Sommario. Le Samoa furono scoperte dall’olandese
Roggeveen nel 1722 ma si mantennero indipendenti fino alla fine del XIX secolo
quando si accese tra Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti una lotta per
imporre il protettorato sulle isole, risoltasi con la spartizione del 1899
tra tedeschi e americani. La Gran Bretagna ottenne in compenso il protettorato
su Tonga e altre isole.
Regno di Samoa, c. 1858-c. 1873
Prima bandiera del regno entrata in uso verso
il 1858 e modificata probabilmente nel 1873. Il rosso è colore sacro
presso i polinesiani. Il crescente e la stella, che rendono la bandiera molto
simile a quella turca, non hanno alcun riferimento con l’islam: sono forse
in relazione a miti locali.
Regno di Samoa, c. 1873-1875
Bandiera in uso per un breve periodo tra il 1873
(circa) e il 1875. Modello significativo, in quanto avrebbe ispirato
la moderna bandiera delle Samoa Occidentali.
Regno di Samoa, 1875-1886 e 1889-1899
Bandiera adottata nel 1875, modificata nel 1886
e ripristinata nel 1889. Scomparsa nel 1899 con il definitivo affermarsi
sulle isole del controllo delle potenze occidentali. Era mantenuto il
campo rosso delle precedenti bandiere, così come la stella. Fu
aggiunta una croce bianca attraversante, per volere del potente sovrano
Malietoa sotto l’influenza dei missionari cristiani.
Regno di Samoa, 1886-1889
Bandiera del regno introdotta dopo il 28 gennaio
1886 e abolita nel 1889. Il drappo, con la croce nera sovrapposta a
quella bianca del precedente modello, ricordava le insegne germaniche
dell’epoca e testimoniava l’influenza tedesca sulle isole. Il re Tapua
Tamasese, avversario di Malietoa, era infatti salito al trono grazie ai
tedeschi. Quando, pochi anni dopo, Tamasese fu deposto, la croce nera
fu eliminata.
Sommario. Le Samoa Occidentali, comprendenti
le isole Savaii e Upolu e altre minori, restarono tedesche fino al primo
conflitto mondiale; nel dopoguerra passarono in amministrazione fiduciaria
alla Nuova Zelanda e vi restarono fino al 1962, quando acquisirono l’indipendenza.
Territorio delle Samoa Occidentali, Trust Territory of Western Samoa,
1925-1948
Bandiere marittime del territorio affidato in mandato
alla Nuova Zelanda dalla Società delle Nazioni, con il badge
introdotto il 25 gennaio 1925. Abolite nel 1948. Insieme alla Blue
Ensign, bandiera di stato in mare, era autorizzata, per l’uso mercantile,
anche la corrispondente Red Ensign.
Territorio delle Samoa Occidentali, Trust Territory of Western Samoa,
1948-1962
Stato delle Samoa Occidentali, Malo Tuto'atasi o Samoa i Sisifo,
1962-1997
Stato Indipendente delle Samoa, Malo Sa'oloto Tuto'atasi o Samoa,
dal 1997
1948-1949
dal 1949
Bandiera nazionale adottata il 1° giugno 1948,
quando le Nazioni Unite confermarono il mandato alla Nuova Zelanda. Si
ispira all’antica bandiera in uso tra il 1873 e il 1875, la quale aveva
una sola stella nel cantone. La Croce del Sud era inizialmente rappresentata
con solo quattro stelle alla maniera della Nuova Zelanda. Il 14 febbraio
1949 fu aggiunta la quinta stella (epsilon Crucis). Dal primo gennaio
1962, giorno dell’indipendenza, diventò anche bandiera di stato e mercantile;
fino ad allora erano usate per questi impieghi le insegne neozelandesi. Il
campo rosso simboleggia il coraggio, il cantone azzurro la libertà,
le stelle bianche la purezza.
Sommario. Dal 1900 le isole più orientali
dell’arcipelago samoano sono amministrate dagli Stati Uniti d’America come
“territorio non incorporato”; nel 1960 hanno ottenuto l’autogoverno per gli
affari interni e anche una bandiera.
Tewrritory of American Samoa, dal 1960
Bandiera del territorio “non incorporato” sotto
amministrazione statunitense, alzata ufficialmente il 27 aprile 1960.
Proporzioni circa 1/2. Ai colori samoani, bianco e rosso, fu aggiunto
il blu per completare la terna di quelli degli Stati Uniti. L’aquila americana
porta negli artigli due emblemi locali: nella destra il bastone (fue)
dei capi samoani esibito nelle assemblee in segno di saggezza; nella sinistra
una mazza da guerra (uatogi), simbolo della forza dello stato.