AMBURGO
© Roberto Breschi
Sommario. Porto franco già sotto Federico Barbarossa (1189), Amburgo fu insieme a Lubecca antesignana della Lega Anseatica (1241) e solo più tardi nel 1510 divenne libera città. Amburgo era uno fra i più potenti stati europei quando nel 1806 fu occupato dai francesi. Nuovamente stato sovrano nel 1815, aderì al secondo impero nel 1871. Un decreto amburghese del 1270 può essere considerato come la prima norma di diritto marittimo sull’uso della bandiera.


Città Libera ed Anseatica di Amburgo,
Freie und Hanse Stadt Hamburg
, dal sec. XVII



fino al 1835


1835-1933


dal 1945 (uff. 1952)
Bandiera mercantile comparsa nel XVII secolo. Nel 1867 l'impiego mercantile fu limitato e permesso solo accanto alla bandiera tedesca della Confederazione del Nord. Dopo la caduta dell'impero nel 1918 diventò la bandiera del Land; fu poi soppressa dal governo nazista il 7 agosto 1933, pur rimanendo in uso come bandiera civica. Proporzioni 1/2. Il 6 giugno 1952 fu ripresa ufficialmente come bandiera del Land (ma, come tale, era già tornata nel 1945) con proporzioni cambiate in 3/5. Lo scudo col castello comparve su monete nel XII secolo e sui sigilli della città dal 1241. Le bandiere rosse sono anteriori al 1270, ma solo nel 1568 compare su di esse il castello, rosso su scudo bianco; e nel XVII secolo il castello, bianco, è posto direttamente sul campo rosso. Il 13 aprile 1835 furono ufficialmente ripristinate le stelle e la crocetta sopra il castello (già presenti nell'antichità) simboli della Madonna e di Gesù, ma in pratica si continuò ad ometterle sulle bandiere almeno fino al 1861. Il disegno del castello è variato spesso nel corso del tempo.


Città Libera ed Anseatica di Amburgo,
Freie und Hanse Stadt Hamburg
, c. 1719-1935 e dal 1949



fino al 1835


1835-1935


dal 1949
Bandiera di stato, citata ufficialmente per la prima volta nel 1834 su un documento del senato della città ma sicuramente più antica di oltre un secolo (1719 o anteriore) e già nota, come bandiera dell'Ammiragliato, dal 1642. Il 5 dicembre 1894 il suo impiego fu limitato solo alla navigazione interna per le imbarcazioni dello stato; dopo il 1918 mantenne la sua funzione per il Land repubblicano ma il 31 ottobre 1935 fu soppressa dal governo del Reich. Proporzioni 1/2, con l'asse dell'emblema a 1/3 della lunghezza del drappo. Con decreto del 3 giugno 1949, integrato da un secondo decreto dell'11 maggio 1951, fu riadottata, sempre per le acque interne, con l'emblema al centro e in proporzioni 3/5.


Città Libera ed Anseatica di Amburgo,
Freie und Hanse Stadt Hamburg
, 1894-1935



1894-1918


c. 1921-1933


1933-1935
La bandiera di stato riservata alla navigazione marittima fu adottata il 5 dicembre 1894 e, come nel caso di altri stati tedeschi, subì analoghi mutamenti legati alle vicende storiche. La prima versione consisteva nella bandiera di servizio di stato dell'impero con l'aggiunta di un cantone rosso con l'emblema dell'Ammiragliato, il castello accollato all'àncora. Abolita nel 1918 fu ripresa verso il 1921, senza particolari decreti, nella versione corrispondente alla bandiera di servizio della repubblica tedesca, con il suddetto cantone rosso al posto dei colori nazionali. Nel 1933 fu adeguata alla modifica della bandiera tedesca, con l'aquila entro un disco bianco al centro del drappo. Tale versione era tuttavia già in uso dal 5 maggio 1926 per le navi di Amburgo dirette all'estero. Abolita il 31 ottobre 1935.


Città Libera ed Anseatica di Amburgo,
Freie und Hanse Stadt Hamburg
, 1897-1933 e dal 1952



1897-1933


dal 1952


Bandiera di stato per l'impiego a terra adottata l'8 ottobre 1897. Dopo il 1918 restò in uso per il Land con la medesima funzione, fino alla soppressione del 1933 da parte del nazismo. Proporzioni 1/2. Il 6 giugno 1959 tornò ufficialmente in vigore con proporzioni del drappo 3/5. Lo stemma entro il riquadro bianco, completo di leoni d'oro come supporti e di elmo con manto e cimiero di bandierine rosse e penne di pavone, venne fissato in tale forma il 17 novembre 1891. (v. indice Stati federali).


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Bibliografia
Archivio CISV, scheda 15/30, 15/19

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