Stendardo reale di Gioacchino Murat risalente al 1811 e durato in teoria fino al 1815. Si distingue dalle contemporanee bandiere di stato e mercantile per la differente disposizione della bordura a scacchi bianchi e amaranto. Al centro figurano, sotto mantello reale, le piccole armi del regno, con lo scudo tenuto da due sirene e circondato dal collare dell'Ordine delle Due Sicilie.
Prima del 1816 lo stendardo reale del regno borbonico si identificò con la bandiera di stato e da guerra, bianca col grande stemma leggermente spostato verso l'asta (vedi). Con la restaurazione, in base alla legge del 21 dicembre 1816, il nome dello stato fu cambiato in "Regno delle Due Sicilie" confermando così la scelta dei napoleonidi. Le bandiere non furono cambiate ma fu istituito un distinto stendardo reale, porpora, quasi quadrato (prop. c. 6/7) con stemma centrato. Come illustrato nella pagina principale tale stemma si arricchì nel tempo di nuovi collari; quello dell'ordine di Carlo III della Concezione (all'estrema destra) e quello dello Spirito Santo (all'estrema sinistra) si aggiunsero più tardi (verso il 1830).
Bibliografia
Armi Antiche 1986 e 1987 (numeri unici).
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