Nel 1813 Fiume, tornata
all'Austria dopo il periodo napoleonico, alzò sugli edifici del
comune e sul porto la bandiera rosso-bianco-rossa caricata dello stemma
civico. Dal 1835 al 1849 utilizzò invece il tricolore ungherese
sempre caricato dello stemma civico. La presenza delle armi della
città sulle bandiere dello stato centrale stava a sottolineare
il regime di autonomia di cui godeva
la città, data la specificità di comune italiano (Corpus
separatum).
Lo
stemma fu conferito alla città da Leopoldo I con diploma del 6
giugno 1659. Era di rosso porpora all'aquila bicipite al volo
semiabbassato, rivoltata, linguata di rosso, illuminata, imbeccata e
membrata d'oro, coronata di corona imperiale foderata d'azzurro, posata
su un monte di verde, afferrante un'anfora d'argento, sgorgante un
fiotto dello stesso in un mare d'argento. Lo scudo, ovale, era
accompagnato da un cartiglio d'oro col motto di nero Indeficienter,
"inesauribilmente". Tenenti, i santi patroni Vito e Modesto. Secondo
l'interpretazione corrente, le teste rivoltate dell'aquila guardavano a
est, all'Ungheria, e l'anfora simboleggiava il fiume Eneo, o Fiumara,
che bagna la città.
1849
(1870) -c. 1900
c.
1900-1924 e 1998
Nel 1849, dopo un primo
tentativo fallito nel 1846 di introdurli ufficialmente, la
volontà popolare impose sulla bandiera civica i colori della
città, porpora, giallo e azzurro, tratti dallo stemma. Soltanto
il 10 giugno 1870 il tricolore fiumano fu approvato dal ministro degli
interni ungherese. Al centro figurava ancora lo stemma, che fino al
volgere del secolo era completo delle figure dei santi come tenenti.
Con il solo scudo ovale e il cartiglio col motto Indeficienter
la
bandiera attraversò, con alterna fortuna, le turbolente
vicende della guerra e della costituzione dello Stato Libero (vedi),
fino all'annessione definitiva all'Italia (16 marzo 1924). Questa
stessa bandiera fu ripresa nel 1998 per pochi mesi (da marzo a
settembre) sotto la Croazia e sostituita con un nuovo modello (v.
più avanti)
perché i colori richiamavano l'irredentismo italiano.
1935
(1924) -1945
Dopo il 1924, l'aquila
dello stemma perse definitivamente una delle due teste (alcune "prove
di decapitazione" erano già state fatte intorno al 1915) per
eliminare ogni ricordo dell'aquila bicipite imperiale. Tuttavia il
disegno dello stemma fu variamente interpretato sino al 26 aprile 1935
quando fu deliberato ufficialmente il tricolore porpora, giallo e
blu-cobalto recante lo stemma di aspetto rinnovato col fondo rosso
damascato, sormontato dalla corona delle città italiane e con il
cartiglio portato all'interno dello scudo. Proporzioni del drappo 2/3
con lo scudo per due terzi sul giallo e un terzo sull'azzurro e la
corona interamente sulla striscia rosso-porpora. Abolita con il
passaggio alla Jugoslavia il 3 maggio 1945.
1967-1998
Sotto la Jugoslavia fu introdotta per Fiume una bandiera civica del
tutto nuova, con due triangoli basati all'asta che si
incuneavano nel campo azzurro per circa i 3/5 della lunghezza del
drappo, che aveva proporzioni molto allungate (1/4). Il
disegno simboleggiava la foce del Fiumara. È riportata anche una
differente versione che mostra triangoli isosceli e proporzioni 2/3;
probabilmente essa è derivata da una diversa interpretazione
della descrizione ufficiale, molto breve e approssimata. Sotto la
Croazia la
bandiera cadde progressivamente in disuso e nel 1998 era scomparsa.
dal
1998
Bandiera civica di Fiume attualmente in uso, adottata il 26 settembre
1998. Scomparsi gli storici colori porpora, giallo e azzurro, ritorna
però lo stemma del 1659 con alcune correzioni; le più
evidenti l'eliminazione della corona imperiale e del cartiglio.
Proporzioni 1/2.
Bibliografia
- Armi Antiche, n.u., 1969 - Vexilla Italica, 1 e 2-3, 1978 - Internet
(Ž. Heimer, The FAME)
> Croazia
>
> Fiume-Carnaro >
> indice
città >