie dai redditi modesti. La crescita economica e il conseguente benessere che si sostituì alle ristrettezze degli anni difficili del dopoguerra fece avvicinare noi, figli di operai e impiegati, ai rampolli della borghesia: piccoli appartamenti in affitto a pochi passi da ville e dimore signorili.
Mi sovviene un caldo pomeriggio di agosto, la spiaggia quasi deserta, il legno dei camminamenti delle cabine e dello stabilimento, il vento e il sale sulla pelle scurita dal sole.
Il mare era pulito, l’aria tersa, nessuno avrebbe potuto immaginare, allora, che anche da lì, presto sarebbero fuggiti i numi tutelari dei luoghi, spinti altrove da chiazze oleose non viste prima, da un crescente numero di motori e di nuovi palazzi cresciuti come funghi dopo pioggia, a riempire vuoti antichi.
E così, una mattina dei primi anni del nuovo decennio, abbandonammo quel mare che per lunghe estati ci fu amico.
Quelle estati non sono mai diventate inverni.

1) I Lari nella mitologia romana erano gli spiriti protettori degli antenati defunti che vegliavano sul buon andamento della famiglia, della proprietà o delle attività in generale.

2) I Munacielli sono spiriti leggendari del folklore napoletano.

3) La Bella Imbriana nelle credenze popolari napoletane è lo spirito benefico della casa.