Bandiera del capo
(poglavnik) dello stato croato indipendente (che, secondo i
piani
dell'Asse, doveva diventare una monarchia, ma il progetto non si
realizzò). Adottata il 30 aprile 1941, abolita nel maggio 1945.
Drappo quadrato con 25 scacchi grigi (argento) e rossi; sul primo il
simbolo degli ustascia. Bordo ornamentale a quadrettini nei colori
nazionali.
Bandiera del presidente
adottata, insieme ai nuovi simboli nazionali, con legge in vigore dal
21 dicembre 1990. Drappo azzurro, quadrato con bordura a scacchi rossi
e
bianchi. Al centro lo scudo croato ornato di festoni di nastri rossi,
bianchi e oro pendenti da riquadri con le armi di Croazia antica,
Ragusa, Dalmazia, Istria e Slavonia (da sinistra in alto in senso
antiorario). Sopra lo scudo un cartiglio tricolore con le iniziali
della repubblica.
Bandiera di bompresso
per le navi da guerra, adottata con decreto presidenziale del 18 agosto
1999, in vigore dal 13 ottobre successivo. Proporzioni 2/3. Lo stemma
con le àncore è identico a quello dell'insegna
della marina militare, adottata con il medesimo decreto.